Via libera alla Strategia di Difesa della Romania
"Indipendenza solidale" è il concetto centrale della Strategia Nazionale di Difesa della Romania, approvata mercoledì dal Parlamento.
Roxana Vasile, 27.11.2025, 10:50
La Strategia Nazionale di Difesa della Romania per i prossimi cinque anni – presentata mercoledì in Parlamento dal presidente Nicușor Dan – parte dalla constatazione che la Romania attraversa uno dei periodi di sicurezza più difficili dal 1945, in un ambiente globale instabile, segnato dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina e dall’erosione dell’ordine internazionale basato su regole. Il documento parla della sicurezza della Romania dalla prospettiva dei cittadini, evidenziando vulnerabilità interne come la capacità amministrativa ridotta, l’infrastruttura insufficiente, le dipendenze energetiche o la corruzione.
Il capo dello stato ha precisato che tra le istituzioni che si occupano di quest’ultimo fenomeno è necessario un migliore coordinamento. “In modo esplicito, la strategia prevede il coinvolgimento dei servizi di intelligence nella raccolta dei dati riguardanti la corruzione, senza però superare il confine tra sistema di intelligence e sistema giudiziario, e la correzione dei meccanismi legislativi e amministrativi che ritardano il giudizio dei fatti di corruzione e danno al pubblico la sensazione che non accada nulla in questo ambito”, ha detto Nicușor Dan.
Sul piano esterno, la Russia è identificata come la principale minaccia alla sicurezza della Romania, sia attraverso azioni convenzionali, che tramite metodi ibridi, disinformazione e attacchi cibernetici. La Strategia punta alla difesa della sovranità e dell’integrità territoriale, alla protezione dei cittadini, al consolidamento della postura di difesa e deterrenza, al rafforzamento del profilo internazionale e allo sviluppo dell’economia. Si propone di consolidare i partenariati strategici e rafforzare il ruolo di Bucarest all’interno degli organismi e dei formati multilaterali. La Romania, ha detto il presidente Dan, continuerà a sostenere le confinanti Repubblica di Moldova e Ucraina. Anche i romeni che vivono all’estero sono stati ricordati dal capo dello stato come un enorme valore aggiunto per la Madrepatria, attraverso il richiamo a tornare a casa.
Il Parlamento ha approvato la Strategia di Difesa con 315 voti favorevoli, 43 contrari e 3 astensioni. Dalla coalizione di governo, il deputato PSD Mihai Fifor ha sottolineato che la Strategia identifica rischi, vulnerabilità e sfide, ma mette in evidenza anche le opportunità che possono trasformare la Romania in uno stato più sicuro. La presidente della Commissione Difesa del Senato, la liberale Nicoleta Pauliuc, ha affermato che, dopo l’adozione, la Strategia deve essere attuata attraverso politiche pubbliche e spiegata ai cittadini.
Voti a favore della Strategia Nazionale di Difesa sono arrivati anche dall’opposizione. Il leader dell’AUR, George Simion, ritiene tuttavia che il documento avrebbe dovuto includere ulteriori concetti focalizzati sui cittadini. “Oltre all’abbandono scolastico e all’attivismo civico, doveva comprendere la lotta alla povertà. Doveva includere una strategia di sicurezza alimentare e una strategia energetica della Romania”, ha detto George Simion.
I parlamentari che si sono opposti alla Strategia hanno sostenuto che essa non riguarda la difesa del Paese, dei cittadini, delle risorse e dei diritti, ma getterebbe invece le basi per l’istituzione di restrizioni, obblighi e segretazioni da parte dello stato nei confronti dei cittadini. L’attuazione della Strategia non avrà carattere pubblico.