Ploieşti
Sita nei pressi della Valle del Prahova, la più popolare zona turistica montana della Romania, solitamente la città di Ploieşti non è considerata una zona turistica, però offre alcune sorprese ai visitatori.
Ana-Maria Cononovici, 25.06.2025, 17:47
La città di Ploieşti è stata soprannominata “la capitale dell’oro nero” grazie allo sviluppo che ha conosciuto dopo lo sfruttamento dei giacimenti di greggio della zona e la comparsa delle raffinerie. Andiamo a soli 60 chilometri da Bucarest, nel capoluogo della provincia di Prahova. Ploiești è sita nella parte centrale e settentrionale della Pianura Romena e la sua altitudine media è di 150 metri. Sita nei pressi della Valle del Prahova, la più popolare zona turistica montana della Romania, solitamente la città non è considerata una zona turistica, però offre alcune sorprese ai visitatori.
Doru Gogulancea, membro del Jockey Club, ci ha invogliato parlandoci di alcuni obiettivi della città, a cominciare dal Museo dell’Orologio, aperto in un edificio d’epoca risalente alla fine del XIX secolo, appartenuto al politico e magistrato Luca Elefterescu: “Ci troviamo al Museo dell’Orologio di Ploiești, fondato dal professore Nicolae Simache, che ha vissuto tra il 1905 e il 1972. Il professore ha creato questa collezione acquistando orologi da diverse persone. Il primo spazio in cui è stata esposta la collezione è stato il museo del Palazzo della Cultura di Ploiești. Successivamente è stata ottenuta questa casa appartenuta a una persona dell’aristocrazia di Ploiești, Luca Elefterescu, e dal 1972 vi è aperto questo meraviglioso e unico Museo dell’orologio e del tempo, poiché vi si organizzano anche seminari e convegni sul tempo. Possiamo vedere una vasta gamma di orologi, dai primi orologi, a orologi appartenuti a note personalità storiche romene e straniere.”
Gli orologi più antichi esposti al museo sono quelli di tipo astronomico, creati dagli orologiai Jacules Heustadia e Joachim Metzker tra gli anni 1544 e 1562. Un altro pezzo notevole della collezione del Museo dell’Orologio di Ploiești è la clessidra (l’orologio ad acqua), realizzata da Charles Rayner nel 1654.
Un obiettivo unico in Romania è il Museo del Petrolio, inaugurato a ottobre 1961, con un patrimonio stimato a oltre 8.000 pezzi museali, tra cui i più importanti sono gli impianti di trivellazione in legno e metallo risalenti al XIX secolo; cartine geologiche; campioni di minerali; lampade a petrolio; il modellino del primo impianto di trivellazione meccanica utilizzato in Romania. Del patrimonio del Museo del Petrolio fanno parte anche numerosi brevetti di invenzione, opere scientifiche che descrivono la storia della lavorazione della paraffina, dell’olio e delle benzine; album, lettere e fotografie documento di Lazăr Edeleanu (considerato il fondatore della raffineria petrolchimica romena e universale).
Un altro obiettivo che richiama l’attenzione è il Museo d’Arte Ion Ionescu-Quintus, museo che rappresenta, a scala ridotta, la storia dell’arte romena. Una sosta all’Ippodromo di Ploieşti può essere un’altra tentazione per i visitatori. Doru Gogulancea: “L’Ippodromo di Ploieşti è stato creato nel 1961, dopo la demolizione dell’Ippodromo di Bucarest, l’Ippodromo di Băneasa è stato trasferito nella vecchia sede del centro di equitazione del Regimento 32 Mircea. Dal 1961, le corse di trotto, ma non di galoppo, si svolgono quasi ininterrottamente a Ploiești.” Il calendario degli eventi ippici è redatto dal Club Sportivo Municipale di Ploiești e può essere consultato online.