3.000 giovani storioni ripopolano il Danubio
Un’azione di ripopolamento del Danubio si è svolta recentemente nella zona della località di Isaccea, dove sono stati rilasciati 3.000 giovani storioni nel fiume.
Daniel Onea, 23.10.2025, 11:28
L’evento, organizzato e coordinato da World Wild Fund Romania, fa parte di uno sforzo continuo per la conservazione della specie. Questa iniziativa rientra in un programma a lungo termine che mira al recupero delle popolazioni selvatiche di storioni del Danubio, il cui numero è diminuito in modo significativo negli ultimi decenni. Il rilascio progressivo di esemplari provenienti dall’acquacoltura rappresenta una soluzione essenziale a medio e lungo termine.
La specie rilasciata, lo storione russo (Acipenser gueldenstaedtii), è anadroma, il che significa che gli adulti vivono nel Mar Nero e risalgono il Danubio per riprodursi. L’azione di Isaccea si inserisce in una più ampia strategia di conservazione che comprende misure attive di contrasto al bracconaggio, tramite pattugliamenti e collaborazioni con la Polizia di Frontiera e la Guardia Ambientale. La strategia include anche il monitoraggio delle popolazioni mediante metodi scientifici, come la marcatura con trasmettitori ultrasonici. Un obiettivo a lungo termine è il ripristino della connettività degli habitat, attraverso lo studio di soluzioni tecniche come i passaggi per pesci presso le dighe.
Gli storioni si trovano in una condizione critica di conservazione a livello globale, essendo considerati il gruppo di specie più minacciato del pianeta. Le cause di questo declino sono molteplici, complesse e direttamente legate all’attività umana. Le principali minacce comprendono la pesca illegale, motivata dall’alto valore commerciale del caviale e della carne, che colpisce in particolare gli esemplari maturi, capaci di riprodursi.Un’altra pressione critica è la frammentazione dell’habitat dovuta alle costruzioni idrotecniche, come le dighe delle Porte di Ferro I e II, che costituiscono barriere insormontabili. Esse bloccano completamente le rotte migratorie verso le aree di riproduzione tradizionali, provocando la perdita di oltre 800 chilometri di habitat essenziale. A questi problemi si aggiungono il degrado della qualità dell’acqua a causa dell’inquinamento industriale e agricolo, nonché i lavori di ingegneria idraulica come dragaggi e canalizzazioni, che distruggono le zone di alimentazione dei pesci.
In questo contesto, il rilascio di esemplari giovani allevati in ambiente controllato serve ad aumentare la popolazione naturale. Questo metodo compensativo aiuta a mantenere la diversità genetica e offre alla specie una possibilità di sopravvivenza fino a quando le minacce a lungo termine potranno essere ridotte. I giovani rilasciati vengono spesso marcati per consentire il monitoraggio scientifico, fornendo dati sul tasso di sopravvivenza e sulle rotte migratorie. Gli storioni sono considerati indicatori dello stato ecologico del Danubio. La loro biologia, caratterizzata da maturazione tardiva e lunga durata di vita, li rende estremamente vulnerabili alle pressioni antropiche. Oltre allo storione russo, nel Danubio vivono anche altre specie di storioni, come il beluga, lo storione stellato e lo storione sterleto. La conservazione di queste specie antiche, risalenti al periodo Giurassico, è essenziale per mantenere la biodiversità dell’ecosistema danubiano.