Ascolta RRI in diretta!

Ascolta Radio Romania Internazionale dal vivo

La Romania e l’Operazione Barbarossa

Il 22 giugno del 1941, la Germania nazista e i suoi alleati attaccavano l'Unione Sovietica. Così veniva aperto il più ampio e sanguinoso fronte della Seconda Guerra Mondiale.

La Romania e l’Operazione Barbarossa
La Romania e l’Operazione Barbarossa

, 30.06.2017, 10:35

Il 22 giugno del 1941, la Germania nazista e i suoi alleati attaccavano l’Unione Sovietica. Così veniva aperto il più ampio e sanguinoso fronte della Seconda Guerra Mondiale. L’Operazione Barbarossa, la sua denominazione in codice, era volta ad annientare l’URSS e il regime comunista da essa rappresentato, secondo quanto affermava la propaganda nazista. Accanto a Finlandia, Italia, Ungheria, Slovacchia e Spagna, la Romania si schierò con la Germania, combattendo per recuperare la Bessarabia e il nord della Bucovina, territori annessi un anno prima.

Lo storico Ottmar Trasca dell’Istituto di Storia George Baritiu di Cluj-Napoca, spiega che la Romania è stata sia alleata della Germania che base da lanciare attacchi e fonte di materie prime. Nell’ambito dell’operazione Barbarossa, la denominazione in codice dell’attacco pianificato contro l’Unione Sovietica, alla Romania spettò un ruolo molto importante. Secondo la Direttiva 21 del 18 dicembre 1940, la Romania e la Finlandia dovevano coprire i fianchi sud e nord e partecipare alle operazioni accanto alla Wehrmacht. Da questo punto di vista, la Romania fu anche una base di partenza per la Wehrmacht. Sappiamo che, dall’autunno del 1940, in Romania erano stazionate truppe tedesche nell’ambito della missione militare. La Romania era anche fornitore di materie prime, precisamente di petrolio, essenziale per la macchina da guerra tedesca. A partire da giugno 1941, la Romania si affiancò alla Wehrmacht con la terza e la quarta armata che, insieme all’11/a armata tedesca formarono il gruppo intitolato Generale Antonescu, guidato appunto da Ion Antonescu. All’inizio, la sua meta era la liberazione della Bessarabia e del nord della Bucovina, spiega lo storico.

Quanto preparato era l’esercito romeno per questa guerra? La Romania è un caso interessante. Non ebbe un’alleanza formale, un documento firmato con la Germania in tal senso. Successivamente il problema della firma non venne mai posto. Per parafrasare un celebre detto, l’esercito romeno era troppo piccolo per una guerra tanto grande. Esistono parecchie valutazioni della missione militare tedesca, condotte tra febbraio e giugno 1941, su ordine del Grande Stato Maggiore dell’esercito tedesco terrestre. L’esercito romeno fu valutato sia sotto il profilo delle risorse umane che delle dotazioni. Le conclusioni delle tre valutazioni erano unanimi: l’esercito romeno non era preparato per una guerra, la sua dotazione era scarsa, così come lo era anche l’addestramento delle truppe. L’esercito romeno non poteva svolgere operazioni di portata, a sè stanti. Perlopiù alcune divisioni selezionate erano in grado di condurre operazioni difensive. Purtroppo, le successive operazioni svolte dall’esercito romeno durante la guerra confermarono pienamente le valutazioni della missione militare tedesca. Però, rispetto agli altri alleati della Germania nazista, la Romania si presentava bene. Dobbiamo dire che sono stati i finlandesi a combattere alla meglio. Erano i migliori come addestramento, sappiamo bene che resistettero durante la guerra sovietico-finlandese, La Guerra d’inverno del 1939-1940. Anche l’esercito romeno ha combattuto ottimamente, superando persino le aspettative di alcuni comandanti tedeschi. Nell’ambito dell’operazione Barbarossa, la Romania impegnò circa 26 divisioni, aggiunge Ottmar Trasca.

Poteva la Romania evitare la partecipazione a quella guerra? Quali sarebbero state le conseguenze di una simile decisione? Noi, come storici, non lavoriamo con la storia controfattuale, però possiamo immaginare certe cose. Sappiamo benissimo che la Romania ha perso la Bessarabia e il nord della Bucovina, in seguito all’applicazione del terzo punto del Protocollo aggiuntivo segreto del 23 agosto 1939, in cui era evidente la mancanza d’interesse della Germania. Ovviamente, il motivo principale dell’entrata della Romania in guerra è stato il recupero dei territori perduti a favore dell’Unione Sovietica. Già dall’elaborazione della Direttiva 21 del 18 dicembre 1940, la Germania contò sulla partecipazione della Romania. Quindi, dall’inizio è stato preso in considerazione il fatto che la Romania sarebbe entrata in guerra. Antonescu aveva lasciato intendere, già dal suo primo incontro con Hitler, che la Romania non sarebbe rimasta con le mani in mano in caso di conflitto sovietico-tedesco. Una simile alternativa non era valida, spiega ancora lo storico.

