Târgu Jiu
Il 27 ottobre 1938, a Târgu Jiu, capoluogo della provincia di Gorj, furono inaugurate le opere all'aperto del celebre scultore Constantin Brâncuși. Il "Tavolo del Silenzio", la "Porta del Bacio" e la "Colonna senza fine" sono le grandi attrattive di questa città dell'Oltenia, che vale la pena scoprire a piedi.
Ștefan Baciu, 28.10.2025, 18:05
Ritornato nella sua zona natia nel 1937, dopo essersi affermato a Parigi, Constantin Brâncuşi (1876-1957) creò, su richiesta della “Lega Nazionale delle Donne di Gorj”, diverse opere all’aperto in memoria dei caduti nelle battaglie per difendere la città durante la prima guerra mondiale. Il “Tavolo del silenzio”, la “Porta del bacio” e la “Colonna senza fine” si trovano su una strada, oggi chiamata “La Via degli eroi” o “L’Asse Brâncuşi”.
Quando iniziò a lavorare alle opere all’aperto di Târgu Jiu, Constantin Brâncuşi aveva 61 anni ed era un artista noto in tutto il mondo. Le opere di Constantin Brâncuşi vennero inaugurate il 27 ottobre 1938, durante una cerimonia in cui fu celebrato anche un Te Deum in memoria degli eroi caduti nella Prima Guerra Mondiale. Il complesso Brâncuşi, che rappresenta la grande attrattiva turistica della città di Târgu Jiu, è stato recentemente inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il “Tavolo del Silenzio” e la “Porta del Bacio”, tra cui si trova il “Viale delle Sedie”, possono essere ammirati nel Giardino Pubblico di Târgu Jiu, ora in una cornice autunnale, con sfumature gialle e grigie, che ritroviamo anche in altri luoghi vicini, come abbiamo appreso da Isabela Coară, consigliera presso il Consiglio Provinciale di Gorj: “L’inserimento del complesso progettato da Constantin Brâncuși, inaugurato nel 1938, nella lista del patrimonio UNESCO sembra attrarre più turisti nella città. Târgu Jiu si è persino autoproclamata Târgu Jiu – la città di Brâncuși e questo concetto è promosso a livello nazionale. Sì, i turisti possono visitare anche altro in città oltre a “La Via degli eroi”! Ci sono diverse attrattive che possono tenere i turisti impegnati per un’intera giornata. Il centro informazioni turistiche del Municipio di Târgu Jiu organizza visite guidate programmate, per gruppi di turisti, piccoli e grandi. Secondo me, è il periodo più bello dell’anno, poiché il parco cambia aspetto da un giorno all’altro. Il paesaggio è spettacolare e la stessa splendida immagine vi accoglie in tutta la provincia. Non si può venire solo a Târgu Jiu. Ci si può venire dalle Gole del Jiu o da Râmnicu Vâlcea, passando per Polovragi e magari ci si può fermare al monastero di Polovragi. La montagna, le Gole di Olteţ sono sensazionali. Se si raggiunge Baia de Fier, si possono visitare le Gole di Galben. Non dimentichiamo Rânca e la Transalpina, la strada più alta della Romania, sempre che sia possibile percorrerne un tratto, perché sta iniziando a chiudere. I primi fiocchi di neve sono già caduti in montagna, ma c’è ancora tempo per godersi l’autunno. Si possono trovare paesaggi straordinari in quasi ogni angolo della provincia di Gorj.
I turisti che arrivano a Târgu Jiu per ammirare le opere all’aperto di Constantin Brâncuși dovrebbero recarsi anche nella località di Peștișani, a Hobița, il villaggio natio di Constantin Brâncuși. Isabela Coară: “Se a Târgu Jiu vediamo le opere di Constantin Brâncuși, a Peștișani. e più precisamente nel villaggio di Hobița, arriviamo direttamente alla casa natia di Brâncuși. A Hobița si trova la casa-museo di Constantin Brâncuși, aperta al pubblico. Ci sono quattro chiese in legno, nei villaggi di Frâncești, Peștișani, Hobița e Gureni, che sono inserite negli itinerari turistico-culturali. C’è la valle di Bistrița, con i laghi artificiali di Clocotici e Vâja. A due passi da Peștișani, si trova il monastero di Tismana. Se vi dirigete verso Ponoare o se venite nella direzione opposta e andate verso Târgu Jiu, potete visitare il monastero di Sohotol. Anche le gole sono molto belle. La provincia di Gorj è piena di posti bellissimi!”
I turisti possono soggiornare in agriturismi e alberghi in tutte le località elencate. Per quanto riguarda la gastronomia, meritano una menzione i piatti tipici della tradizione pastorale, in particolare lo stufato di Gorj, preparato lentamente, secondo la tradizione, in un calderone. Gorj è anche degna di nota per il fatto che solo qui un piatto principale come gli involtini, viene servito insieme alla gelatina di carne, solitamente offerta come antipasto freddo, un’esperienza che vale la pena provare.