Tismana
La località di Tismana, in provincia di Gorj è conosciuta grazie all’omonimo monastero ortodosso, fatto costruire dal monaco Nicodim, verso la fine del 14esimo secolo. Sito in un quadro naturale speciale, il monastero venne eretto in un solo anno. Il suo nome proviene dai tassi che una volta ricoprivano l’intera zona. All’interno delle mura che circondano la chiesa c’era l’ingresso in una grotta in cui, tra il 1944 e il 1947 fu depositato il tesoro della Romania e parte del tesoro della Polonia.
Ștefan Baciu, 23.12.2025, 07:00
Oltre alle opere all’aperto di Constantin Brâncuși, al turismo d’avventura, al turismo rurale, allo sci e al turismo montano, tra le attrattive turistiche della provincia di Gorj ci sono anche diversi monasteri ortodossi. A circa 10 km da Hobița, località natia di Constantin Brâncuși, si trova il monastero di Tismana, costruito nel XIV secolo grazie al monaco Nicodim. Situato in un ambiente naturale speciale, il monastero fu eretto in un solo anno e il suo nome, come quello della località, deriva dai tassi che un tempo ricoprivano l’intera area. Il monaco Nicodim, in seguito canonizzato per i suoi meriti, utilizzò tecniche di costruzione particolari per l’epoca. Ad esempio, per la prima volta furono utilizzate le cosiddette torri angolari, che segnavano il passaggio dalla sezione quadrata dell’edificio a quella ottagonale della torre.
Laura Dragu, promotrice del turismo della provincia di Gorj, ha spiegato perché Tismana è una meta turistica: “Il monastero di Tismana si trova a 36 km da Târgu Jiu. Fu fondato da Radu Vodă, padre di Mircea il Vecchio, negli anni 1377-1378. Il monastero di Tismana è il più antico focolare monastico dell’Oltenia. È un luogo di pellegrinaggio. Si trova ai piedi dei monti Vâlcan e Godeanu, in una zona che, ogni anno attira migliaia di pellegrini romeni e stranieri. All’interno del monastero si trova un’icona miracolosa dipinta da Iosif Keber, un rinomato pittore della zona di Gorj. È una destinazione con numerose possibilità di alloggio. Intorno al monastero ci sono agriturismi a due e tre margherite. Si trova in una zona dall’aria pulita, dove molti turisti scelgono di trascorrere le loro vacanze.” – ha detto Laura Dragu.
Gli affreschi del monastero furono dipinti più tardi e inizialmente le pareti erano ricoperte di un unico colore, l’ocra, una tonalità chiamata “rosso Tismana”, proprio come in Bucovina si parla del “blu di Voroneț”. Il primo dipinto policromo della chiesa risale al 1564 e appartiene a Dobromir di Târgoviște. Dopo la profanazione della chiesa, fu coperto da un altro dipinto del XVIII secolo, di minor valore. Nel 1955, durante un restauro della chiesa, fu scoperto il dipinto originale, che attualmente può essere ammirato nel nartece. Si tratta di un capolavoro iconografico, con 365 santi raffigurati in piccole cornici, sullo sfondo del “rosso Tismana”.
Tuttavia, il monastero non è l’unica attrattiva turistica: “Accanto al Monastero di Tismana si trova il Museo della Banca Centrale di Romania, il Museo dell’Oro. C’è molta storia e ci sono diversi itinerari, di cui tre molto interessanti. Si può andare a Cioclovina Uno, Cioclovina Due e all’Eremo Francese. Perché scegliere Tismana? Perché il paesaggio è favoloso, per la gastronomia tipica della zona, con la famosa trota affumicata di Tismana, messa su letto di abete, per la frutta, le castagne, le marmellate, il vino e per il brandy che invita tutti a portarlo a casa e a regalarlo ai propri cari.” – ha aggiunto Laura Dragu.
All’interno del monastero si trovava l’ingresso di una grotta dove, tra il 1944 e il 1947, furono custoditi il tesoro romeno e parte del tesoro polacco. La Banca Centrale di Romania ha allestito qui un museo inedito per commemorare i meriti di coloro che, durante gli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, riuscirono a nascondere e preservare il tesoro. Secondo un accordo segreto tra il governatore della Banca Centrale, Constantin Angelescu, e il metropolita dell’Oltenia, Nifon Criveanul, il monastero di Tismana e la grotta adiacente a questo luogo di culto furono allestiti per custodire il tesoro. Coloro che sorvegliavano il tesoro indossavano abiti monastici e vivevano insieme ai monaci del monastero. Nella grotta è stato ricreato l’ambiente di quel periodo, con casse di legno con i coperchi aperti, in modo che i visitatori possano vedere come erano depositati i lingotti.
Tra il 1944 e il 1947, a Tismana furono custodite 191 tonnellate d’oro appartenenti alla Romania e 2,7 tonnellate d’oro appartenenti alla Polonia. L’ingresso nel museo si trova a breve distanza dal cancello d’ingresso del monastero di Tismana.