Via libera alla legge “Romania senza violenza”
I deputati romeni hanno inasprito le pene per percosse e altri atti di violenza.
Bogdan Matei, 05.06.2025, 11:57
Risse tra partecipanti al traffico stradale, sconosciuti che si picchiano per un parcheggio, donne maltrattate dal proprio partner, studenti che accoltellano i compagni, manifestanti che lanciano pezzi di marciapiede contro i gendarmi – nulla manca dal “menù” quasi quotidiano dei telegiornali romeni. Anche i sociologi confermano uno stato quasi generale di nervosismo, alimentato da frustrazioni economiche, politiche, affettive e spesso incoraggiato da incitazioni assurde che si diffondono sui social network.
Le statistiche dimostrano che la Romania non è necessariamente un paese più insicuro di altri in Europa, ma la moltiplicazione degli episodi violenti è diventata una certezza. Mercoledì, la Camera dei Deputati di Bucarest ha approvato il disegno di legge per modificare e completare alcune normative volte a combattere questo flagello. Intitolata “Romania senza violenza”, la nuova legge prevede l’inasprimento delle pene nei casi di percosse o altri atti di violenza.
Indipendentemente dal colore politico, i deputati l’hanno votata quasi all’unanimità: 286 voti favorevoli, uno contrario e un’astensione. La legge modifica il Codice Penale e la legge introdotta due anni fa riguardante l’ordine di protezione, con l’obiettivo di fornire alle autorità competenti gli strumenti necessari per contrastare la violenza in tutte le sue forme.
Nel caso dei reati per i quali l’avvio dell’azione penale è condizionato dalla presentazione di una querela, indipendentemente dal fatto che l’azione sia stata avviata su querela o d’ufficio, il ritiro della querela produce effetti solo se accettata dal pubblico ministero.
Le percosse o qualsiasi atto di violenza che provochino sofferenze fisiche saranno puniti con la reclusione da 6 mesi a 3 anni o con una multa, rispetto alla sanzione precedente che prevedeva da 3 mesi a 2 anni o multa. Inoltre, i deputati hanno deciso che l’atto che provoca lesioni traumatiche o che compromette la salute di una persona, con gravità valutata in giorni di cure mediche fino a un massimo di 90 giorni, sarà punito con la reclusione da 1 a 5 anni o con una multa.
Il testo attualmente in vigore prevede pene da 6 mesi a 3 anni se la vittima è sotto la custodia, protezione, educazione, sorveglianza o cura dell’aggressore, se si tratta di un minorenne, se il reato è commesso in pubblico o se l’aggressore ha con sé un’arma da fuoco, un oggetto, un dispositivo, una sostanza o un animale che possa mettere in pericolo la vita, la salute o l’integrità fisica delle persone.
In caso di recidiva, saranno aumentate della metà le pene detentive da 6 mesi a 5 anni per la violazione dell’ordine di protezione o dell’ordine provvisorio di protezione. La Camera dei Deputati è organo decisionale per questa nuova normativa.