Le destinazioni più attraenti per i turisti stranieri
I turisti stranieri che visitano la Romania preferiscono i city break nelle grandi città, nonché i circuiti culturali che includono destinazioni quali Bran, Sinaia e Sighişoara.
Ștefan Baciu, 18.11.2025, 07:00
L’anno scorso, il turismo mondiale è tornato alle cifre di prima della pandemia per quanto riguarda il numero di visitatori e l’ammontare degli incassi. La Romania sta cercando di essere quanto più visibile su questo mercato, in aumento anche quest’anno nonostante le sfide, partecipando alle più importanti fiere del turismo a livello internazionale, come World Travel Market (WTM) London, organizzato tra il 4 e il 6 novembre. È stato un evento di importanza globale, con oltre 4 mila espositori di 180 Paesi e con un ricco programma di conferenze. Lo stand della Romania, dove si sono riuniti rappresentanti di alcuni tour-operator, alberghi e municipalità, ha messo in risalto, anche con l’aiuto di alcuni ensemble folcloristici, l’autenticità culturale, la bellezza naturale e le tradizioni locali. I visitatori sono stati invitati a scoprire una destinazione complessa, da castelli imponenti e villaggi pittoreschi, a città che propongono eventi speciali, nonché una raffinata gastronomia locale.
Al World Travel Market di Londra, ha partecipato anche Adrian Voican, vicepresidente dell’Associazione Nazionale delle Agenzie di Turismo, il quale ha sottolineato quali sono le più popolari destinazioni in Romania: “Per chi vuole arrivare in Romania in aereo, ci sono 160 voli alla settimana, è impressionante e le destinazioni sono tante. I turisti sono interessati anche al litorale romeno, il che mi sembra in un certo senso una novità. La Romania non era conosciuta tanto per il litorale, quanto per i city break a Bucarest e nelle grandi città con aeroporti, cioè Iași, Cluj, Oradea, Timișoara e per i circuiti culturali, con visite a Sinaia, Bran, Sighișoara. Adesso vedo un interesse diversificato, anche per il Delta del Danubio, sebbene si trovi vicino all’Ucraina. E sto notando anche molto interesse da parte dei Paesi del lontano Oriente, ad esempio l’India. Da quando la Romania si trova nell’area Schengen, i turisti che arrivano da Paesi lontani possono venire e visitare insieme la Romania, la Bulgaria o anche l’Ungheria. E lo fanno anche turisti che arrivano da Indonesia, Vietnam o Australia.”
Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica, nei primi otto mesi del 2025, la Romania ha ricevuto 98 mila turisti britannici, registrando una crescita di quasi il 14% rispetto allo stesso periodo del 2024. Così, il Regno Unito si piazza al quarto posto, dopo Germania, Italia e Israele. I britannici preferiscono le grandi città, ma anche i villaggi tradizionali, essendo attratti dai valori autentici e dalla cucina locale.
Uno dei più visitati obiettivi turistici in Romania è il castello Bran. Sito a circa 30 km dalla città di Braşov, su una rotta commerciale medioevale che collega il sud della Transilvania con il principato della Valacchia, il castello Bran è oggi un obiettivo in cui i visitatori possono scoprire più cose sulla storia della casa reale di Romania, ma anche storie su vampiri e lupi mannari, grazie a una mostra tematica intitolata “Una storia delle paure in Transilvania”, ispirata al fatto che nei villaggi attorno Bran, e non solo, le persone credevano nell’esistenza degli spiriti malvagi.
Un’altra attrattiva per i turisti stranieri, situata relativamente vicino al Castello Bran, è il Castello Peleş, ex residenza estiva della famiglia reale. Sito nella località di Sinaia, sulla Valle del Prahova, una delle principali destinazioni in Romania, il Castello Peleş rappresenta un abbinamento di diversi stili architettonici. Nelle sale aperte al pubblico sono esposti tappezzerie, quadri, collezioni d’armi e oggetti decorativi.
La Romania “giocherà in casa” al prossimo evento di promozione delle attrattive turistiche, ovvero la Fiera del Turismo della Romania, in programma dal 20 al 23 novembre, al Complesso espositivo ROMEXPO di Bucureşti. Vi hanno già confermato la partecipazione anche espositori di Bulgaria, Cina, Israele, Italia, Serbia e Slovacchia.