Il 23 aprile, Rediviva Edizioni di Milano invita il pubblico ad un incontro letterario virtuale dedicato al modo in cui è stato accolto in Italia il "Diario della felicità" dello scrittore romeno Nicolae
Il 23 aprile, Rediviva Edizioni di Milano invita il pubblico ad un incontro letterario virtuale dedicato al modo in cui è stato accolto in Italia il "Diario della felicità" dello scrittore romeno Nicolae Steinhardt. Il volume, pubblicato in Romania nel 1991, è uscito per la prima volta in Italia nel 1995, presso Il Mulino, con la traduzione di Gabriella Bertini Carageani, in una edizione curata da Gheorghe Carageani. Successivamente, è stato tradotto anche in francese e spagnolo. Nel 2017, Rediviva Edizioni di Milano, la prima editrice romena fondata in Italia nel 2012, ha pubblicato, a sua volta, il libro.
"Un'opera da rileggere nel silenzio di questi giorni di restrizioni e solitudine, per trovare spunti di riflessione e nuove prospettive per il nostro vissuto", spiega a Radio Romania Internazionale la responsabile del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano e di Rediviva Edizioni, prof.ssa Violeta Popescu. Sin dal momento della sua pubblicazione nel 1991, il volume fu accolto con grande interesse, diventando tra i più letti in Romania. "Un libro che ha mostrato a tutti noi il vero significato della parola Libertà. Eravamo negli anni dell'euforia della libertà conquistata a dicembre 1989, ma anche della dolorosa scoperta dei momenti di grande sofferenza di un'intera generazione di intellettuali, segnata dal calvario delle carceri comuniste. Con Steinhardt, abbiamo scoperto il sacrificio, ma soprattutto la dignità di tutta questa generazione e il suo "Diario della felicità" ha significato un vero risveglio per i romeni", puntualizza Violeta Popescu.
Figura di spicco della cultura romena novecentesca, Nicu (Nicolae) Steinhardt (1912-1989), ebreo convertito al cristianesimo ortodosso durante i 13 anni di prigionia inflitti dal regime comunista, svolse un'intensa attività letteraria. Nel 1980, si consacrò alla vita religiosa al monastero Rohia in provincia di Maramureș. Scritto tra il 1969 e il 1971, il "Diario della felicità" fu confiscato nel 1972 dalla Securitate, la polizia politica del regime, che glielò restitui nel 1975. Ma nel frattempo, Nicolae Steinhardt aveva riscritto il volume, ricorda Rediviva Edizioni.
Nel corso della serata letteraria del 23 aprile, moderata dalla scrittrice e giornalista Irina Turcanu, in diretta Facebook sulla pagina di Rediviva Edizioni dalle ore 20:30, si parlerà dell'impatto del "Diario della felicità" sui lettori italiani insieme a scrittori e giornalisti. Ospiti dell'incontro saranno Armando Santarelli, Antonio Buozzi e Dario Fertilio che, attraverso le loro recensioni e gli articoli pubblicati su Avvenire, L'Osservatore Romano o Famiglia Cristiana, hanno avvicinato molto il pubblico italiano alla lettura del volume, aggiunge Violeta Popescu. Dopo averlo ripubblicato nel 2017, Rediviva Edizioni si è impegnata a diffondere il suo messaggio, spiega ancora la nostra ospite, sottolineando l'interesse manifestato da studiosi e studenti nei confronti del volume che si è ritrovato nella bibliografia di alcune ricerche dedicate alla storia recente della Romania.
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