Il percorso europeo della Repubblica di Moldova continua
I cittadini della Repubblica di Moldova hanno votato, alle elezioni politiche di ieri, per un avvicinamento all'Unione Europea.
Daniela Budu, 29.09.2025, 14:00
Ex repubblica sovietica, a maggioranza romenofona, con 2,4 milioni di abitanti, la Repubblica di Moldova ha votato ieri, alle elezioni politiche con una grande posta in gioco, per un avvicinamento all’Unione Europea: il Partito Azione e Solidarietà, fondato dalla presidente Maia Sandu, ha vinto le politiche. Secondo i risultati annunciati a Chișinău, il Partito Azione e Solidarietà ha ottenuto il voto di poco più della metà degli elettori che si sono presentati alle urne e avrà la maggioranza assoluta in Parlamento. Al secondo posto, a grande distanza, il Blocco Patriottico, formato da partiti filo-russi, seguito dal Blocco Elettorale Alternativo, del sindaco di Chișinău, Ion Ceban, a cui è stato imposto il divieto di ingresso nel territorio romeno e dell’UE. Sono entrati in Parlamento anche il Nostro Partito, guidato dal controverso sindaco di Bălţi, Renato Usatîi, e il Partito politico Democrazia in Casa, considerato la sorpresa delle elezioni e catapultato in Parlamento in seguito a una campagna su TikTok.
La vittoria degli europeisti è arrivata al termine di una campagna elettorale in cui le autorità e la stampa hanno denunciato la massiccia ingerenza della Federazione Russa, nel tentativo di influenzare l’esito del voto. Mosca, tuttavia, nega qualsiasi coinvolgimento nelle elezioni moldave. L’affluenza alle urne alle elezioni di domenica è stata superiore al 52%, inferiore a quella delle presidenziali dello scorso anno, ma paragonabile a quella delle politiche del 2021. In totale, alle urne si sono presentati circa 1,6 milioni di elettori. La diaspora moldava ha partecipato attivamente e questa volta oltre 275.000 cittadini moldavi hanno votato all’estero, pari a circa il 16% del totale dei voti espressi. In Romania sono stati organizzati 23 seggi elettorali e i cittadini moldavi che hanno votato qui, per lo più giovani, hanno dichiarato di desiderare un futuro migliore per il loro Paese. Sperano che dopo queste elezioni la Repubblica di Moldova si avvicini irreversibilmente all’Europa.
Da Bucarest, il consigliere presidenziale Radu Burnete ha inviato lunedì un messaggio, in cui afferma che l’Europa orientale dimostrerà alla Russia, nonostante la guerra e la propaganda, che nel 1989 si è concluso un ciclo storico e si è compiuto un passo definitivo verso lo spazio occidentale, e che anche l’Ucraina e la Repubblica di Moldova faranno parte di questo spazio. A sua volta, il primo ministro romeno Ilie Bolojan ha inviato un messaggio di congratulazioni agli elettori moldavi per la loro mobilitazione e alle autorità di Chisinau per il modo “esemplare” in cui hanno organizzato le elezioni, ribadendo che il posto della Repubblica di Moldova è “nella grande famiglia europea”. “La vittoria delle forze filoeuropee nella Repubblica di Moldova è un segnale forte per l’adesione all’UE”, ha dichiarato l’eurodeputato del PSD Victor Negrescu, vicepresidente del Parlamento europeo. Secondo lui, l’Europa e la Romania stanno vincendo e la Repubblica di Moldova si sta dirigendo verso un futuro comune con l’UE. Anche il presidente della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con la Repubblica di Moldova, Siegfried Mureșan, ritiene che “la vittoria filoeuropea alle elezioni politiche accelererà il processo di adesione della Repubblica di Moldova all’UE”.