06.09.2025
Politica: quattro mozioni di sfiducia inoltrate contro il governo di Bucarest, guidato dal liberale Ilie Bolojan, discusse e votate domani dal Parlamento/Istituto Nazionale Statistica: Romania, crescita economica modesta nei primi sei mesi dell’anno
Newsroom, 06.09.2025, 16:57
Politica – Le quattro mozioni di sfiducia inoltrate contro il governo di Bucarest, guidato dal liberale Ilie Bolojan, saranno discusse e votate domani nell’ambito di una sessione plenaria del Parlamento. L’Alleanza per l’Unione dei Romeni (opposizione ultranazionalista e populista) contesta quattro dei cinque ddli sui quali l’Esecutivo ha posto la fiducia. AUR critica sia il modo in cui viene promosso il secondo pacchetto fiscale sia le misure previste nei settori della sanità, fiscalità, gestione delle aziende pubbliche o riorganizzazione di alcune agenzie di stato. I rappresentanti dell’opposizione sostengono che le nuove riforme che hanno lo scopo di ridurre il deficit sarebbero superficiali e prive di un impatto reale sul funzionamento dell’economia. Tra i provvedimenti criticati figurano il mantenimento dell’imposta minima sul fatturato, che colpirebbe sopratutto le piccole imprese, nonchè l’aumento dell’imposta sulle transazioni in borsa. D’altra parte, i promotori delle mozioni di sfiducia ritengono che la coalizione di governo formata da PSD, PNL, USR, UDMR assieme ai rappresentanti della minoranze abbia esaurito tutte le sue risorse politiche e dimostrato la sua incapacità di governare. Per dimettere il governo Bolojan, l’opposizione ha bisogno di 233 voti favorevoli, il 50% più uno del totale. In caso contrario, i progetti legislativi sui quali l’Esecutivo ha posto la fiducia vengono considerati adottati, come accaduto con la riforma delle pensionidei magistrati, l’unica non contestata dall’opposizione, ma che resta oggetto di una segnalazione pressso la Corte Costituzionale.
Economia – Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica (INS), nella prima metà dell’anno, la Romania ha registrato una crescita economica modesta, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In questo senso, il PIL è aumentato dello 0,3%. Con un’inflazione di quasi l’8% (in continuo aumento a causa delle misure fiscali) e un debito pubblico di 999 miliardi di lei (pari al 55,8% del Prodotto Interno Lordo), l’aumento confermato dall’INS può essere percepito, secondo alcuni esperti, come una recessione. La combinazione di crescita economica debole assieme a un’inflazione alta è una pericolosa, perché si verifica il rischio di stagflazione: aumenti dei prezzi senza un adeguato sviluppo economico. La stagflazione riduce i redditi reali, aumenta la povertà e può portare a un aumento della disoccupazione. D’altra parte, secondo l’INS, l’industria ha registrato un calo della produzione pari allo 0,3% e solo l’aumento di alcune imposte e tasse gli ha permesso di rimanere in attivo. I dati rilevano inoltre che nel periodo aprile-giugno, ovvero nel secondo trimestre dell’anno, il Prodotto Interno Lordo è aumentato dell’1,2% rispetto ai primi tre mesi. L’aumento viene confermato anche da Eurostat, secondo cui la Romania è stato uno degli stati dell’UE con le maggiori crescite economiche nel secondo trimestre, superata solo dalla Danimarca e alla pari con la Croazia.
Istruzione – In Romania, il nuovo anno scolastico inizia l’8 settembre con una protesta degli insegnanti. I leader sindacali del settore dell’istruzione non escludono perfino la possibilità di uno sciopero generale. Le principali insoddisfazioni riguardano l’aumento del numero di studenti nelle classi, la riduzione del numero di beneficiari di borse di studio al merito, l’aumento del carico didattico, nonchè la riduzione della retribuzione per gli straordinari. Anche le organizzazioni studentesche hanno annunciato il loro sostegno alle azioni di protesta, esprimendo insoddisfazione per la modifica del sistema di assegnazione delle borse di studio, che riduce notevolmente il numero di beneficiari. Secondo le confederazioni sindacali, negli ultimi decenni il carico didattico è rimasto costante ed è diventato tra i più alti dell’UE. Decine di migliaia di insegnanti raggiungeranno l’età pensionabile nei prossimi cinque anni e dovrebbero essere sostituiti da supplenti qualificati che, una volta eliminati dal sistema, migreranno verso altri settori e non torneranno mai più all’istruzione, hanno ammonito i rappresentanti sindacali.
