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26.04.2025 (aggiornamento)

Funerali di Papa Francesco: decine di monarchi, capi di stato e di governo, tra cui il presidente e il primo ministro romeno, al Vaticano / Elezioni: l'Alta Corte di Cassazione e Giustizia ha ammesso i ricorsi contro una decisione con cui la Corte d'Appello di Ploieşti ha sospeso la decisione della Corte Costituzionale di annullare le presidenziali del 2024 / Finanze: il deficit di bilancio della Romania è arrivato al 2,28% del PIL nei primi tre mesi del 2025.

26.04.2025 (aggiornamento)
26.04.2025 (aggiornamento)

, 26.04.2025, 18:18

Funerali di Papa Francesco – Decine di capi di Stato e di governo, tra cui il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, il primo ministro Marcel Ciolacu e alti funzionari dello Stato romeno, insieme a oltre 180 delegazioni ufficiali di tutto il mondo, hanno partecipato oggi a Roma ai funerali di Papa Francesco, scomparso lunedì all’età di 88 anni. Centinaia di migliaia di cristiani hanno reso l’ultimo omaggio a colui che ha guidato la Chiesa cattolica negli ultimi 12 anni. La cerimonia davanti alla Basilica di San Pietro è stata presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio. Al termine, la bara di Papa Francesco è stata trasportata su una papamobile alla Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, luogo di sepoltura dell’ex Sommo Pontefice. Migliaia di fedeli si sono radunati lungo il percorso funebre di 6 chilometri e hanno applaudito al passaggio della papamobile. Il Vaticano ha annunciato che chiunque volesse visitare la tomba di Papa Francesco nella Basilica di Santa Maria Maggiore potrà farlo a partire da domenica. In segno di rispetto per la totale apertura e il calore dimostrati costantemente da Papa Francesco ai romeni, il Governo di Bucarest ha decretato oggi una giornata di lutto nazionale.

Elezioni – L’Alta Corte di Cassazione e Giustizia ha risolto definitivamente la situazione creata dalla sentenza senza precedenti della Corte d’Appello di Ploieşti (sud), che giovedì ha disposto la sospensione della decisione della Corte Costituzionale della Romania di dicembre, con cui erano state annullate le elezioni presidenziali. I giudici della Corte Suprema hanno accolto i ricorsi presentati sia dalla Corte Costituzionale che dalla Procura contro questa decisione, annullando di fatto l’operato del giudice di Ploieşti, che aveva creato numerose polemiche. L’argomento presentato dall’Alta Corte è stato che contestare una decisione della Corte Costituzionale in un contenzioso amministrativo è inammissibile, poiché nessun tribunale in Romania ha l’autorità di giudicare o sospendere le decisioni della Corte Costituzionale. Nel ricorso contro la decisione del magistrato di Ploieşti, la Corte ha reagito duramente, accusando il tribunale in questione di aver violato la legge fondamentale. Allo stesso tempo, ha sottolineato che l’indipendenza di un giudice non giustifica il mancato rispetto della Costituzione in uno Stato di diritto. Il giudice Alexandru Vasile, che ha sospeso la decisione della Corte Costituzionale della Romania presso la Corte d’Appello di Ploieşti, ha sostenuto che la Corte è intervenuta troppo tardi e ha violato le sue precedenti decisioni, tra cui la convalida del primo turno delle elezioni. Egli ha affermato che le presunte frodi invocate dalla Corte non riguardano direttamente il processo di voto o i risultati, bensì la campagna elettorale e il suo finanziamento. Nel frattempo, l’Ufficio Elettorale Centrale ha annunciato che la procedura per l’elezione del presidente della Romania prosegue. Il primo turno si terrà il 4 maggio, il secondo il 18 maggio.

