Tradizioni invernali romene
Le tradizioni invernali avevano anche un carattere apotropaico, ovvero di purificazione della casa dagli spiriti maligni. Elementi di questo teatro popolare tradizionale si conservano ancora oggi e le istituzioni culturali specializzate si stanno impegnando affinché siano tramandati anche alle generazioni più giovani.
Ana-Maria Cononovici, 31.12.2025, 07:00
La Capra, l’Orso, i Mascherati, Moşoaiele, ma anche la Stella e Pluguşorul / il Piccolo Aratro sono tradizioni che in passato preparavano l’atmosfera delle feste invernali, avendo anche un carattere apotropaico, ovvero di purificazione della casa dagli spiriti maligni. Elementi di questo teatro popolare tradizionale sono conservati anche sulle strade delle città di oggi e le istituzioni culturali specializzate si stanno impegnando affinché siano tramandati anche alle generazioni più giovani. “Viaggiatore tra le tradizioni invernali” e “Il Festival delle usanze e dei costumi di Natale e Capodanno, Fiori bianchi” sono due degli eventi organizzati con regolarità dal Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest nel periodo delle feste.
Iuliana Mariana Balaci, direttrice per la comunicazione e l’educazione museale presso il Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest, ha cominciato parlandoci del primo evento, “Viaggiatore tra le tradizioni invernali”: “Il Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” organizza da cinque anni il programma “Viaggiatore tra le tradizioni”, che include quattro grandi progetti: “Viaggiatore tra le tradizioni di primavera”, “Viaggiatore tra le tradizioni d’estate”, d’autunno e d’inverno. Abbiamo pensato che, una volta individuate le tradizioni di ogni stagione, soprattutto quelle che riguardano il calendario agro-pastorale, popolare, che il miglior modo per valorizzarle sia attraverso una serie di laboratori creativi, che propongono anche racconti. E abbiamo concluso con “Viaggiatore tra le tradizioni invernali”, un ciclo molto bello. Siamo arrivati a fine anno, quando si avvicinano le feste invernali, che cominciano con la festa di Sant’Andrea e terminano a gennaio, con l’Epifania. È il motivo per cui il museo organizza una serie di workshop dedicati ai bambini, ma anche ai genitori, in cui i bambini sono invitati a scoprire le tradizioni invernali, a confezionare una di quelle borse tradizionali con le quali si andava in giro a fare gli auguri in occasione delle feste natalizie, addobbi per l’albero di Natale o che possono essere regalati alle persone care, la cintura per il 1° dicembre, la cintura tricolore, poi Steaua, Sorcova, le maschere popolari.”
Ci sono workshop di realizzazione di candele, di illustrazioni di libri, che oltre a quelli di arte popolare contribuiscono a creare l’atmosfera di festa natalizia. E visto che i genitori stanno a destra dei bambini, questi laboratori significano anche un tempo di qualità passato in famiglia, sabato o domenica, come ci ha raccontato Iuliana Mariana Balaci, direttrice per la comunicazione e l’educazione museale presso il Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest, aggiungendo: “E’ bene che queste tradizioni siano conosciute ai bambini. Non le possono imparare se non sono mostrate e raccontate loro da adulti. Il maggior numero di partecipanti c’è sempre all’evento “Viaggiatore tra le tradizioni invernali” perché fa freddo fuori e la gente cerca soluzioni per passare tempo di qualità in famiglia, accanto ai loro figli. In secondo luogo vi partecipano bambini tra i 4 e i 12 anni, che desiderano creare anche qualcosa di diverso rispetto a quello che fanno all’asilo o a scuola. Gli adulti sono contenti di poter condividere parte di quello che loro hanno vissuto nella loro infanzia, nel villaggio di una volta. In generale, ci sono almeno 10 partecipanti al workshop, ma ci sono sempre più di 10, arriviamo a 15 bambini, ed è una sfida per noi cercare spazi più grandi all’interno del museo. Chi partecipa ai laboratori fa sempre anche una visita al museo e in quale modo tocchiamo anche questo lato di riscoperta del patrimonio.”
Al di là delle attività per bambini, al Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti”, sono organizzati anche eventi popolari che attirano adulti. Iuliana Mariana Balaci, direttrice per la comunicazione e l’educazione museale presso il Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest, ha aggiunto: “Nel mese di dicembre, uno degli eventi più importanti, che si rivolge a tutte le categorie di pubblico è “Il Festival delle usanze e dei costumi di Natale e Capodanno, Fiori Bianchi”, che fa parte del programma “Stagioni al Museo del Villaggio”. In generale, nel primo giorno del festival mettiamo in risalto i canti natalizi di tutte le zone del Paese e nel secondo giorno organizziamo una sfilata delle usanze di varie zone del Paese, puntando sulle zone in cui c’è spontaneità. Mi riferisco alle zone di Maramureş e e Bucovina, ai gruppi di Căluţi, Ursari Boieri, la Capra, il Cervo, l’Orso. Nella parte orientale del paese abbiamo anche le tigve di Luncaviţa, dalla zona meridionale abbiamo le Brezaie. Tutti questi gruppi di cantori di canti natalizi vengono al Museo del villaggio per partecipare a un grande festival, fanno vedere le tradizioni dei loro villaggi e sono dei bravissimi rappresentanti delle zone etnografiche e addirittura delle province storiche.”
I gruppi arrivano da lontano e propongono eventi la cui autenticità è garantita dai ricercatori del museo del villaggio, perciò i visitatori possono godersi una festa a metà dicembre, anche se nei villaggi questi eventi si svolgono tra Natale e Capodanno e, in alcuni casi, anche dopo.