Latitanti – La recente decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea in merito ai latitanti che tentano di sfuggire alle condanne ha un impatto significativo sul mandato d’arresto europeo e rappresenta un successo per le autorità romene. Lo afferma il Ministero della Giustizia di Bucarest, precisando che la decisione stabilisce l’obbligo per i tribunali dei paesi membri di ottenere il consenso dello stato che emette il mandato d’arresto europeo prima di ordinare l’esecuzione della pena sul loro territorio. In Romania, secondo i dati centralizzati dalla Polizia, sono oltre 4.000 le persone che si sottraggono all’esecuzione delle pene. In questo senso, lo scorso marzo è entrata in vigore una cosiddetta “legge sui latitanti”, che prevede pene aggiuntive di fino a tre anni di reclusione per coloro che si sottraggono all’esecuzione della pena. Sono noti i casi di detenuti fuggiti dalla Romania prima della pronuncia della sentenza definitiva e i cui paesi di residenza – generalmente Italia e Grecia – si rifiutano di estradarli. Alina Bica, ex presidente della DIICOT, l’ex sindaco della capitale Sorin Oprescu, o il figlio del presidente della Federcalcio romena, Mario Iorgulescu, sono solo alcuni di questi.
Obbligazioni governative – Il Ministero delle Finanze romeno ha lanciato una nuova emissione di obbligazioni governative Fidelis, che si svolgerà per una settimana attraverso le banche partner. I tassi di interesse non sono soggetti alla tassazione e partono dal 7,2% annuo per i lei e dal 3,1% annuo per euro. Il tasso di interesse più elevato per le obbligazioni in lei è per quelle con scadenza a 6 anni, pari al 7,9% annuo, mentre per le obbligazioni in euro il tasso di interesse più elevato si ottiene per le scadenze a 10 anni, pari al 6,5%.
Festival Enescu – L’Orchestra Giovanile “Gustav Mahler” e l’Orchestra Giovanile Romena si esibiscono questa sera sul palco della Sala del Palazzo di Bucarest, nell’ambito del Festival Internazionale “George Enescu”. Il direttore d’orchestra è Manfred Honeck, mentre al violino si esibisce Renaud Capuçon. In programma opere di Wolfgang Amadeus Mozart, Erich Wolfgang Korngold e Piotr Ilic Čajkovskij. La 27a edizione del Festival, che si svolge fino al 21 settembre, è incentrato su “Celebrazioni”, nel contesto del 70° dalla scomparsa del grande compositore. Radio Romania è co-produttore del Festival Internazionale “George Enescu”.
Calcio – La nazionale di calcio della Romania è stata sconfitta per 3-0 dal Canada in un’incontro amichevole giocato ieri sera a Bucarest. Il CT della nazionale romena, Mircea Lucescu, ha dichiarato che il risultato è vergognoso, ma ritiene che la partita non sia stata catastrofica e che non ci sono seri motivi di preoccupazione. Martedì prossimo, la Romania giocherà una partita ufficiale in trasferta contro il Cipro, nel Gruppo H delle qualificazioni ai Mondiali del prossimo anno, organizzati in Canada, Stati Uniti e Messico. La capolista del gruppo è la Bosnia, con 9 punti, seguita da Austria e Romania – 6 punti, Cipro – 3 e San Marino – zero punti. L’ultima volta che la Romania ha partecipato a una fase finale di un torneo mondiale è stato nel 1998, in Francia.