La Romania attiverà il meccanismo europeo RESTORE
La Romania attiverà il meccanismo europeo RESTORE, creato appositamente per i casi di gravi calamità naturali.
Corina Cristea, 04.08.2025, 13:19
Nel contesto della drammatica situazione nel nord-est del Paese, la Romania ha deciso di chiedere, per la prima volta, l’attivazione del meccanismo europeo RESTORE, creato appositamente per i casi di gravi calamità naturali. Lo strumento consente di convogliare rapidamente milioni di euro di fondi europei nelle aree colpite dalle alluvioni della scorsa settimana, per sostenere il ripristino delle infrastrutture, delle abitazioni e delle piccole imprese della zona, ha affermato il Ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei, Dragoş Pîslaru. Nelle province di Neamț e Suceava, tre persone sono morte, migliaia di persone sono state colpite, decine di case sono state distrutte e oltre 1.300 tra abitazioni e annessi sono stati danneggiati. A causa dell’alluvione, le infrastrutture stradali nelle località colpite hanno subito gravi danni. Danneggiati 280 km di strade e 43 ponti pedonali e passerelle, distrutti due ponti e oltre 4.000 metri lineari di difese spondali.
Colpita anche la rete elettrica: 9 km di reti elettriche, con 31 pali rotti. Il ministro ha specificato che il Governo attiverà anche il Fondo di solidarietà dell’Unione Europea, attraverso il quale è possibile che la Romania acceda a centinaia di milioni di euro per la ricostruzione dell’area, ma questi fondi arriveranno solo tra pochi mesi, in quanto il processo è lungo. Dragoş Pîslaru ha annunciato anche un nuovo pacchetto di aiuti che sarà approvato dall’Esecutivo nel prossimo periodo, una volta completata la valutazione dei danni. Nel frattempo, tonnellate di aiuti umanitari provenienti dalla riserva statale, cibo, acqua potabile, edifici modulari, vestiti, gasolio e altri prodotti strettamente necessari sono arrivati nelle due province. Finora, il Governo ha stanziato fino a 30.000 lei (circa 6.000 euro) per famiglia e nell’area è stato dispiegato tutto il personale di intervento e soccorso necessario, da medici e vigili del fuoco ad ambulanze ed elicotteri.
“Fin dal primo momento dell’alluvione, il primo ministro Ilie Bolojan, il ministro dell’Ambiente Diana Buzoianu, il segretario di Stato Raed Arafat e gli altri colleghi coinvolti hanno compiuto ogni sforzo per proteggere le vite umane e ridurre al minimo gli effetti di questo deplorevole disastro. Faremo in modo che i danni materiali vengano riparati e che la ricostruzione dell’area inizi immediatamente”, ha rassicurato il ministro Pîslaru.
A una settimana dal disastro, centinaia di volontari provenienti da tutto il Paese continuano a unirsi ai vigili del fuoco e alla gendarmeria, in un’imponente mobilitazione a sostegno della popolazione locale che ha visto le proprie case distrutte dalla furia delle acque. Anche le aziende e organizzazioni non governative per la protezione degli animali stanno partecipando agli sforzi di salvataggio nella zona.