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Il Museo di Sighișoara

Sighișoara è una delle città romene che conservano ancora un centro medioevale attraente. Alla città sono legati il nome del famoso voivoda Vlad l’Impalatore nato qui nel 1431, un festival d’arte medioevale, la cittadella fortificata, la Torre dell’Orologio e altre attrattive.

La Piazza del Museo di Sighisoara / Foto: Agerpres
La Piazza del Museo di Sighisoara / Foto: Agerpres

e , 14.05.2024, 07:00

Sighișoara è una delle città romene che conservano ancora un centro medioevale attraente. Alla città sono legati il nome del famoso voivoda Vlad l’Impalatore nato qui nel 1431, un festival d’arte medioevale, la cittadella fortificata, la Torre dell’Orologio e altre attrattive. A Sighișoara è aperto anche un museo che nel 2024 compie 125 anni di funzionamento.

Nella zona in cui oggi si stende la città sono state rinvenute tracce di abitazione dell’insediamento militare romano Sandava. La città di oggi fu fondata da coloni tedeschi della Franconia, chiamati dal re d’Ungheria Geza II nel 12/o secolo. Le prime attestazioni documentarie della città risalgono alla fine del 13/o secolo. Negli 800 anni di esistenza, Sighișoara ha attraversato periodi tranquilli, ma anche momenti di paura e violenze tra cui invasioni, sommosse contadine, guerre, assedi, epidemie di peste, incendi, periodi di agitazione rivoluzionaria. I due millenni di storia di Sighișoara sono riassunti oggi nel museo della città.

Il direttore del museo, Nicolae Teșculă, ha menzionato alcuni punti di riferimento cronologici della fondazione di quest’istituzione: “Si sa che il 19/o secolo è stato per eccellenza un secolo del nazionalismo, delle nazioni e ovviamente ogni nazione desiderava preservare ed esprimere i propri valori nazionali. Ciò avveniva anche tramite la conservazione nei musei di alcuni artefatti che identificavano una nazione su un determinato territorio.”

Dopo la comparsa del Museo Brukenthal di Sibiu nel 1817, le iniziative locali di alcuni collezionisti hanno determinato la comparsa di altri, com’è stato anche quello di Sighișoara. Nicolae Teșculă: „Si tratta, in primo luogo, della collezione del liceo tedesco. Il corpo docente del Ginnasio evangelico ha raccolto oggetti di uso scolastico. D’altra parte, in un solo anno, nel 1879, a Sighișoara si sono svolti due eventi. A inizio luglio, si è svolta un’assemblea generale dell’Associazione Transilvana per la Cultura e la Letteratura del Popolo romeno, conosciuta successivamente con il nome di ASTRA. Nello stesso anno si è svolta anche un’assemblea della Società delle Scienze Storiche della parte orientale dell’Austria-Ungheria. Uno dei promotori dell’organizzazione di questa sessione della Società di Scienze Storiche fu un teologo e storico, Carl Fabrițius, originario di Sighișoara e docente presso il liceo tedesco. Per l’occasione, egli raccolse da Sighișoara e dai dintorni diversi oggetti e allestì una mostra. In qualche modo lasciò come una specie di testamento ai più giovani, invitandoli a organizzare in futuro un museo a Sighișoara, tenuto conto del valore eccezionale della fortezza che conservava e conserva ancora questi valori medioevali.”

Gli sforzi comuni delle élite di Sighișoara di depositare e esporre oggetti che ricordassero il passato ebbero successo. Fu Fabrițius a dare avvio alla storia del museo e il suo sforzo venne continuato successivamente da Josef Bacon. Nicolae Teșculă: “Uno dei volontari che contribuirono alla realizzazione della mostra fu il giovane all’epoca Josef Bacon. Successivamente, egli frequentò la facoltà di medicina e, al ritorno nella città natia, diventò il medico della città. Alla fine del 19/o secolo venne deciso l’allestimento di un museo nella più rappresentativa torre della città, la Torre dell’Orologio. Inizialmente, questa torre era stata restaurata nel 1894. Successivamente, sembra che al pianterreno della Torre dell’Orologio, nel 1898, era stata organizzata una piccola mostra, la cosiddetta stanza patrizia. Non abbiamo però molti dati su di essa.”

Ogni buon inizio e ogni buona continuazione non possono avere che una lieta fine. Così è successo anche con il museo di Sighișoara. Nicolae Teșculă: „Ulteriormente, vennero raccolti diversi oggetti e, in pratica, il 25 giugno 1899 fu inaugurato il museo. Questo museo riuniva un gruppo di persone dedicate e dal 1905 fu legato a un’associazione con sede a Sibiu, intitolata l’Associazione Sebastian Han. Lo scopo dell’associazione era proprio la promozione dei valori storici e artistici. C’erano due tematiche: da una parte, l’organizzazione di mostre in diverse fortezze o chiese e, allo stesso tempo, la promozione degli artisti figurativi della zona, soprattutto sassoni, che all’epoca erano attivi nei centri della Transilvania, soprattutto a Brașov e a Sibiu. Quest’associazione si occupò della gestione del museo fino al 1925. Dopo il 1925, il museo entrò sotto la tutela della Chiesa Evangelica e allora la collezione cominciò ad arricchirsi. Oltre alla collezione nella Torre dell’Orologio che includeva una storia di Sighișoara dai tempi più remoti, a cominciare dall’epoca del bronzo per finire con la prima guerra mondiale, c’erano anche un piccolo museo etnografico allestito nella chiesa del monastero, un piccolo museo con oggetti ecclesiastici organizzato nella chiesa sulla collina e un museo scolastico. Attorno alla Torre dell’Orologio e allo spazio verde tra la chiesa e la torre cercarono anche di organizzare un piccolo parco dendrologico e un giardino botanico e dal 1933 possiamo dire che a Sighișoara esisteva un vero complesso museale.”

Il Museo di storia di Sighișoara vanta oggi una tradizione solida. Alla sua fondazione hanno contribuito l’entusiasmo e l’impegno, sentimenti che spesso rimangono meno conosciuti ai posteri.

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