Bruxelles aspetta le riforme di Bucarest
Il futuro governo romeno deve diminuire il deficit di bilancio record.
Bogdan Matei, 23.06.2025, 11:30
La Commissione Europea ha constatato nuovamente che la Romania non ha adottato le misure necessarie per ridurre il deficit di bilancio, pari a circa il 9%, il più elevato tra tutti gli Stati membri dell’UE. La causa del deficit sarebbe il rapido aumento della spesa pubblica, dovuto principalmente all’aumento di stipendi e pensioni nel 2024, nonché al volume record degli investimenti pubblici. La Commissione ammonisce in un rapporto che, al ritmo attuale, la Romania rischia di non raggiungere il suo obiettivo finale: un deficit inferiore al 3% nei prossimi cinque anni, un obbligo che deve essere rispettato da tutti gli Stati membri dell’UE. In tali circostanze, il Consiglio Economico e Finanziario dell’Unione, EcoFin, che riunisce i ministri competenti dei 27, ha chiesto alla Romania di presentare una serie di misure per ridurre il deficit entro la prossima riunione, che si terrà l’8 luglio. E se non adotta misure efficaci per ridurre il deficit entro il 15 ottobre, il Paese rischia la sospensione dei fondi europei a partire dalla metà del prossimo anno.
Tuttavia, secondo il corrispondente di Radio Romania a Bruxelles, al di là di questa procedura ufficiale, tutte le dichiarazioni della Commissione dimostrano che Bucarest gode della comprensione delle istituzioni europee, poiché ha attraversato un periodo difficile dal punto di vista politico. Le convulsioni politiche interne si sono inoltre riverberate anche alla riunione Ecofin, dove il governo di Bucarest è stato rappresentato dal Segretario di Stato al Ministero delle Finanze Alin Andrieş, e non dal suo superiore, il Ministro Tánczos Barna, che non ha più voluto partecipare, poiché l’UDMR non manterrà questo ministero nel futuro governo quadripartito, di cui farà parte insieme al PSD, al PNL e all’USR.
Il futuro vice primo ministro, il consigliere presidenziale per le relazioni con il mondo imprenditoriale, Dragoş Anastasiu, afferma che la formula finale del pacchetto di misure fiscali, elaborata dagli esperti del partito, dovrà essere convincente per le agenzie di rating e mirare, innanzitutto, a evitare che la Romania venga relegata nella categoria dei Paesi non raccomandati per gli investimenti. Anastasiu ha inoltre affermato che nei gruppi tecnici di lavoro si è discusso a lungo di aliquote IVA differenziate, nonché di riduzione delle spese, priorità agli investimenti e altre misure fiscali e di adeguamento. A suo avviso, le misure non potranno essere applicate prima del 1° agosto. Per quanto riguarda le possibili riduzioni del personale nelle istituzioni statali che spendono troppi fondi pubblici, il consigliere presidenziale ha valutato che queste richiedono tempo, poiché i contratti di lavoro devono essere rispettati. Ha inoltre ricordato che altre misure discusse nelle ultime settimane riguardano i dividendi, l’imposta sugli utili o la tassazione dei beni privati, ma che saranno applicabili solo a partire dal prossimo anno.