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Moody’s – una buona notizia, ma ….

L’agenzia Moody's conferma il rating della Romania al „Baa3”, con outlook negativo.

Foto: pixabay.com
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, 15.09.2025, 13:09

L’agenzia di rating americana Moody’s ha deciso di mantenere la Romania nella categoria investment grade (rating BAA3), con outlook negativo. La decisione dell’agenzia arriva dopo che il governo ha adottato misure per ridurre il deficit di bilancio, come l’aumento dell’IVA e l’eliminazione dei sussidi energetici, che hanno migliorato significativamente le prospettive fiscali della Romania. Moody’s, tuttavia, avverte che permangono rischi significativi legati al mantenimento del sostegno politico a queste misure, nonché al mantenimento della disciplina di spesa e al raggiungimento degli obiettivi di crescita delle entrate di bilancio. Il rating assegnato dalle agenzie di rating internazionali è importante poiché in base a questo vengono stabiliti i tassi di interesse pagati dallo Stato per i prestiti presi sui mercati esteri e i costi si riflettono poi sui prestiti concessi ad aziende e privati.

Il Ministero delle Finanze sottolinea che, secondo Moody’s, la riconferma del rating è supportata dal solido potenziale di crescita dell’economia e dagli elevati livelli di reddito rispetto ai Paesi nella stessa categoria di rating. Allo stesso tempo, il profilo creditizio della Romania è limitato da un’elevata suscettibilità al rischio di tipo avvenimento, determinata dal fatto che è esposta al rischio geopolitico dovuto alla vicinanza della guerra in Ucraina. La decisione di mantenere l’outlook negativo riflette, allo stesso tempo, i significativi rischi di attuazione legati all’ambizioso programma di consolidamento fiscale del governo romeno. Secondo Moody’s, le misure combinate supereranno il 3% del PIL nel 2025 e nel 2026, con i principali contributi apportati dall’aumento dell’imposta sul valore aggiunto e dal mantenimento del congelamento degli stipendi e delle pensioni nel settore pubblico. Queste misure hanno portato a una revisione del deficit stimato per il 2026 al 6,1% del PIL, da un deficit stimato a marzo al 7,7% del PIL.

L’agenzia di rating prevede che il percorso di aggiustamento del deficit proseguirà nel 2027 e negli anni successivi, portando a una stabilizzazione del debito pubblico rispetto al PIL intorno al 65%. La riconferma del rating da parte di Moody’s sottolinea ancora una volta che la Romania è su un percorso credibile di consolidamento fiscale, nonostante un contesto nazionale e internazionale complesso. Questo percorso non è privo di sfide e il mantenimento della fiducia degli investitori e dei partner internazionali dipende dalla coerenza con cui proseguiremo il consolidamento fiscale, afferma il Ministro delle Finanze, Alexandru Nazare. Secondo l’agenzia, il principale fattore che potrebbe portare a un peggioramento del rating del Paese è la mancata attuazione efficace del piano di consolidamento fiscale del Governo, che porterebbe a un’evoluzione significativamente peggiore dei principali indicatori fiscali della Romania rispetto alle attuali stime di Moody’s. Secondo l’agenzia, anche un significativo aumento del rischio geopolitico derivante dalla guerra in Ucraina o una crescente pressione sul finanziamento dell’elevato deficit di conto corrente della Romania contribuirebbe al rating negativo.

Foto: Emil Kalibradov / unsplash.com
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