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20.12.2014

Bucarest — La Romania è un Paese più sicuro che mai e non è esposta al rischio di un’invasione o di una destabilizzazione progettata da Mosca, perché fa parte di un sistema di alleanza solido, ha un partenariato strategico con gli USA ed è diventata un fornitore di sicurezza per altri stati della NATO. Lo ha dichiarato oggi il presidente Traian Băsescu, alla fine dei 10 anni di mandato. Il capo dello stato ha dichiarato che durante i suoi mandati, la Romania è diventata un Paese membro della NATO credibile ed ha sostenuto il rafforzamento di questo status. Traian Basescu ha affermato, d’altra parte, che a cominciare dal 2007, anno in cui ha aderito all’UE, il nostro Paese ha compiuto progressi economici notevoli, arrivando attualmente ad adempiere ai criteri di convergenza, che permettono l’adesione all’eurozona. La Romania — ha aggiunto il presidente — è vicina all’adesione all’area Schengen, di libera circolazione. Il presidente ha aggiunto che la Romania, ma anche la Moldova confinante (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona), deve garantire la propria indipendenza energetica. Per quanto riguarda l’evoluzione dello stato di diritto, Traian Basescu è stato del parere che i progressi nella giustizia si siano realizzati perché i procuratori e i giudici si sono sentiti liberi e perché i politici non sono più intangibili. Il capo dello stato ha ammesso che la giustizia ha rappresentanto la principale zona di conflitto con la classe politica, ma ha sottolineato di essersi assunto le conseguenze della propria lotta per l’indipendenza della giustizia. Traian Basescu è stato eletto presidente nel 2004 ed ha vinto un secondo mandato nel 2009. I commentatori sostengono che, sebbene segnati da scandali politici e da due tentativi falliti di destituzione, i suoi mandati a capo del Paese hanno contribuito al rafforzamento dell’indipendenza della giustizia e all’intensificazione senza precedenti della lotta alla corruzione.

20.12.2014
20.12.2014

, 20.12.2014, 16:51

Bucarest — La Romania è un Paese più sicuro che mai e non è esposta al rischio di un’invasione o di una destabilizzazione progettata da Mosca, perché fa parte di un sistema di alleanza solido, ha un partenariato strategico con gli USA ed è diventata un fornitore di sicurezza per altri stati della NATO. Lo ha dichiarato oggi il presidente Traian Băsescu, alla fine dei 10 anni di mandato. Il capo dello stato ha dichiarato che durante i suoi mandati, la Romania è diventata un Paese membro della NATO credibile ed ha sostenuto il rafforzamento di questo status. Traian Basescu ha affermato, d’altra parte, che a cominciare dal 2007, anno in cui ha aderito all’UE, il nostro Paese ha compiuto progressi economici notevoli, arrivando attualmente ad adempiere ai criteri di convergenza, che permettono l’adesione all’eurozona. La Romania — ha aggiunto il presidente — è vicina all’adesione all’area Schengen, di libera circolazione. Il presidente ha aggiunto che la Romania, ma anche la Moldova confinante (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona), deve garantire la propria indipendenza energetica. Per quanto riguarda l’evoluzione dello stato di diritto, Traian Basescu è stato del parere che i progressi nella giustizia si siano realizzati perché i procuratori e i giudici si sono sentiti liberi e perché i politici non sono più intangibili. Il capo dello stato ha ammesso che la giustizia ha rappresentanto la principale zona di conflitto con la classe politica, ma ha sottolineato di essersi assunto le conseguenze della propria lotta per l’indipendenza della giustizia. Traian Basescu è stato eletto presidente nel 2004 ed ha vinto un secondo mandato nel 2009. I commentatori sostengono che, sebbene segnati da scandali politici e da due tentativi falliti di destituzione, i suoi mandati a capo del Paese hanno contribuito al rafforzamento dell’indipendenza della giustizia e all’intensificazione senza precedenti della lotta alla corruzione.



Bucarest — Domani, il presidente eletto della Romania, Klaus Iohannis, presterà il giuramento di investitura in una seduta solenne del Parlamento e assumerà la carica suprema nello stato dal presidente uscente Traian Băsescu. Già leader dei liberali, Iohannis ha sconfitto alle presidenziali del 16 novembre scorso, l’attuale premier socialdemocratico Victor Ponta. Klaus Iohannis è il quarto presidente della Romania dopo il 1989.



Bucarest — Il Parlamento di Bucarest esprimerà domani il voto finale sulle bozze della finanziaria e del budget della previdenza sociale per il 2015. La costruzione del bilancio si basa su un deficit dell’1,8% del PIL, un’inflazione del 2,2% ed una crescita economica del 2,5%. I maggiori budget saranno quelli dei ministeri del Lavoro, delle Finanze, dell’Agricoltura, dei Fondi Europei, dei Trasporti e dell’Economia. Meno soldi andranno alla Salute, alla Cultura e agli Interni. Stando al premier socialdemocratico, Victor Ponta, l’anno prossimo non aumenteranno le tasse e le imposte, sarà mantenuta l’aliquota unica del 16% per l’imposta sui redditi, ma continuerà il contrasto dell’evasione fiscale.



Bucarest — A Timişoara, nell’ovest della Romania, sono continuate le manifestazioni di commemorazione degli eroi caduti durante la rivoluzione anticomunista. 25 anni fa’, il 20 dicembre, Timişoara veniva dichiarata la prima città libera dal comunismo in Romania”, dopo che, un giorno prima, decine di migliaia di persone erano scese in strada, protestando contro il regime dittatoriale. Gli avvenimenti a Timişoara, avviati il 16 dicembre, sono ritenuti il fattore che ha determinato lo scoppio della Rivoluzione Romena, culminata, qualche giorno dopo con il crollo del regime di Ceauşescu. Più di 1.000 persone sono morte e quasi 3.400 sono rimaste ferite. La Romania è stato l’unico Paese del Blocco Orientale in cui il cambiamento del regime si è fatto in maniera violenta e in cui i capi comunisti sono stati giustiziati.



Bucarest — Giovani di 15 Paesi europei partecipano oggi a Bucarest, al Youth Cancer Europe “Open Space Summit”, un evento creato per riunire i sopravissuti di vari tipi di cancro e per presentare i loro bisogni. L’incontro offre ai giovani una piattaforma di dibattito, modelli di buone pratiche nella cura e di coinvolgimento della società civile. Le conclusioni dell’incontro saranno ulteriormente trasmesse ai forum e alle associazioni internazionali attive nel settore. Youth Cancer Europe “Open Space Summit” sarà seguito domani da un Galà di Natale.



Quebec — Il pugile romeno Ion Ionuţ, detto anche JoJo Dan, 33 anni, ha sconfitto per 2-1, in seguito alla decisione degli arbitri, il canadese Kevin Bizier. Svoltasi presso il Colisseum di Quebec (Canada), alla presenza di 10.000 spettatori, la partita ha avuto 12 riprese. Nella settima il romeno è crollato, ma si è alzato e alla fine ha vinto. Grazie a questo successo, Ion Ionuţ è arrivato allo status di challenger obbligatorio al titolo mondiale IBF alla categoria mediomassima, detenuto dal britannico Kell Brook, il quale sarà costretto a concedere l’anno prossimo una chance alla cintura al romeno JoJo Dan.


(traduzione di Gabriela Petre)

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