Per la Romania, la grande catastrofe dopo l’operazione Barbarossa fu la battaglia di Stalingrado, nel 1942-1943, quando l’esercito tedesco fu accerchiato in seguito al crollo del fronte nelle zone difese dai militari romeni. Ottmar Trasca dice, però, che la responsabilità è condivisa. Se nelle valutazioni del 1941, la missione militare tedesca aveva preso lo spunto dal fatto che l’esercito romeno non era preparato, nella campagna del 1942 l’esercito romeno superò le aspettative di molti comandanti tedeschi. Le nuove valutazioni, condotte nel 1942 dalla missione militare tedesca, erano più ottimistiche. Partendo dall’esperienza del 1941, le valutazioni sostenevano che l’esercito romeno poteva operare anche da solo su certi settori. Nell’autunno del 1942, man mano che le operazioni di Stalingrado della sesta armata tedesca richiedevano una divisione dopo l’altra, esse vennero tolte dai fianchi e sostituite dalle truppe degli alleati, da truppe romene. Ovviamente, il comando sovietico, ottimamente informato sulle differenze tra la dotazione e l’addestramento delle truppe romene e quelle tedesche, le speculò in maniera abile. Non va stigmatizzato solo l’esercito romeno. Anche il comando tedesco era bene informato sulle sue debolezze. I settori difesi dall’esercito romeno, soprattutto quello che spettava alla terza armata, erano esposti agli attacchi sovietici. Sia il comando tedesco che quello romeno erano in possesso di informazioni sull’imminenza di un contrattacco sovietico. E ai tedeschi spetta gran parte della colpa per la catastrofe di Stalingrado, conclude Ottmar Trasca.

L’operazione Barbarossa fu un fallimento ed ebbe come effetto l’occupazione sovietica dell’Europa centro-orientale. Seguì, però, un altro fallimento, quello dell’Europa unita fino al 1989. (traduzione di Iuliana Anghel)

Pagine di storia
Pagine di storia lunedì, 27 Ottobre 2025

La Biblioteca dell’Accademia Romena tra il 1948 e il 1989

Con oltre 14 milioni di documenti, la Biblioteca dell’Accademia Romena custodisce la più preziosa collezione di documenti della Romania. Fu...

La Biblioteca dell’Accademia Romena tra il 1948 e il 1989
Pagine di storia
Pagine di storia lunedì, 20 Ottobre 2025

I romeni d’Istria

Non tutti i romeni vivono in Romania, così come altre nazioni non vivono interamente nei propri paesi. Oggi, al di fuori dei confini della Romania,...

I romeni d’Istria
Romania e Tito
Pagine di storia lunedì, 13 Ottobre 2025

La riabilitazione di Lucrețiu Pătrășcanu

Il 16 aprile 1954, il giurista Lucrețiu Pătrășcanu, membro di spicco del Partito Comunista Romeno, fu giustiziato tramite fucilazione nel carcere...

La riabilitazione di Lucrețiu Pătrășcanu
Pagine di storia
Pagine di storia lunedì, 29 Settembre 2025

La demolizione del patrimonio religioso di Bucarest

Dalla maggior parte dei racconti sulla scomparsa del patrimonio religioso tra gli anni ’50 e ’80 si può notare l’atteggiamento di...

La demolizione del patrimonio religioso di Bucarest
Pagine di storia lunedì, 22 Settembre 2025

Gli stabilimenti 23 agosto

Con la legge n. 119 dell’11 giugno 1948, lo stato comunista nazionalizzò le imprese industriali, bancarie, assicurative, minerarie e dei...

Gli stabilimenti 23 agosto
Pagine di storia lunedì, 15 Settembre 2025

Stampe romene per il Levante

Tra il XVI e il XIX secolo, i Principati romeni facevano parte del mondo culturale orientale dominato dall’Impero Ottomano. Situati alla...

Stampe romene per il Levante
Pagine di storia lunedì, 09 Giugno 2025

35 anni dalle prime elezioni libere dopo il crollo del comunismo in Romania

Le elezioni politiche e presidenziali del 20 maggio 1990 furono le prime elezioni libere dopo la caduta del regime comunista in Romania, avvenuta il...

35 anni dalle prime elezioni libere dopo il crollo del comunismo in Romania
Pagine di storia mercoledì, 28 Maggio 2025

La Romania e Tito

Il sentimento di amicizia tra le nazioni, soprattutto quelle socialiste, è stato assiduamente coltivato dalla propaganda comunista e molte persone...

La Romania e Tito

Partenariati

Muzeul Național al Țăranului Român Muzeul Național al Țăranului Român
Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS
Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online
Institului European din România Institului European din România
Institutul Francez din România – Bucureşti Institutul Francez din România – Bucureşti
Muzeul Național de Artă al României Muzeul Național de Artă al României
Le petit Journal Le petit Journal
Radio Prague International Radio Prague International
Muzeul Național de Istorie a României Muzeul Național de Istorie a României
ARCUB ARCUB
Radio Canada International Radio Canada International
Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti” Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti”
SWI swissinfo.ch SWI swissinfo.ch
UBB Radio ONLINE UBB Radio ONLINE
Strona główna - English Section - polskieradio.pl Strona główna - English Section - polskieradio.pl
creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti
italradio italradio
Institutul Confucius Institutul Confucius
BUCPRESS - știri din Cernăuți BUCPRESS - știri din Cernăuți

Affiliazioni

Euranet Plus Euranet Plus
AIB | the trade association for international broadcasters AIB | the trade association for international broadcasters
Digital Radio Mondiale Digital Radio Mondiale
News and current affairs from Germany and around the world News and current affairs from Germany and around the world
Comunità radiotelevisiva italofona Comunità radiotelevisiva italofona

Provider

RADIOCOM RADIOCOM
Zeno Media - The Everything Audio Company Zeno Media - The Everything Audio Company