10.06.2025
Romania-Repubblica di Moldova: il presidente Nicuşor Dan, in visita ufficiale a Chișinău/ Politica: continuano i negoziati tra i partiti pro-occidentali del Parlamento di Bucarest sulle misure volte a ridurre il deficit pubblico
Newsroom, 10.06.2025, 16:55
Romania-Moldova – La Romania sostiene l’adesione della Repubblica di Moldova all’Unione Europea. Lo ha sottolineato a Chişinău il presidente Nicuşor Dan. In una conferenza stampa congiunta con l’omologa moldava, Maia Sandu, Dan si è dichiarato ottimista sul fatto che, il 28 settembre, quando nello stato confinante con la Romania si svolgeranno elezioni politiche, i cittadini della Moldova avranno lo spirito civico necessario per preservare la direzione europea che il loro paese ha costruito. Dal canto suo, Maia Sandu ha sottolineato che alla guida della Romania si trova ora un partner solido, nonchè un amico del popolo moldavo. La Sandu ha ricordato le minacce generate dalla Russia, sia militari che ibride. “Ringraziamo la Romania per il sostegno fornito all’Ucraina. Si tratta di un sostegno che difende non solo l’Ucraina, ma anche la Moldova e la Romania”, ha sottolineato Maia Sandu. In tarda mattinata, il presidente Nicuşor Dan e il Re di Spagna, Filippo VI, hanno visitato il Centro di Addestramento Congiunto “Getica” a Cincu, in provincia di Braşov. Dan ha precisato che si tratta di un periodo estremamente difficile per la sicurezza euro-atlantica, sottolineando il contributo costante e concreto della Spagna al rafforzamento del Fianco Orientale dell’Alleanza Nord-Atlantica. Dal canto suo, Re Filippo VI ha sottolineato che Spagna e Romania riconfermano “pienamente” il partenariato strategico nella situazione attuale, citando anche il contributo importante fornito dalla comunità romena del suo paese.
Politica – I partiti pro-occidentali del Parlamento di Bucarest – PSD, PNL, USR e UDMR – che potrebbero formare il futuro governo, continuano i negoziati dopo che l’incontro di ieri tra il presidente Nicuşor Dan e i leader delle quattro formazioni si è concluso senza un accordo relativo alle misure volte a ridurre il deficit di bilancio. In un post sui social, il consigliere presidenziale Radu Burnete ha precisato che la priorità del presidente Dan restano la riduzione della la spesa pubblica e l’aumento dell’efficienza nella riscossione delle entrate. “L’aumento delle tasse rimane solo come ultima soluzione”, ha precisato il consigliere presidenziale. Secondo fonti vicine ai colloqui, i leader dei partiti pro-occidentali – PSD, PNL, USR e UDMR – non hanno raggiunto un consenso con il capo dello stato né sulle misure fiscali né sul nome del futuro primo ministro. Tra le misure prese in cosiderazione figurano, tra l’altro, l’aumento dell’IVA, l’applicazione di un’imposta progressiva per i redditi superiori ai 10.000 lei (circa 2000 euro) o una tassa di solidarietà. Un’altra opzione, molto controversa e ampiamente criticata, emersa negli ultimi giorni, è l’applicazione di una commissione su tutte le transazioni bancarie. Per quanto riguarda la riduzione della spesa pubblica, vengono valutati la riduzione dei bonus, l’accorpamento o l’eliminazione di alcuni enti pubblici.
Deficit – Il debito pubblico della Romania è salito a febbraio fino a 990,84 miliardi di lei, rispetto ai 964,3 miliardi di lei del mese precedente. Secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Finanze, in percentuali del PIL, il debito pubblico è salito dal 54,8% rilevato a gennaio fino al al 56,3%. Secondo un rapporto della Commissione Europea, nel 2025 il debito pubblico della Romania potrebbe raggiungere quasi il 60%, principalmente a causa dell’aumento della spesa corrente, in particolare per stipendi e pensioni.
PNRR – La Romania dovrebbe ricevere 1,3 miliardi di euro dalla Commissione Europea, parte della richiesta di pagamento numero 3 prevista nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tuttavia, Bruxelles ha deciso di bloccare circa 870 milioni di euro, fondi che saranno consegnati a fine novembre, solo nel caso in cui Bucarest completerà con successo le riforme in tre settori essenziali: pensioni speciali, nomina del management dell’agenzia di monitoraggio dei risultati delle aziende statali e la designazione degli amministratori delle società subordinate al Ministero dell’Energia. Secondo il ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei, Marcel Boloş, una nuova richiesta di pagamento, la quarta, è in fase di negoziazione, Bucarest sollecitando alla Commissione Europea un aumento dei fondi stanziati da 2,7 fino a 5,7 miliardi di euro.
Sondaggio – Oltre la metà dei romeni ritiene che Nicuşor Dan sarà un presidente coinvolto nella vita pubblica. Secondo un ricerca sociologica presentata da INSCOP, il 56,4% dei romeni è del parere che Nicuşor Dan sarà un presidente coinvolto nella vita pubblica, mentre il 36,7% si aspetta che sarà un presidente assente. Il 6,8% degli intevistati non ha espresso un’opinione o non ha risposto alla domanda. Inoltre, il barometro rileva che il 61,7% dei romeni ritiene che Nicuşor Dan sarà un presidente che preferirà mediare e cercare il consenso, mentre il 28,3% ritiene che il nuovo presidente preferirà il conflitto. Il sondaggio è stato condotto tra il 26 e il 30 maggio tramite interviste telefoniche, su un campione di 1.150 persone. L’errore massimo dei dati è di +/- 2,9%, con un livello di confidenza del 95%.
Attacco – Il primo ministro ad interim della Romania, Cătălin Predoiu, ha inviato un messaggio di condoglianze alle famiglie delle vittime dell’attacco armato avvenuto in una scuola di Graz, in Austria. “Condanniamo fermamente la violenza e siamo solidali con le autorità austriache”, ha scritto Cătălin Predoiu su X. Dieci persone sono morte, tra cui anche l’attentatore, in un attacco armato avvenuto in una scuola di Graz, ha precisato Elke Kahr, sindaco della città. Secondo Kahr, il presunto autore, possibilmente un ex studente, potrebbe essersi suicidato. L’attacco armato è una “tragedia nazionale che ha scosso profondamente l’intero paese”, ha dichiarato il cancelliere austriaco, Christian Stocker.