Economia – Secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Finanze, il deficit di bilancio della Romania ha raggiunto il 2,28% del Prodotto Interno Lordo nei primi tre mesi del 2025, 0,24 punti percentuali in più rispetto all’anno scorso. Secondo gli economisti, la crescente differenza tra entrate e uscite è un segnale preoccupante, dato che quest’anno la Romania dovrà ridurre il deficit dal 9,3% al 7% del PIL. Lo Stato ha quindi speso, nei primi tre mesi, 44 miliardi di lei (oltre 8,8 miliardi di euro) in più di quanto ha incassato. Le entrate totali sono ammontate a 141 miliardi di lei (circa 28,3 miliardi di euro), registrando un aumento di quasi il 7%, sostenuto dall’avanzamento delle entrate correnti, principalmente imposte sui salari e sul reddito, contributi assicurativi, accise ed entrate non fiscali. Allo stesso tempo, le spese sono ammontate a quasi 185 miliardi di lei (circa 37,1 miliardi di euro) e sono aumentate in termini nominali del 10,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il ministro delle Finanze, Tánczos Barna, ha affermato che i dati riflettono i primi risultati delle misure adottate dal governo per ripristinare l’equilibrio di bilancio e ha precisato che la diminuzione delle spese e l’aumento degli investimenti nell’economia devono continuare.

Energia – Il ministro dell’Energia romeno, Sebastian Burduja, ha annunciato la firma di 60 nuovi contratti di finanziamento attraverso il Fondo di modernizzazione per progetti di energia rinnovabile destinati al consumo delle istituzioni pubbliche. Il ministro ha affermato che gli investimenti nei parchi solari per le comunità locali hanno superato i 2 miliardi di lei (400 milioni di euro). Burduja ha precisato che finora sono stati firmati oltre 830 contratti di finanziamento relativi a investimenti per un totale di quasi 300 megawatt, installati per autoconsumo. Si tratta di ospedali, scuole e altre istituzioni che saranno in grado di produrre autonomamente l’energia necessaria al loro consumo, con un effetto diretto sulla riduzione delle bollette. Di conseguenza, ci sarà più denaro da investire, per creare nuovi posti di lavoro e aumentare i redditi, ha sottolineato ancora il ministro.

Parlamento – La prossima settimana i senatori romeni discuteranno il disegno di legge che modifica le norme sul pensionamento nel sistema giudiziario. Il documento sarà sottoposto lunedì al dibattito della Camera alta del Parlamento, come istituzione decisionale. L’Ufficio Permanente ha deciso di accelerare il calendario dell’analisi e della votazione di questo disegno di legge, promosso dai leader della coalizione governativa di Bucarest. Il ddl riceverà quindi rapidamente i pareri e le relazioni delle commissioni specializzate e lunedì sarà sottoposto al voto della plenaria del Senato. La Camera dei Deputati ha adottato mercoledì, come primo organo notificato, l’atto normativo che prevede l’aumento dell’età pensionabile dei magistrati a 65 anni, a partire dal 1° gennaio 2026. Sempre al Senato, lunedì, verrà esaminata e votata la mozione semplice inoltrata dal partito sovranista di opposizione l’Alleanza per l’Unità dei Romeni contro la Ministra del Lavoro, Simona Bucura-Oprescu. La ministra è attesa alla seduta plenaria per rispondere alle critiche riguardanti i problemi del sistema pensionistico. Inoltre, alla Camera dei Deputati, i membri delle commissioni specializzate dovrebbero pronunciarsi sull’iniziativa legislativa che stabilisce misure di tutela dei clienti degli sviluppatori immobiliari.

Ponte sul Prut – Le autorità della Romania e della confinante Repubblica di Moldova hanno partecipato oggi a un evento che ha segnato l’inizio dei lavori al primo ponte stradale sul fiume Prut degli ultimi 60 anni. Il ponte di Ungheni sarà lungo 260 metri e largo 13 metri, che in seguito saranno estesi a 25 metri. Verrà realizzata una rete autostradale con due corsie per senso di marcia e sarà possibile anche il transito pedonale. Verranno inoltre costruite strade di collegamento lunghe un chilometro, sia a sinistra che a destra del Prut. Il nuovo ponte sarà pronto per essere utilizzato a partire dal prossimo autunno. Il valore del progetto ammonta a 30 milioni di euro.

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