20.10.2025 (aggiornamento)
Corte Costituzionale: atto normativo su pensioni magistrati assunto dal governo, non conforme alla Legge fondamentale/UE: il commissario europeo per gli Affari Interni e la Migrazione, Magnus Brunner, in visita in Romania
Newsroom, 20.10.2025, 19:19
Pensioni – La Corte Costituzionale della Romania ha accolto la segnalazione presentata dall’Alta Corte di Cassazione e Giustizia in merito alla legge sulle pensioni dei magistrati, per la quale il Governo ha posto la fiducia nel Parlamento, ed ha stabilito l’inconstituzionalità della normativa. La legge prevede la riduzione delle pensioni dei magistrati al 70% dello stipendio nonchè il graduale aumento dell’età pensionabile da 48 a 65 anni. Poco dopo la decisione della Corte Costituzionale, il Presidente della Romania, Nicuşor Dan, ha annunciato che la riforma delle pensioni dei magistrati rimane una priorità. Dan ha spiegato che non si tratta di un posizionamento contro i magistrati, ma “della correzione di un provvedimento anomalo – la pensione pari allo stipendio – che la classe politica ha regolamentato in modo difettoso tempo fa”. Il Presidente ha inoltre affermato che, subito dopo la pubblicazione della decisione della Corte Costituzionale, verrà redatto un nuovo testo legislativo volto a correggere le pensioni dei magistrati in modo equo per la società. Dal canto suo, il Ministro delle Finanze, il liberale Alexandru Nazare, ritiene che la decisione della Consulta non ha un impatto significativo a livello fiscale, ma contribuirà al raggiungimento di una delle richieste del PNRR. L’USR, partito della coalizione di governo assieme a PNL, PSD e UDMR, ha comunicato, dalla voce del suo presidente Dominic Fritz, che proporrà la rielaborazione della normativa.Dal canto suo, il leader del PSD Sorin Grindeanu ha dichiarato che proporrà alla coalizione la rapida formazione di un gruppo di lavoro per elaborare un nuovo ddl relativo alle pensioni dei magistrati. Dall’opposizione, AUR ritiene che la decisione del CCR dimostra che l’istituzione che dovrebbe essere garante della legge fondamentale è, in realtà, il braccio lungo di un sistema controllato da PSD e PNL, che difende gli interessi delle classi privilegiate.
UE – Il premier romeno, Ilie Bolojan, ha ricevuto il commissario europeo per gli Affari Interni e la Migrazione, Magnus Brunner, in visita ufficiale a Bucarest, nell’ambito di un tour delle capitali europee nel suo primo anno di mandato. I colloqui si sono concentrati sul rafforzamento della cooperazione nei settori della sicurezza interna, della migrazione e della protezione dei confini esterni dell’Unione Europea. Il commissario Brunner ha salutato le azioni della Romania nella lotta all’immigrazione clandestina, nonchè la professionalità con cui vengono gestite le frontiere diventate parte dell’Area Schengen. Incontrando il ministro dell’Interno Cătălin Predoiu, il commissario europeo ha sottolineato che Frontex dispone in Romania di una maggiore capacità, giustificata dalla posizione geografica del paese. Nel contempo, ha assicurato che Bruxelles continuerà a sostenere la Romania nella lotta contro la tratta di esseri umani e contro la migrazione clandestina.
Proteste – I sindacalisti del sistema penitenziario romeno hanno lanciato una serie di azioni di protesta contro quello che considerano il caos istituzionale nel settore, la mancanza di trasparenza e intenzioni di riorganizzazione prive di fondamento oggettivo. Il 23 ottobre, 2.000 agenti della polizia penitenziaria protesteranno presso il Ministero della Giustizia. I sindacalisti affermano che non accetteranno alcuna misura di riorganizzazione che non venga discussa con le parti sociali. La Polizia Penitenziaria ha bisogno di un budget adeguato per gestire i nuovi spazi messi a disposizione in linea con lo sviluppo della capacità di detenzione, al fine di eliminare le sanzioni e le multe inflitte dalla CEDU che stanno mettendo a dura prova il bilancio dello stato, sostengono i manifestanti.
Amministrative Bucarest – Il presidente del Senato romeno, il liberale Mircea Abrudean, ritiene il 7 dicembre una data adeguata alle elezioni per la carica di sindaco di Bucarest. Tuttavia, ha precisato che la coalizione non ha preso ancora una decisione in questo senso. Dal canto suo, l’Unione Salvate Romania, al governo insieme al PSD, al PNL e all’UDMR, chiede all’Esecutivo di adottare questa settimana una decisione in merito alla data delle elezioni. Il primo ministro Ilie Bolojan ha dichiarato venerdì a Radio Romania che all’interno della coalizione sarà favorevole all’organizzazione di elezioni a fine novembre o nella prima domenica di dicembre. D’altra parte, secondo un sondaggio, il 51% degli abitanti di Bucarest ritiene che le elezioni per la carica di sindaco della Capitale debbano essere organizzate nel 2026. Attualmente Bucarest è amministrata ad interim, dopo che l’ex sindaco Nicuşor Dan ha vinto le elezioni presidenziali.