Incontri al vertice
Agenda di politica estera piena per il nuovo presidente della Romania, Nicuşor Dan.
Bogdan Matei, 11.06.2025, 11:38
La Spagna e la Romania riconfermano fermamente il loro partenariato strategico – ha dichiarato martedì il Re di Spagna, Filippo VI, che ha visitato, insieme al presidente Nicuşor Dan, il Centro di Addestramento Congiunto Getica, a Cincu (Romania centrale), dove si trova il Battle Group della NATO, che comprende anche militarispagnoli. E’ stata la prima visita di un capo di stato in Romania dopo l’insediamento del presidente Dan. Riguardo al Battle Group, il re ha affermato che “l’impatto è evidente in termini di sicurezza, addestramento e creazione di preziosi legami professionali tra gli eserciti dei paesi alleati (…). I legami formati qui dureranno, ne sono certo, per tutta la carriera dei nostri militari. È un nuovo modo di costruire l’Europa”.
Il sovrano spagnolo afferma che, “in tempi di così tanti cambiamenti e incertezze, l’ordine internazionale sta cambiando, ma noi, Spagna e Romania, riconfermiamo fermamente il nostro Partenariato Strategico, stabilito nel 2013, sul legame più forte: quello tra i nostri popoli”, situati agli estremi geografici della latinità europea. Re Felipe ha anche evocato “la vasta comunità di romeni in Spagna, oltre mezzo milione di persone, membri pienamente integrati nella nostra società, che partecipano alle attività quotidiane e che contribuiscono alla nostra prosperità e che aiutano a consolidare i nostri legami culturali e socioeconomici al massimo livello”.
A sua volta, il presidente Dan ha ringraziato “per il costante supporto dato a questa comunità e per gli sforzi delle autorità spagnole per garantire il rispetto e il dovuto sostegno ai cittadini romeni”. Ha inoltre elogiato “il contributo concreto e costante della Spagna al rafforzamento della sicurezza sul fianco orientale della NATO”. La presenza dei militari spagnoli in Romania, all’interno del Gruppo tattico dell’Alleanza, è una chiara prova dell’impegno di Madrid per la difesa collettiva e la deterrenza di qualsiasi minaccia alla stabilità regionale, afferma il capo dello stato romeno.
Da Cincu, il presidente Dan si è recato, sempre martedì, a Chișinău, per incontrare i vertici dell’amministrazione filo-occidentale della Repubblica di Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona). Il mese scorso, nel turno decisivo delle elezioni presidenziali, Dan è stato votato a maggioranza schiacciante dagli abitanti dello stato confinante con cittadinanza romena, aggiudicandosi l’88% dei 138.000 voti espressi lì.
Nell’incontro con la sua omologa, Maia Sandu, Dan ha auspicato il consolidamento delle relazioni tra i due stati nei settori dell’energia, delle infrastrutture e dell’istruzione. Ha inoltre ribadito il sostegno di Bucarest all’integrazione europea della Repubblica di Moldova. A sua volta, la presidente Sandu ha nuovamente accusato la minaccia rappresentata dalla guerra ibrida condotta dalla Russia e dai tentativi del Cremlino di interferire nella politica interna di Romania e Repubblica di Moldova.