RAD Art Fair a Bucarest
Dal 16 al 19 maggio, Bucarest ospita la seconda edizione della fiera dedicata al mercato dell'arte contemporanea in Romania - RAD Art Fair, che riunisce lavori di oltre 90 artisti. La gallerista Catinca Tăbăcaru, una delle promotrici del progetto, ha presentato le novità a Radio Romania Internazionale.
Eugen Cojocariu e Ion Puican, 16.05.2024, 12:28
“RAD è stato ideato come Romanian Art Dealers. Le gallerie d’arte contemporanea di Romania si sono unite e stiamo facendo qualcosa insieme. Quindi, la fiera si prefigge di mettere insieme le gallerie più rilevanti, artisti, curatori e collezionisti d’arte di Romania. Quest’anno siamo cresciuti da 20 a 26 gallerie. Proveniamo da tutte le principali città della Romania: Bucarest, Timișoara, Cluj, Iași e abbiamo gallerie che arrivano anche da Chişinău, Francoforte e Vienna. E per quelle che arrivano dall’estero, c’è anche la regola di portare almeno un artista romeno”, spiega Catinca Tăbăcaru.
Quanti artisti espongono alla RAD Art Fair quest’anno? Quanto è stato difficile organizzare la fiera del mercato d’arte contemporanea? “Stimiamo circa 90 artisti. Sempre qualcosa di così ambizioso non può essere facile. Non importa quante persone, quanti soldi, quante connessioni, queste cose non contano perché non accadono da sole. Devi fare ogni cosa. E un evento del genere è molto complesso. Ha così tanti elementi: dai partecipanti che sono nel loro ecosistema, gallerie, artisti, curatori, collezionisti, visitatori, ecc., a tutte le cose che devono accadere con la comunicazione, come le informazioni arrivano ai partecipanti, al pubblico, alla stampa, all’esterno, all’interno, come tutte le presenze sono coordinate. Quindi, quest’anno abbiamo più di 30 curatori provenienti dall’estero. Ognuna delle cose deve essere coordinata. Quindi, la risposta semplice è che è difficile. Ma la risposta più interessante è che è un risultato così grande, che tutti lo fanno con molto vigore e molta passione”, puntualizza Catinca Tăbăcaru.
L’arte contemporanea si vende in Romania? “L’anno scorso, quando ho iniziato questa impresa e ho chiamato tutte le gallerie, tutti hanno detto: facciamo tutto insieme, perché pensiamo che dovrebbe esserci qualcosa del genere. Ma perderemo tutti soldi. Non è stato vero. In quattro giorni di fiera, si è venduto tantissimo, oltre le aspettative di chiunque. Quest’anno, è normale avere aspettative ancora più alte. Ma per rispondere un po’ più concettualmente alla domanda, diciamo che il mercato in Romania è all’inizio… E, poiché RAD aiuta a comprendere e ad avere accesso all’ecosistema, c’è un eccellente mercato in crescita, cioè in rapido aumento, dei collezionisti”, aggiunge Catinca Tăbăcaru.
Da parte sua, l’artista visiva Daniela Pălimariu, direttrice artistica di RAD Art Fair e co-iniziatrice del progetto, ha parlato di questo evento a Radio Romania Internazionale. “È un incontro molto bello e molto speciale. Praticamente, è una fiera d’arte organizzata dalle gallerie più attive e importanti, direi, della Romania. Quest’anno è alla sua seconda edizione ed è un’opportunità per vedere tutto ciò che è meglio e più fresco nell’arte contemporanea in Romania in questo momento. La fiera dura quattro giorni, nel giro dei quali il pubblico ha l’opportunità, prima di tutto, di visitare queste mostre, questi stand, che, in effetti, sono come mostre in miniatura. Ma a parte questo, ci sono discussioni. Abbiamo un programma di colloqui, tavole rotonde, dibattiti su vari argomenti. Si sta svolgendo anche la seconda edizione del “Parco delle sculture” che abbiamo avviato lo scorso anno, che è una componente più ampia della fiera, dura un mese, si svolge all’aperto attorno all’edificio dove abbiamo la fiera vera e propria, e presenta monumentali opere di scultura. Il programma RAD Kids offre ai bambini laboratori pratici realizzati da artisti visivi, ma anche visite guidate alla fiera, quindi ci saranno tour adattati alle varie categorie di età”, conclude Daniela Pălimariu.