Sulina e la commemorazione dei pirati dimenticati
Porto marittimo e fluviale, sito sulla riva destra del Danubio, Sulina diventò un’attrattiva turistica estiva negli anni 70 dello scorso secolo per tutti coloro che volevano scoprire le bellezze del Delta.
Ana-Maria Cononovici, 15.05.2025, 12:56
Vi invitiamo a scoprire la località più orientale della Romania e dell’UE, in riva al Mar Nero, ma anche porto sul Danubio, che nel 1904 era casa per 18 nazioni, come rilevano i documenti dell’epoca: Sulina. Porto marittimo e fluviale, sito sulla riva destra del Danubio, Sulina diventò un’attrattiva turistica estiva negli anni 70 dello scorso secolo per tutti coloro che volevano scoprire le bellezze del Delta oppure godersi la spiaggia selvaggia, con sabbia molto fine, del Mar Nero.
Gli edifici storici di Sulina ricordano il periodo di gloria della città quando era sede della cosiddetta Commissione Europea del Danubio, che garantiva la navigazione sul Danubio a prescindere dalla bandiera della nave, in conformità al Trattato di Parigi del 1856. Nella seconda metà dell’Ottocento, a Sulina erano attivi consolati, uffici di armatori e mercanti, che facevano affari importanti, soprattutto con cereali. La città era fiorente, le donne si vestivano ispirandosi alla rivista di moda Marie Claire, mentre gli uomini traevano ispirazione ai cataloghi di moda inglesi, come si può scoprire visitando la Collezione museale La Vecchia Sulina organizzata da Gheorghe Comârzan.
I visitatori che si fermano a Sulina possono ammirare, oltre ai vecchi edifici conservati, compresa la sede della Commissione Europea del Danubio, anche il cimitero multiconfessionale, una testimonianza della vita cosmopolita della Sulina di una volta. Qui sono sepolti imprenditori, principesse, donne leggendarie, marinai, gente della zona e avventurieri di tutto il mondo, in un cimitero comune per tutte le religioni. Il monumento più visitato è quello del pirata Gheorghios Kontogouris. Ai piedi della tomba si possono vedere il cranio e le tibie incrociate, questa essendo l’unica tomba di pirata conosciuta in Europa.
E siccome alla prima visita a Sulina ha scoperto queste storie di pirati, Gelu Tuşu si è proposto di organizzare un evento, che quest’anno animerà la città dal 15 al 18 maggio – “La commemorazione dei pirati dimenticati”: “Il barcaiolo ci ha invogliati ad andare a vedere il cimitero. Noi abbiamo detto che per noi non c’era niente da vedere, non avevamo nessuno sepolto lì. Ha continuato a insistere, raccontandoci dei personaggi e delle personalità sepolte. Nel cimitero siamo arrivati anche alla tomba del pirata. E ho chiesto: ma ai pirati qualcuno ha mai fatto una commemorazione? No, signore, sono morti intorno al 1800. Bene, ho detto, l’anno prossimo, in primavera, verremmo ad organizzare una commemorazione per i pirati. Così abbiamo cominciato la prima edizione nel 2017 con 20 ragazzi che hanno portato da casa tutto. Abbiamo preparato lo spezzatino ai fagioli e allo stinco di maiale, la zuppa acida di pesce e abbiamo offerto da mangiare. Dopo siamo rimasti a festeggiare sabato sera e l’evento è cresciuto da un anno all’altro. Abbiamo fatto venire diverse band, la gente ha cominciato a essere sempre più interessata all’evento e così siamo arrivati all’ottava edizione.”
A Sulina si arriva sull’acqua, da Tulcea, con imbarcazioni piccole o grandi e il trasporto dura circa due ore.