Previsioni riviste al ribasso dal FMI
L’economia romena crescerà lentamente nel prossimo periodo – anticipano gli esperti del FMI.
Bogdan Matei, 15.10.2025, 10:37
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha aggiornato in lieve rialzo la previsione economica globale, portandola al 3,2% per quest’anno. Gli esperti del Fondo affermano che i dazi imposti alle importazioni dal presidente americano, Donald Trump, si sono rivelati meno dannosi del previsto. Tuttavia, in un rapporto che analizza l’economia di tutti i paesi del mondo, il FMI ha rivisto al ribasso la previsione di crescita dell’economia romena per il 2025, stimando un aumento di solo l’1%, rispetto all’1,6% anticipato ad aprile e al 3,3% indicato nell’ottobre scorso.
L’istituzione finanziaria internazionale si mostra pessimista anche sui progressi della Romania nella riduzione del disavanzo delle partite correnti. Secondo le ultime stime, questo scenderà solo all’8% del PIL nel 2025, rispetto al 7,6% previsto in primavera. Per il 2026, invece, si prevede una riduzione al 6,6%, una stima più ottimista rispetto al 7,4% di aprile. Il FMI ha rivisto significativamente anche le previsioni sull’evoluzione dei prezzi al consumo in Romania, che dovrebbero registrare una media annua del 7,3% nel 2025 e del 6,7% nel 2026. In confronto, ad aprile si prevedeva una crescita media annua del 4,6% per il 2025 e solo del 3,1% per il 2026. Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, il FMI stima un aumento di mezzo punto percentuale, fino al 5,9%, con un leggero calo solo nel 2026. Il Fondo ha rivisto, però, a notevole rialzo le previsioni sull’inflazione in Romania, anticipando un tasso medio annuo del 7,3% nel 2025 e del 6,7% nel 2026.
Le previsioni sono state pubblicate in occasione degli incontri autunnali del FMI e della Banca Mondiale, che si svolgono questa settimana a Washington. Secondo la stampa specializzata, le stime per la Romania sono identiche a quelle presentate il mese scorso al termine della visita di una missione del FMI a Bucarest. Il Fondo si mostra comunque più ottimista della Banca Mondiale riguardo all’economia romena. Le più recentianalisi per l’Europa e l’Asia Centrale, pubblicate la scorsa settimana dalla Banca, prevedono per la Romania una crescita di solo lo 0,4% nel 2025 e dell’1,3% nel 2026.
La Banca Mondiale rileva inoltre che il governo romeno, alle prese con un deficit fiscale che ha superato il 9% del PIL lo scorso anno, ha introdotto un pacchetto di consolidamento fiscale, che combina tagli alla spesa (come il congelamento di stipendi e pensioni pubbliche) con un aumento delle tasse. Infine, a Bucarest,le ultime stime della Commissione Nazionale di Strategia e Prognosi indicano una crescita del PIL dello 0,6% per quest’anno e dell’1,2% nel 2026.