20.10.2025
Corte Costituzionale: atto normativo su pensioni magistrati assunto dal governo, non conforme alla Legge fondamentale/UE: il commissario europeo per gli Affari Interni e la Migrazione, Magnus Brunner, in visita in Romania/ CAE: la ministra degli Esteri romena, Oana Țoiu, a Lussemburgo

Newsroom, 20.10.2025, 16:53
Pensioni – La Corte Costituzionale della Romania ha accolto la segnalazione presentata dall’Alta Corte di Cassazione e Giustizia in merito alla legge sulle pensioni dei magistrati, per la quale il Governo ha posto la fiducia nel Parlamento, ed ha stabilito l’inconstituzionalità della normativa. La legge prevede la riduzione delle pensioni per i magistrati, nonchè il graduale innalzamento dell’età pensionabile nel settore da 48 a 65 anni. Secondo l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia, la legge viola numerosi principi fondamentali dello stato di diritto, tra cui quello dell’indipendenza della magistratura, il principio della sicurezza giuridica o quello della legalità. In precedenza, il primo ministro Ilie Bolojan aveva espresso la speranza che i giudici della Corte Costituzionale chiudano il capitolo relativo alle pensioni speciali dei magistrati, una delle richieste incluse nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dal cui rispetto sono condizionati fondi europei per centinaia di milioni di euro.
UE – Il premier romeno, Ilie Bolojan, ha ricevuto il commissario europeo per gli Affari Interni e la Migrazione, Magnus Brunner, in visita ufficiale a Bucarest, nell’ambito di un tour delle capitali europee nel suo primo anno di mandato. I colloqui si sono concentrati sul rafforzamento della cooperazione nei settori della sicurezza interna, della migrazione e della protezione dei confini esterni dell’Unione Europea. Il commissario Brunner si è interessato della situazione di sicurezza ai confini della Romania con l’Ucraina e con la Repubblica di Moldova, delle minacce ibride da parte della Federazione Russa, nonchè della sicurezza interna dell’Unione Europea. Sul tavolo anche la lotta all’immigrazione clandestina, il rafforzamento della collaborazione con Frontex ed Europol, l’uso di tecnologie moderne per la protezione delle frontiere, nonché l’attuazione del sistema europeo di ingressi/uscite digitali e la valutazione Schengen della Romania. Il primo ministro ha affermato che la Romania è un partner affidabile, che offre un solido contributo alla sicurezza interna dell’UE, e che continuerà a collaborare strettamente con la Commissione Europea e con le sue strutture specializzate.
CAE – La ministra degli Affari Esteri romena, Oana Ţoiu, partecipa a Lussemburgo alla riunione dei capi delle diplomazie degli stati membri dell’Unione Europea. Sul tavolo del Consiglio Affari Esteri (CAE), temi come l’aggressione della Russia contro l’Ucraina, la situazione in Medio Oriente o le relazioni tra l’UE e gli stati della zona indo-pacifica. La sezione Affari correnti affronterà i più recenti sviluppi registrati nella Repubblica di Moldova, la situazione in Georgia e gli sviluppi in Sudan. Oana Ţoiu parteciperà anche alla riunione ministeriale sulla sicurezza e la connettività interregionale, con un’agenda incentrata sulla cooperazione nella regione del Mar Nero.
Proteste – I sindacalisti del sistema penitenziario romeno hanno lanciato una serie di azioni di protesta contro quello che considerano il caos istituzionale nel settore, la mancanza di trasparenza e intenzioni di riorganizzazione prive di fondamento oggettivo. Il 23 ottobre, 2.000 agenti della polizia penitenziaria protesteranno presso il Ministero della Giustizia. I sindacalisti affermano che non accetteranno alcuna misura di riorganizzazione che non venga discussa con le parti sociali. La Polizia Penitenziaria ha bisogno di un budget adeguato per gestire i nuovi spazi messi a disposizione in linea con lo sviluppo della capacità di detenzione, al fine di eliminare le sanzioni e le multe inflitte dalla CEDU che stanno mettendo a dura prova il bilancio dello stato, sostengono i manifestanti.
Amministrative Bucarest – Il presidente del Senato romeno, il liberale Mircea Abrudean, ritiene il 7 dicembre una data adeguata alle elezioni per la carica di sindaco di Bucarest. Tuttavia, ha precisato che la coalizione non ha preso ancora una decisione in questo senso. Dal canto suo, l’Unione Salvate Romania, al governo insieme al PSD, al PNL e all’UDMR, chiede all’Esecutivo di adottare questa settimana una decisione in merito alla data delle elezioni. Il primo ministro Ilie Bolojan ha dichiarato venerdì a Radio Romania che all’interno della coalizione sarà favorevole all’organizzazione di elezioni a fine novembre o nella prima domenica di dicembre. D’altra parte, secondo un sondaggio, il 51% degli abitanti di Bucarest ritiene che le elezioni per la carica di sindaco della Capitale debbano essere organizzate nel 2026. Attualmente Bucarest è amministrata ad interim, dopo che l’ex sindaco Nicuşor Dan ha vinto le elezioni presidenziali.