10.06.2025 (aggiornamento)
Romania-Repubblica di Moldova: il presidente Nicuşor Dan, in visita ufficiale a Chișinău/ Politica: continuano i negoziati tra i partiti pro-occidentali del Parlamento di Bucarest sulle misure volte a ridurre il deficit pubblico/ Banca Mondiale: Romania, crescita economica dell'1,3% nel 2025, rispetto al 2,1% previsto a gennaio/ Attacco a Graz: messaggio di cordoglio del premier ad interim romeno, Cătălin Predoiu
10.06.2025, 18:49
Romania-Moldova – La Romania sostiene l’adesione della Repubblica di Moldova all’Unione Europea. Lo ha sottolineato a Chişinău il presidente Nicuşor Dan. In una conferenza stampa congiunta con l’omologa moldava, Maia Sandu, Dan si è dichiarato ottimista sul fatto che, il 28 settembre, quando nello stato confinante con la Romania si svolgeranno elezioni politiche, i cittadini della Moldova avranno lo spirito civico necessario per preservare la direzione europea che il loro paese ha costruito. Dal canto suo, Maia Sandu ha sottolineato che alla guida della Romania si trova ora un partner solido, nonchè un amico del popolo moldavo. La Sandu ha ricordato le minacce generate dalla Russia, sia militari che ibride. “Ringraziamo la Romania per il sostegno fornito all’Ucraina. Si tratta di un sostegno che difende non solo l’Ucraina, ma anche la Moldova e la Romania”, ha sottolineato Maia Sandu. In tarda mattinata, il presidente Nicuşor Dan e il Re di Spagna, Filippo VI, hanno visitato il Centro di Addestramento Congiunto “Getica” a Cincu, in provincia di Braşov. Dan ha precisato che si tratta di un periodo estremamente difficile per la sicurezza euro-atlantica, sottolineando il contributo costante e concreto della Spagna al rafforzamento del Fianco Orientale dell’Alleanza Nord-Atlantica. Dal canto suo, Re Filippo VI ha sottolineato che Spagna e Romania riconfermano “pienamente” il partenariato strategico nella situazione attuale, citando anche il contributo importante fornito dalla comunità romena del suo paese.
Politica – I partiti pro-occidentali del Parlamento di Bucarest – PSD, PNL, USR e UDMR – che potrebbero formare il futuro governo, hanno ripreso i negoziati dopo che l’incontro di ieri tra il presidente Nicuşor Dan e i leader delle quattro formazioni si è concluso senza un accordo relativo alle misure volte a ridurre il deficit di bilancio. In un post sui social, il consigliere presidenziale Radu Burnete ha precisato che la priorità del presidente Dan restano la riduzione della la spesa pubblica, la lotta allo spreco e l’aumento dell’efficienza nella riscossione delle entrate. Dopo una riunione dell’Ufficio Nazionale Permanente, i socialdemocratici hanno annunciato di essere favorevoli alla continuazione degli investimenti, ma di non essere d’accordo con l’adozione di misure che potrebbero portare alla recessione oppure intaccare sui cittadini con redditi bassi. Dal canto suo, l’USR non ritiene accettabile l’imposta progressiva, valutando che, per non aumentare il valore dell’IVA, è necessaria la ristrutturazione delle aziende pubbliche con problemi.
Economia – Secondo il più recente rapporto “Global Economic Prospects”, pubblicato dalla Banca Mondiale, l’economia romena registrerà quest’anno un crescita dell’1,3%, rispetto al 2,1% anticipato a gennaio. Inoltre, nel 2026, viene previsto un aumento del PIL della Romania dell’1,9%, rispetto alle previsioni del 2,6% di gennaio. Un miglioramento della crescita economica romena viene anticipato per il 2027, quando la crescita dovrebbe salire al 2,5%.
Deficit – Il debito pubblico della Romania è salito a febbraio fino a 990,84 miliardi di lei, rispetto ai 964,3 miliardi di lei del mese precedente. Secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Finanze, in percentuali del PIL, il debito pubblico è salito dal 54,8% rilevato a gennaio fino al al 56,3%. Secondo un rapporto della Commissione Europea, nel 2025 il debito pubblico della Romania potrebbe raggiungere quasi il 60%, principalmente a causa dell’aumento della spesa corrente, in particolare per stipendi e pensioni.
PNRR – La Romania ha ricevuto circa 1,3 miliardi di euro dalla Commissione Europea per gli obiettivi e le tappe della richiesta di pagamento n. 3 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Lo ha annunciato il Ministero degli Investimenti e dei Progetti Europei. Per la richiesta di pagamento n.3, la somma di 869 milioni di euro è stata temporaneamente sospesa, fino al raggiungimento dei traguardi. Di conseguneza, la Romania avrà un periodo di sei mesi, fino al 28 novembre prossimo, per attuare tutte le misure necessarie in vista dello sblocco completo dei fondi. Questa fase procedurale di sospensione parziale dei fondi non comporta la perdita dei soldi assegnati alla Romania per la richiesta di pagamento n. 3.
Sondaggio – Oltre la metà dei romeni ritiene che Nicuşor Dan sarà un presidente coinvolto nella vita pubblica. Secondo un ricerca sociologica presentata da INSCOP, il 56,4% dei romeni è del parere che Nicuşor Dan sarà un presidente coinvolto nella vita pubblica, mentre il 36,7% si aspetta che sarà un presidente assente. Il 6,8% degli intevistati non ha espresso un’opinione o non ha risposto alla domanda. Inoltre, il barometro rileva che il 61,7% dei romeni ritiene che Nicuşor Dan sarà un presidente che preferirà mediare e cercare il consenso, mentre il 28,3% ritiene che il nuovo presidente preferirà il conflitto. Il sondaggio è stato condotto tra il 26 e il 30 maggio tramite interviste telefoniche, su un campione di 1.150 persone. L’errore massimo dei dati è di +/- 2,9%, con un livello di confidenza del 95%.
Attacco – Il primo ministro ad interim della Romania, Cătălin Predoiu, ha inviato un messaggio di condoglianze alle famiglie delle vittime dell’attacco armato avvenuto in una scuola di Graz, in Austria. “Condanniamo fermamente la violenza e siamo solidali con le autorità austriache”, ha scritto Cătălin Predoiu su X. Dieci persone sono morte, tra cui anche l’attentatore, in un attacco armato avvenuto in una scuola di Graz, ha precisato Elke Kahr, sindaco della città. Secondo Kahr, il presunto autore, possibilmente un ex studente, potrebbe essersi suicidato. L’attacco armato è una “tragedia nazionale che ha scosso profondamente l’intero paese”, ha dichiarato il cancelliere austriaco, Christian Stocker.