04.09.2025 (aggiornamento)
Coalizione Volenterosi: Romania favorevole all'adozione di nuove sanzioni contro la Russia/Politica: quattro mozioni di sfiducia inoltrate deall'AUR (opposizione nazionalista) contro il governo
04.09.2025, 18:35
Ucraina – La Romania sostiene l’adozione di nuove sanzioni contro la Russia. Così il presidente romeno, Nicușor Dan, su X, salutando “l’unità e il coordinamento transatlantico” nei confronti della Russia, al termine del vertice della “Coalizione dei Volenterosi” al quale ha partecipato in videocollegamento. “Apprezzo gli sforzi costanti e i progressi ottenuti nel fornire solide garanzie di sicurezza all’Ucraina”, ha sottolineato il presidente romeno. Dan ha inoltre affermato che “la sicurezza dell’Ucraina e il consolidamento della posizione della NATO sul fianco orientale e sul Mar Nero vanno di pari passo”. I leader della “Coalizione dei Volenterosi”, che sostengono anche dal punto di vista militare l’Ucraina, si sono incontrati per esaminare le garanzie di sicurezza che offriranno a Kiev. All’incontro, copresieduto dal presidente francese, Emmanuel Macron, e dal primo ministro britannico, Keir Starmer, ha partecipato anche Steve Witkoff, rappresentante speciale del presidente degli Stati Uniti.
Politica – Le quattro mozioni di sfiducia inoltrate dall’Alleanza per l’Unione dei Romeni (opposizione nazionalista) al governo di coalizione guidato dal liberale Ilie Bolojan, contro quattro dei cinque ddl sui quali l’Esecutivo ha posto la fiducia, sono state presentate oggi nel Parlamento. Secondo i rappresentanti AUR, le riforme nel sistema sanitario avrebbero un impatto negativo diretto sui pazienti, contro risparmi per il bilancio dello stato. La formazione politica ritiene inoltre che la riforma delle aziende statali rappresenterebbe una politicizzazione totale, mentre le misure proposte per rendere più efficienti le amministrazioni pubbliche sarebbero superficiali e prive di un impatto reale sul funzionamento dell’economia, poiché non introducono criteri di performance o standard qualitativi. I dibattiti e la votazione delle mozioni di sfiducia sono previsti per domenica. L’opposizione ha bisogno di 233 voti favorevoli per destituire il governo, un obiettivo difficile da raggiungere data l’ampia maggioranza PSD, PNL, USR, UDMR e minoranze nazionali. In caso contrario, i ddl sono considerati adottati, mentre l’attuazione delle misure diventa obbligatoria per l’Esecutivo.
UE – Il presidente Nicuşor Dan ha incontrato ieri sera a Bucarest il presidente del Consiglio Europeo, António Costa, il quale ha sottolineato il ruolo della Romania nella sicurezza europea. “Tutti gli europei sanno bene che la nostra sicurezza dipende da quella del confine orientale. La Romania è un pilastro fondamentale della sicurezza europea, quindi tutti noi sosteniamo la vostra sicurezza. Sappiamo molto bene che dipendiamo in larga misura dalla sicurezza della Romania”, ha sottolineato Costa. Fino al 19 settembre, visiterà gran parte degli stati membri dell’Unione Europea. Il giro gli consentirà di ascoltare le opinioni dei capi di stato e di governo sulla situazione a livello dell’Unione, nonchè di preparare il terreno per i futuri Consigli Europei o vertici internazionali.
Pensioni speciali – I giudici dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia hanno deciso di segnalare alla Corte Costituzionale l’incostituzionalità della legge che modifica il regime pensionistico speciale per giudici e magistrati, sulla quale il Governo ha posto la fiducia nel Parlamento. Secondo la Corte Suprema, “è stata nuovamente ignorata l’importanza della pensione di anzianità nell’economia del principio di indipendenza della giustizia”. Il primo ministro Ilie Bolojan ha dichiarato lunedì, durante la seduta plenaria del Parlamento in cui ha posto la fiducia per 5 ddl parte del secondo pacchetto di riforme, che i magistrati romeni vanno in pensione all’età di 48-49 anni e che la pensione media nel sistema supera i 24.000 lei (circa 4.800 euro). Nel contempo, molte delle pensioni raggiungono perfino i 40.000 lei (circa 8.000 euro), nel caso di magistrati che hanno ricoperto anche incarichi dirigenziali. La riforma prevede un periodo transitorio di 10 anni, al termine del quale il pensionamento dei magistrati sarà di 65 anni, età pensionabile standard in Romania. D’altra parte, l’anzianità di servizio richiesta per il pensionamento aumenterà da 25 a 35 anni. Finora, il valore della pensione era pari al 100% dell’ultima retribuzione netta, percentuale limitata al 70% del reddito netto dell’ultimo mese. Nonostante i tagli, le pensioni dei magistrati rimangono considerevoli, ha sottolineato Ilie Bolojan.
