12.09.2025
FMI: missione di valutazione dell’istituzione finanziaria a Bucarest/Economia:nella prima metà del 2025, gli investimenti netti nell'economia romena amontano a quasi 17 miliardi di euro
Newsroom, 12.09.2025, 16:57
FMI – I rappresentanti del Fondo Monetario Internazionale ritengono che i pacchetti fiscali adottati dal governo di Bucarest siano necessari per l’equilibrio finanziario dello stato. Tuttavia, ritengono che entro il 2027, dovrebbero essere adottate nuove misure per riuscire a ridurre il deficit di bilancio fino al 3% del PIL nonchè per mantenere sotto controllo il debito pubblico. Sono le conclusioni principali di una missione di valutazione del Fondo Monetario a Bucarest. D’altra parte, gli esperti dell’istituzione finanziaria anticipano per la Romania una crescita economica dell’1% nel 2025 e dell’1,4% nel 2026, valori in calo rispetto alle previsioni di aprile. Nel contempo, viene raccomandato alla Banca Centrale di riprendere la riduzione del tasso di interesse di riferimento solo dopo aver accertato che l’inflazione si iscriverà su una tendenza al ribasso sostenibile. D’altra parte, il proseguimento delle riforme strutturali, compreso nel settore delle imprese statali, dovrebbe essere effettuato insieme a un migliore assorbimento dei fondi europei nonchè attraverso la creazione di un quadro favorevole agli investimenti. Nell’ultimo giorno della visita a Bucarest, incontrando il Primo Ministro Ilie Bolojan, la delegazione del FMI ha affermato che la situazione fiscale ed economica della Romania consente nei prossimi anni il proseguimento delle riforme nonchè lo sfruttamento delle opportunità di sviluppo. Secondo un comunicato dell’esecutivo, Bolojan ha assicurato la delegazione del Fondo Monetario che il governo proseguirà le riforme nonchè le misure di consolidamento fiscale.
Economia – Nella prima metà del 2025, gli investimenti netti effettuati nell’economia romena hanno sommato quasi 84 miliardi di lei (circa 17 miliardi di euro), valore in aumento dell’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Secondo un comunicato dell’Istituto Nazionale di Statistica, nell’intervallo considerato, sono stati registrati aumenti nell’edilizia del 4%, nonche per le altre spese del 2,1%. Nel secondo trimestre del 2025, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, gli investimenti netti effettuati nell’economia nazionale sono diminuiti dello 0,5%, causa il calo registrato nel settore dei macchinari (compresi i mezzi di trasporto) pari all’11,9%.
Inflazione – In Romania, il tasso dell’inflazione è aumentato in un solo mese, da luglio ad agosto, di oltre due punti percentuali, avvicinandosi al 10%, causa l’effetto combinato del’aumento dell’IVA e delle accise nonchè della liberalizzazione dei prezzi per l’elettricità. Secondo i dati statistici, al primo posto per quanto riguarda gli aumenti dei prezzi negli ultimi 12 mesi, l’elettricità occupa il primo posto con aumenti medi di quasi il 66%, seguita dalla frutta fresca con circa il 42% e dai servizi di igiene e cosmetica e trasporti ferroviari con aumenti medi tra il 18 e il 20%. Il governatore della Banca Nazionale della Romania, Mugur Isărescu, stimava ad agosto che l’inflazione raggiungerà a settembre, un picco del 9,6% – 9,7%. Dal 1° agosto, la Romania applica un’aliquota IVA standard in aumento dal 19 al 21%, e solo un’aliquota ridotta, pari all’11%.
OCSE – Il Segretario Generale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), Mathias Cormann, inizia una visita in Romania la prossima settimana, per una serie di incontri con le autorità di Bucarest. Secondo un annuncio del governo, Cormann incontrerà lunedì il Primo Ministro Ilie Bolojan, partecipando ulteriormente alla riunione del Comitato Nazionale per l’adesione della Romania all’OCSE. Tra l’altro, Mathias Cormann ha previsto un incontro anche il Presidente del Senato, Mircea Abrudean. La Romania ha avviato, nel 2022, i negoziati di adesione all’OCSE, che prevedono l’allineamento ai più elevati standard in termini di politiche economiche, fiscali, decisionali e settoriali. Al momento, l’organizzazione conta 38 Stati membri, tra cui le principali economie mondiali. Oltre alla Romania, altri sette Stati hanno lo status di candidati: Argentina, Brasile, Bulgaria, Croazia, Indonesia, Perù e Thailandia.
Difesa- Oltre 5.000 militari inviati da dieci Paesi membri della NATO parteciperanno all’esercitazione multinazionale DACIAN FALL 2025 (DAFA 25), organizzata in Romania e Bulgaria. Secondo un comunicato del Ministero della Difesa, i soldati provenienti da Belgio, Bulgaria, Francia, Italia, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Polonia, Portogallo, Romania e Spagna parteciperanno, tra il 20 ottobre e il 13 novembre, all’esercitazione multinazionale. DAFA 25 segna la fase finale dell’elevazione a livello di brigata dei Battle Group NATO in Romania e Bulgaria. Le prime colonne di tecnica militari entreranno nel Paese a partire dal 20 settembre.
Festival Enescu – La Royal Philharmonic Orchestra di Londra , sotto la direzione di Vasily Petrenko, si esibisce questa sera a Bucarest, nell’ambito del Festival Internazionale “George Enescu”. Solista della serata il pianista Alexandre Kantorow. In programma la Suite n. 1 op. 46 di Peer Gynt di Edvard Grieg, il Concerto n. 2 in La maggiore per pianoforte e orchestra S. 125 di Franz Liszt e la Sinfonia n. 1 in Mi bemolle maggiore op. 13 di George Enescu. Sempre questa sera Academy of St Martin in the Fields si esibisce sul palco dell’Auditorium, con Jan Lisiecki, direttore musicale. In programma creazioni di Beethoven, Enescu e Prokofiev. La musica preferita del grande Gustav Klimt sarà ascoltata per la seconda sera consecutiva presso il Museo di Arte Nuova Immersiva. La 27a edizione del Festival Internazionale “George Enescu” si svolge a Bucarest e in tutto il Paese fino al 21 settembre. Quest’anno, l’evento ha come tema gli anniversari – “Celebrazioni” – nel contesto del 70° dalla morte del grande compositore.