Disoccupazione in calo in Romania
Alla fine dello scorso anno il tasso di disoccupazione in Romania era inferiore al 3%.
Bogdan Matei, 30.01.2024, 14:16
Il mercato del lavoro romeno è un ammasso di contraddizioni e paradossi. Dopo ladesione del Paese allUnione Europea, quattro-cinque milioni di romeni hanno scelto di trasferirsi alla ricerca di una vita migliore, in generale, nei Paesi dellovest del continente. Nonostante da diversi anni ricevano stipendi paragonabili a quelli nellOccidente, molti medici continuano ad andarsene. Ci sono intere squadre di muratori romeni nei cantieri in Francia o in Italia. In molti autolavaggi in Germania si parla il romeno. Nel frattempo, in Romania è diventata unavventura trovare un meccanico, un idraulico o un elettricista abile. Cittadini con case di vacanza in campagna lamentano il fatto che non ci siano più persone disposte a falciare un prato o a sistemare una recinzione dietro un compenso.
Della carenza di manodopera risente, a quanto pare, il settore HORECA, una carenza parzialmente compensata con persone provenienti dallAsia: cameriere dalla Cina, camerieri dallIndia, pasticceri nepalesi, pakistani in bicicletta o in scooter che consegnano il cibo a casa. La settimana scorsa, il presidente della Camera di Commercio e Industria della Romania, Mihai Daraban, ha dichiarato che sono più di duemila i cittadini vietnamiti impiegati nel Paese con documenti legali e ha chiesto ai Governi di Bucarest e Hanoi di garantire la continuità di questo flusso del lavoro.
In questo contesto, affermano gli esperti, era inevitabile che il numero dei romeni senza lavoro continuasse a diminuire. Il tasso di disoccupazione registrato a livello nazionale era, alla fine dello scorso anno, del 2,93%, in calo di 0,12 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2022, secondo i dati centralizzati dallAgenzia nazionale per lImpiego (ANOFM). In confronto, nella confinante Ungheria, il tasso di disoccupazione era esattamente dell1% più alto, al 4,2%. Il numero totale di disoccupati in Romania era, nel dicembre 2023, di 235.636 persone. Le statistiche confermano il perpetuarsi delle disparità basate sul genere, sulletà, sulla residenza o sullistruzione. Secondo la fonte citata, 67.886 disoccupati provenivano dallambiente urbano e 167.750 da quello rurale. Il numero delle donne disoccupate era, al 31 dicembre, 112.532, mentre il numero degli uomini disoccupati era 123.104.
La maggior parte dei disoccupati rientra nella fascia di età 40-49 anni, seguita da quella sopra i 55 anni. Le due categorie ammontano a oltre centomila persone. Al polo opposto cerano le persone tra i 25 e i 29 anni, meno di 15mila. Per quanto riguarda la struttura della disoccupazione in base al livello di istruzione, i disoccupati senza istruzione e quelli con unistruzione primaria hanno un peso significativo sul totale registrato dalle autorità, circa il 29%. I disoccupati con un livello di istruzione secondaria rappresentano quasi un terzo, mentre quelli con unistruzione universitaria solo il 4,55%.