Istruzione – Continuano le proteste dei dipendenti del settore dell’istruzione contro le politiche sociali e salariali del governo. I leader sindacali hanno annunciato che gli insegnanti boicotteranno l’inizio dell’anno scolastico, protestando, tra l’altro, contro l’aumento del carico didattico, la crescita del numero di studenti per classe, nonchè contro l’accorpamento di alcune scuole. Il ministro dell’Istruzione, Daniel David, ha espresso la sua fiducia nel fatto che gli studenti saranno accolti nelle scuole lunedì 8 settembre, anche se in alcune unità potrebbero verificarsi certe forme di boicottaggio. David ha sollecitato ai presidi di informare i genitori se saranno organizzate attività per dare il benvenuto agli studenti in occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico.
Giustizia – La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) ha stabilito che un’autorità giudiziaria non può rifiutare di eseguire un mandato d’arresto europeo e assumere direttamente l’esecuzione della pena senza il consenso dello stato che ha emesso il mandato. La Corte ha preso questa decisione in un caso in cui è stata informata dalla Corte d’Appello di Bucarest della situazione di un cittadino romeno condannato per frode, al quale le autorità italiane hanno rifiutato l’estradizione. La decisione si applica retroattivamente. In Romania, secondo i dati centralizzati dalla Polizia, sono oltre 4.000 le persone che si sottraggono all’esecuzione della pena. Nel marzo 2025 è entrata in vigore la cosiddetta “legge sui latitanti”, che prevede una pena aggiuntiva di fino a tre anni di reclusione per coloro che si sottraggono all’esecuzione della pena. Sono noti casi di condannati fuggiti dalla Romania prima della pronuncia della sentenza definitiva e che i paesi di residenza – generalmente Italia e Grecia – si rifiutano di estradarli. Alina Bica, ex presidente della Direzione per l’Investigazione dei Reati di Criminalità Organizzata e Terrorismo, l’ex sindaco della Capitale, Sorin Oprescu, o il figlio del presidente della Federcalcio romena, Mario Iorgulescu, sono solo alcuni di loro.
Violenza domestica – Nel contesto dell’aumento preoccupante del numero di casi di violenza domestica, il Parlamento di Bucarest ha istituito la Commissione Speciale “Romania senza Violenza”. Le statistiche rilevano che, solo nella prima metà di quest’anno, sono state registrate oltre 61.000 situazioni di questo tipo, un aumento del 110% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La deputata liberale Alina Gorghiu, nominata a capo della commissione, ha affermato che il numero elevato di casi di violenza domestica è dovuto al mancato rispetto degli ordini di protezione negli ultimi quattro anni. I 25 membri della Commissione, in rappresentanza di tutti i gruppi parlamentari, analizzeranno la legislazione, approveranno le iniziative e proporranno nuove misure per combattere la violenza domestica e la violenza di genere.
Funicolare Portogallo – Tragedia in Portogallo, dove almeno 17 persone sono morte mentre altre 18 sono rimaste ferite, ieri sera, a Lisbona, in seguito al deragliamento della funicolare Gloria. Secondo le autorità locali, riprese dalle agenzie di stampa, per ora, le cause dell’incidente non sono ancora conosciute. In una prima reazione, il Ministero degli Affari Esteri di Bucarest ha annunciato che, finora, non ci sono informazioni sull’esistenza di vittime tra i cittadini romeni e che non sono state ricevute richieste di assistenza consolare. L’istituzione specifica che il console dell’Ambasciata di Romania a Lisbona si è recato sul posto della tragedia, per mantenere un contatto diretto con le autorità portoghesi.