“L’Archetipo – dalla memoria culturale a nuovi significati contemporanei”, convegno all’Accademia di Romania
Il 20 novembre, l’Accademia di Romania in Roma ospita il convegno multidisciplinare “L’Archetipo dalla memoria culturale a nuovi significati contemporanei”, con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia, della Società Dante Alighieri di Roma, del Comitato di Bucarest della Dante Alighieri e del Centro per la filosofia italiana.
Iuliana Sima Anghel, 17.11.2025, 11:38
Coordinato da Aldo Meccariello, il presidente del Centro per la filosofia italiana, il convegno, nato su proposta dell’artista Luminița Țăranu, intende proporre, da prospettive diverse – archeologia, arti, poesia, architettura, filosofia, letteratura, critica d’arte, scienze – un dialogo tra l’antico e il contemporaneo. Viene preso come modello di riferimento “l’archetipo”, simbolo di perfezione nell’antichità, le sue declinazioni storico-temporali, le sue trasformazioni che hanno impregnato la memoria culturale fino ai nuovi significati contemporanei, precisa l’Accademia di Romania in Roma.
Il convegno riunirà filosofi, poeti, critici d’arte e letterari, artisti, scienziati, architetti e archeologi del paesaggio culturale italiano e romeno in Italia, coinvolgendo i rappresentanti istituzionali dell’Accademia di Romania in Roma.
I lavori includeranno interventi di Aldo Meccariello (Dalla rupe alle cime del moderno: estasi e stanchezza di Prometeo), Alessandro Masi (L’occhio di Medusa e il passo di Perseo. Una nuova ipotesi interpretativa dell’arte contemporanea), Claudio Damiani (Il ritorno dell’antico e dei classici nella poesia italiana contemporanea), Giuseppe Patella (L’arte tra memoria e impermanenza. Un caso di studio romano), Lorenzo Bagli Pennacchiotti (La tangibilità delle dimensioni: dalla progettazione e le conservazioni statiche di opere di architettura e ingegneria alla creazione di modelli informativi dinamici), Cătălina Curceanu (Dai quark ai buchi neri: il ruolo fondamentale della scienza e dell’educazione scientifica nella società contemporanea), Lucrezia Ungaro (Dai Mercati di Traiano al Museo dei Fori Imperiali: accessibilità e inclusione dall’antico al contemporaneo), Luminița Țăranu (Dalla Colonna Traiana come archetipo a nuove consapevolezze. Il tempo infinito), Arnaldo Colasanti (Il dio del vento o l’archetipo).
I partecipanti visiteranno in anteprima anche la mostra personale “Indistinti confini – Ovidio e la METAMORFOSI” dell’artista Luminița Țăranu, con testo critico a cura di Alessandro Masi, che sarà inaugurata all’Accademia di Romania il 26 novembre.