La situazione nella miniera di sale di Praid continua a peggiorare
Otto esperti internazionali lavorano insieme agli specialisti romeni presso la miniera di sale di Praid, dove la situazione è ancora drammatica dopo le inondazioni.
Corina Cristea, 06.06.2025, 13:42
La situazione a Praid, dove il ruscello Corund si è infiltrato nella miniera di sale e nel sotterraneo, rimane ancora fortemente incerta. Sono state installate tre stazioni sismiche per monitorare la miniera di sale e anticipare un possibile crollo del vecchio tetto della miniera, e le autorità hanno deciso di deviare definitivamente il letto del ruscello Corund, in modo da non danneggiare in futuro la miniera di sale di Praid, attualmente completamente allagata. I lavori di deviazione saranno completati il 1° luglio, ha annunciato il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat. Allo stesso tempo, i 4 milioni di metri cubi d’acqua al suo interno saranno evacuati in un lago salato artificiale, hanno annunciato le autorità.
Nel frattempo, i crateri nel perimetro della vecchia miniera si sono ampliati, ma non mettono a repentaglio le attività che vi si svolgono, e non ne sono comparsi di nuovi. La miniera di sale è chiusa dal 6 maggio a causa di infiltrazioni causate dalle forti piogge. Attualmente circa 50.000 persone che vivono a valle della località di Praid non beneficiano più di acqua potabile, a causa delle elevatissime concentrazioni di cloruri nel ruscello Corund e nel fiume Târnava Mică, a seguito delle inondazioni. Decine di persone che hanno case nella zona sono ancora sfollate, ma vi hanno accesso durante il giorno, per le attività correnti. Nel frattempo, la portata del ruscello Corund sta diminuendo, la salinità misurata sul Târnava Mică non è aumentata, ma il monitoraggio dei parametri continuerà a essere effettuato due volte al giorno, per tutto il periodo di allerta, affermano le autorità.
È arrivata sul posto anche una squadra di esperti provenienti da Spagna, Germania, Paesi Bassi e Ungheria, che lavorano accanto a esperti romeni in estrazione mineraria, geodesia, infrastrutture e ambiente. La Commissione Europea ha annunciato che la squadra sarà dislocata per una settimana per contribuire ad analizzare la situazione sul campo presso la miniera di sale di Praid, dopo che le autorità romene hanno attivato il Meccanismo di protezione civile dell’UE, richiedendo esperti specializzati in meccanica delle rocce ed estrazione del sale. Accompagnata da un funzionario di collegamento del Centro di coordinamento della risposta alle emergenze (ERCC) dell’UE, la squadra sta inoltre collaborando con i colleghi romeni in vista dell’elaborazione di una road map per riportare la miniera al suo stato normale e valutare i potenziali rischi per l’area abitata sovrastante la miniera. Oltre al disastro ecologico, la chiusura definitiva della miniera di sale o il suo crollo avrebbero anche ripercussioni economiche. Solo l’anno scorso la miniera di sale è stata visitata da 600.000 persone, il che significa una media di 1.600 biglietti venduti al giorno. Ogni giorno di chiusura comporta una perdita di 90.000 lei (circa 18.000 euro), e parliamo solo dell’aspetto turistico.