Romania e investitori stranieri
La dinamica degli investimenti esteri in Romania indica un rallentamento, raggiungendo un livello vicino a quello registrato durante la pandemia.

Roxana Vasile, 10.04.2025, 11:34
Un gruppo tedesco aprirà in Romania una nuova azienda, che produrrà componenti per aerei passeggeri, ha annunciato mercoledì il premier Marcel Ciolacu durante la riunione di governo. Nonostante la complicata situazione economica internazionale, la Romania continua ad attrarre importanti investitori, ha spiegato il primo ministro, precisando che il gruppo tedesco, fornitore per giganti dell’aeronautica, ha scelto la Romania, tra le altre cose, per la sua posizione strategica tra l’Oriente e l’Occidente.
La realtà, tuttavia, indica che la capacità della Romania di attirare investitori e la dinamica degli investimenti esteri in Romania stanno rallentando. Le ragioni sono legate alla situazione geopolitica, alla dimensione del deficit di bilancio, ma anche alle incertezze politiche e fiscali. Inoltre, la guerra commerciale che si delinea in seguito alle decisioni dell’amministrazione americana di imporre notevoli dazi, anche sulle importazioni dall’Unione Europea, non fa che incidere ancora di più sulla fiducia e sulla propensione al rischio degli investitori.
In queste circostanze, lo stesso giorno in cui il primo ministro Ciolacu ha annunciato l’investimento tedesco in Romania, il presidente ad interim, Ilie Bolojan, ha incontrato i rappresentanti del Consiglio degli Investitori Stranieri, un’associazione che comprende i più importanti investitori di capitale straniero in Romania, con un fatturato cumulativo che rappresenta circa un quinto del PIL.
Un paese non è cambiato da un governo o da un presidente – ha sottolineato Ilie Bolojan – ma dalla gente di quel paese e dalle aziende che vi investono. I politici, invece, hanno l’obbligo di creare condizioni e prevedibilità affinché la performance venga premiata e la mancanza di lavoro o di performance penalizzata, ha detto il presidente. Cosa dovrebbe fare la Romania per arrivare tra le prime dieci economie dell’Unione Europea?
ʺLo sforzo medio annuo di investimento dovrebbe raggiungere circa il 35% del Prodotto Interno Lordo nel periodo 2024-2030 e, andando oltre, nel periodo 2031-2040, lo sforzo medio di investimento dovrebbe attestarsi intorno al 28-30% del Prodotto Interno Lordo. Cifre non proprio facili da raggiungere. Il contesto in cui ci troviamo non è affatto incoraggiante, ma crediamo che, con una buona strategia, con un dialogo che riunisca attorno al tavolo tutti gli attori importanti, sia dell’ambiente imprenditoriale che del settore pubblico, potremmo crescere a un ritmo più veloce di quanto abbiamo fatto finora”, ha dichiarato il presidente del Consiglio degli Investitori Stranieri, Daniel Anghel.
In altre parole, la Romania può aumentare il suo livello di competitività nella regione con l’aiuto dei principali player dell’economia, se vengono adottate misure strategiche per stimolare grandi investimenti ad alto valore aggiunto: questa è stata una delle principali conclusioni dei colloqui tra i rappresentanti del Consiglio degli Investitori Stranieri e il presidente ad interim Ilie Bolojan.