Strategia di difesa della Romania
La forma finale della Strategia nazionale di difesa della Romania, analizzata dai membri del Consiglio Supremo di Difesa (CSAT) sarà dibattuta e votata in Parlamento.
Mihai Pelin, 25.11.2025, 10:40
La Strategia nazionale di difesa 2025-2030 è stata approvata dal Consiglio Supremo di Difesa del Paese (CSAT). Durante la riunione si è discusso anche del programma di azioni per la sicurezza europea attraverso investimenti nell’industria della difesa, e i membri del Consiglio hanno analizzato i rischi, le minacce e le vulnerabilità nei confronti della Romania.
La Strategia nazionale di difesa è stata completata con proposte provenienti dai cittadini e dalla società civile. Il documento era stato precedentemente pubblicato in regime di trasparenza pubblica, essendo il primo a passare anche attraverso questa fase. Gran parte delle raccomandazioni ricevute sono state integrate, risultando la forma finale, che sarà presentata dal capo dello stato in Parlamento per essere dibattuta e approvata in una seduta comune delle due camere.
Secondo l’Amministrazione Presidenziale, questa Strategia esprime la visione del presidente Nicușor Dan, quella di una Romania moderna e sicura, che gode della pace e dei suoi vantaggi unici, uno stato costruito intorno ai suoi cittadini, al servizio dei loro diritti e libertà fondamentali, con istituzioni trasparenti e integre, orientate esclusivamente al bene pubblico.
Il Consiglio ha approvato, allo stesso tempo, anche l’analisi strategica della Difesa. Pertanto, nell’attuale contesto regionale e internazionale, si impone il consolidamento degli sforzi della Romania per rafforzare la sicurezza nazionale su tutti i livelli. Lo stato romeno deve essere preparato a gestire i rischi di un conflitto armato di portata e di lunga durata vicino ai confini, e allo stesso tempo deve rafforzare la propria resilienza nazionale. Inoltre, è necessario aumentare la capacità di combattimento dell’esercito romeno e accelerare la rivitalizzazione dell’industria nazionale della Difesa.
Anche il piano di investimenti elaborato in base al regolamento SAFE, proposto dalla Commissione Europea, è stato analizzato dai membri del Consiglio Supremo di Difesa, che hanno approvato la richiesta della Romania nell’ambito del meccanismo. Con un valore complessivo di circa 17 miliardi di euro, i fondi assegnati alla Romania tramite il programma SAFE saranno destinati per il 75% all’acquisto di equipaggiamenti militari, ordine pubblico e difesa civile. Il restante 25% rappresenta fondi destinati all’infrastruttura duale, più precisamente ai due tratti autostradali Pașcani-Siret e Pașcani-Ungheni (nord-est).
I programmi più consistenti della Romania prevedono una condizione di produzione nel paese di almeno il 50% e in alcuni casi questa percentuale raggiungerà il 100%, per motivi di sicurezza e sovranità su un processo critico di produzione. La Commissione Europea analizzerà ogni proposta ed entro la fine di gennaio approverà i piani nazionali inviati. I programmi SAFE devono essere completati entro il 2030, il che implica procedure accelerate per la consegna dei programmi e l’attuazione degli investimenti per le capacità produttive necessarie.
Il ministro della Difesa, Ionuț Moșteanu, ha spiegato che con la nuova Strategia nazionale di difesa, si desidera che la Romania diventi la seconda potenza militare del fianco Est, dopo la Polonia, e un fornitore di difesa nell’area del Mar Nero.