I cristiani prima delle feste pasquali
La Pasqua è la più antica e importante festa del cristianesimo, che ha portato all'umanità la speranza della redenzione e della vita eterna, attraverso il sacrificio di Gesù Cristo.
Mihai Pelin, 17.04.2025, 12:14
I cristiani ortodossi si preparano per celebrare la Pasqua – festa della luce e della gioia, considerata la più importante della cristianità, che significa la Resurrezione del Signore. Le feste pasquali durano tre giorni. La Pasqua, che significa la Resurrezione di Gesù Cristo, è celebrata quest’anno il 20 aprile, dai cristiani di ogni rito, una situazione rara, nel contesto in cui le chiese occidentali celebrano la Pasqua secondo il calendario gregoriano, mentre le chiese orientali usano il calendario giuliano. La Pasqua è preceduta da un lungo periodo di digiuno e nell’ultima settimana della Quaresima, chiamata anche la Settimana delle Passioni, si festeggia l’ingresso di Gesù Cristo a Gerusalemme.
Il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, Daniel, ha trasmesso un messaggio in cui esorta, in occasione della Santa Pasqua, all’amore, al perdono e alla gioia nei confronti dei prossimi. Attraverso il suo amore sottomesso e pietoso, il Signore Gesù Cristo mostra sulla Croce un’umile obbedienza a Dio e un misericordioso perdono verso coloro che lo hanno crocifisso. Così Cristo «rimuove» o guarisce il peccato della disobbedienza dei nostri padri Adamo ed Eva per la salvezza del mondo e, nello stesso tempo, sostituisce la violenza omicida con l’amore pacificatore. La festa della Santa Pasqua ci chiama tutti a mostrare amore umile e misericordioso, perdono, pace e gioia a chi ci circonda, come doni del Cristo Risorto”, ha detto il Patriarca. “Auguriamo a tutti i romeni in Romania, vicino ai confini e nella diaspora, pace e gioia, salute e felicità, insieme al saluto pasquale: “Cristo è risorto! Veramente è risorto!”, ha affermato inoltre il Primate della Chiesa ortodossa romena.
Le uova rosse sono il simbolo delle festività pasquali, insieme ai dolci che si preparano a Pasqua, la pască (torta al formaggio dolce e all’uvetta) e il cozonac, il panettone romeno. Di solito le uova vengono preparate il Giovedì Santo, perché secondo la tradizione le uova tinte di rosso in questo giorno non vanno a male tutto l’anno. Quest’ usanza di colorare le uova è spiegata da una serie di leggende cristiane, che collegano il loro simbolo alle passioni di Gesù. Una di esse ricorda che la Madre di Dio, venendo a vedere il Figlio crocefisso, portò un cesto di uova e le depose sotto la croce; le uova diventarono rosse per il sangue versato da Gesù per la salvezza del mondo.
Ogni anno, a Gerusalemme, nella tomba di Gesù si accende la Luce Santa, a testimonianza del luogo della Resurrezione del Signore. È considerato il più antico miracolo del mondo cristiano e uno dei momenti essenziali della tradizione liturgica ortodossa. La luce viene ricevuta dal Patriarca di Gerusalemme, che poi la distribuisce ai sacerdoti e ai fedeli presenti in quel momento nella Chiesa del Santo Sepolcro, e così si diffonde in tutto il mondo. La luce sarà portata da Gerusalemme in Romania sabato sera dal superiore delle Istituzioni della Patriarchia Romena in Terrasanta, l’archimandrita Teofil Anăstăsoaie, e verrà offerta ai delegati delle diocesi di tutto il Paese. Successivamente, la luce raggiungerà le case di tutti i romeni che vorranno riceverla. La tradizione di portare la Luce Santa in Romania è stata inaugurata nel 2009 dal Patriarca Daniel.