I rapporti romeno-polacchi alla fine del XIV secolo
Le cronache della seconda metà del XIV secolo attestavano, nellEuropa sud-orientale, la presenza del futuro Impero ottomano, la più importante potenza nella zona, dal Cinquecento allinizio del Novecento.
Steliu Lambru, 24.01.2013, 16:14
Le cronache della seconda metà del XIV secolo attestavano, nell’Europa sud-orientale, la presenza del futuro Impero ottomano, la più importante potenza nella zona, dal Cinquecento all’inizio del Novecento. Le nazioni cristiane balcaniche tentarono di bloccare l’offensiva ottomana, ma ci riuscirono solo per un breve periodo. Negli ultimi 25 anni del XIV secolo, il principe della Valacchia, Mircea il Vecchio (1386-1418) cercò alleati nella lotta contro i turchi, arrivati al Danubio, il confine del suo stato.
Siccome le relazioni con l’Ungheria di Sigismondo di Lussemburgo (1387-1437), la potenza più vicina geograficamente che avrebbe potuto essere d’aiuto ai romeni, non erano tra i migliori, Mircea tentò di allacciare rapporti con la Polonia regnata da Ladislao II, detto anche Re Jagellone (1386-1434). Dopo la sconfitta dell’esercito serbo a Kossovopolje nel 1389, la posizione di Mircea era ancora più vulnerabile.
Con la mediazione del principe della Moldavia, Petru Muşat (1375-1391), vassallo del re polacco, Mircea firmava il 10 dicembre 1389 un’intesa tramite cui i due si impegnavano ad aiutarsi reciprocamente sia contro il re d’Ungheria, sia contro altri nemici. Il principe valacco era rappresentato dai fratelli Manea e Roman Herescu, assistiti dal responsabile della giustizia e degli affari interni Drăgoi, l’inviato del principe moldavo. La ratifica dell’intesa avvenne il 20 gennaio 1390 a Lublino.
Il trattato di Lublino fu seguito poco dopo da un’intesa a tre, alla quale di affiancò anche il re d’Ungheria. Secondo il nuovo accordo del 17 marzo 1390, i due re e il principe romeno si impegnavano ad appoggiarsi reciprocamente nella lotta contro il nemico comune. Per Mircea era un vantaggio l’adesione all’alleanza del sovrano magiaro perché la posizione dell’Ungheria rendeva più possibile il suo coinvolgimento nell’organizzazione di una campagna antiottomana anziche quello della Polonia. Anche se i rapporti con l’Ungheria erano buoni — Mircea aveva accettato di essere vassallo di re Sigismondo nel 1395 , il principe della Valacchia rinnovò l’alleanza con il re polacco negli anni 1404, 1410 e 1411 per mettersi al riparo dall’espansione ungherese. L’alleanza funzionò durante la battaglia di Grunwald del 15 luglio 1410. Un contingente valacco e uno moldavo contribuirono alla vittoria degli eserciti polacco-lituani contro i cavalieri teutonici. (trad. Gabriela Petre)