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La mostra “Coloranti naturali” al Museo Nazionale di Storia della Romania

Il Museo Nazionale di Storia della Romania (MNIR) presenta, a cominciare dalla prima metà di settembre, una nuova mostra: “Coloranti naturali. Dalla ricerca scientifica museale all’arte contemporanea”.

Foto: mnir.ro
Foto: mnir.ro

, 28.10.2024, 13:00

Il Museo Nazionale di Storia della Romania (MNIR) presenta, a cominciare dalla prima metà di settembre, una nuova mostra: “Coloranti naturali. Dalla ricerca scientifica museale all’arte contemporanea”. La mostra si propone di valorizzare i risultati della ricerca scientifica e di mettere in risalto i coloranti naturali come risorsa per l’arte contemporanea, di creare una connessione tra i tessili contemporanei e quelli tradizionali tramite i coloranti e di sfruttare i risultati della ricerca interdisciplinare mettendo l’informazione a disposizione del pubblico largo.

Abbiamo parlato del concetto della mostra con la co-curatrice, Irina Petroviciu, ricercatrice nel campo della chimica: “Tramite i coloranti naturali cerchiamo di collegare, da una parte, gli oggetti tessili museali, il patrimonio museale, con i tessili tradizionali e i tessili contemporanei, portando in qualche modo a disposizione del pubblico largo i risultati della ricerca scientifica. I coloranti naturali sono il concetto principale della mostra. Tutto è costruito attorno a loro. Tramite le mie preoccupazioni di ricercatrice nel campo della chimica, cerco di studiare il patrimonio tessile romeno dal punto di vista dell’analisi dei coloranti. Questi studi si basano sul fatto che tutte le parti tessili che vediamo negli oggetti museali fino alla fine del XIX secolo, quando sono diventati disponibili i coloranti sintetici, sono state dipinte con coloranti naturali. I coloranti naturali, che possono essere estratti da piante, insetti, funghi, molluschi e licheni sono stati utilizzati inizialmente, ognuno solo a livello locale. Più tardi, alcuni di essi hanno cominciato a essere commercializzati, l’inizio della loro vendita essendo legato ad avvenimenti storici o a scoperte geografiche.”

Che cosa propone la mostra, dal punto di vista della ricerca sui coloranti naturali? “Con le tecniche analitiche disponibili oggi, possiamo individuare coloranti naturali e la fonte biologica alla quale appartengono e possiamo contribuire al collocamento dei pezzi storici in un determinato contesto, in base all’analisi dei coloranti. Nella mostra presentiamo i coloranti naturali, caratterizzandoli da varie prospettive, dal punto di vista della struttura, della metodologia di tintura. Alcuni coloranti sono più stabili all’azione dei fattori ambientali, altri sono meno stabili nei tessili museali. Inoltre, nella mostra potete vedere materiali tessili dipinti con coloranti naturali. Oltre alla storia dei coloranti dei pezzi tessili storici, potrete trovare nella mostra informazioni sui coloranti estratti dalle piante che incontriamo nella vita quotidiana e che, eventualmente, potrebbero essere utilizzati anch’essi per la tintura. Si tratta di piante invasive, sono semplicemente delle piante che abbiamo nel giardino e che potremmo utilizzare raccogliendole e utilizzandole come coloranti. Allo stesso tempo potremmo avere un giardino più bello e dei tessuti colorati con sostanze naturali. Inoltre, ci sono coloranti che si possono ottenere dai resti, estratti ad esempio dal nocciolo di avocado, dai frutti di bosco, dalla buccia di melagrano, dalle bucce di cipolla e così via.”

Che cosa possono vedere i visitatori della mostra “Coloranti naturali” al MNIR, ce lo racconta sempre Irina Petroviciu: “In una prima parte ci sono gli oggetti tessili di uso liturgico della collezione del Museo Nazionale di Storia della Romania, del Museo Nazionale d’Arte della Romania e del Monastero di Putna, principalmente, che sono stati caratterizzati dal punto di vista dei coloranti naturali. Un’altra sezione della mostra è dedicata ai tessili tradizionali. Abbiamo voluto vedere tramite gli studi effettuati sui pezzi tessili delle collezioni museali romene, in che misura i coloranti si utilizzavano ancora alla fine del XIX secolo. L’iter espositivo continua con la descrizione di alcuni progetti recenti dedicati ai coloranti naturali e questi progetti fanno, infatti, il passaggio all’arte contemporanea. I coloranti naturali sono presenti nel mondo contemporaneo, da una parte nei tessuti tradizionali nuovi, ma d’altra parte anche nelle creazioni degli artisti contemporanei. Abbiamo in mostra esempi di opere. Dunque, bisogna assolutamente vedere la mostra, perché è molto difficile descriverla. Ci sono opere di artisti conosciuti, alcuni dei quali sono abituati a lavorare con coloranti naturali, mentre altri la prendono come una sfida. In ugual misura, ci sono anche opere di giovani artisti emergenti, che usano i coloranti naturali.”

Prima di concludere, Irina Petroviciu ci ha detto in che periodo può essere visitata la mostra e che altre attività ci propone il MNIR: “La chiusura era stata annunciata per la fine di ottobre, ma sarà prorogata sicuramente fino alla fine di novembre. Stiamo preparando eventi associati alla mostra e probabilmente nel mese di novembre organizzeremo laboratori di tintura.”

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