Il caffé Marghiloman
Un contributo romeno alla storia del caffè è il caffè Marghiloman, una combinazione di caffè, zucchero e rum, con o senza acqua.

Steliu Lambru, 06.05.2025, 16:38
Oggi il caffè è considerato una bevanda sociale universale, disponibile in diverse combinazioni e varianti. Entrò nello spazio romeno abbastanza presto, nella seconda metà del XVI secolo, portato dall’Impero Ottomano, dopo essere entrato in contatto con la popolazione araba dello Yemen a partire dal 1538. Esiste anche un contributo romeno alla storia del caffè: il caffè Marghiloman oppure marghilomana, una combinazione di caffè, zucchero e rum, con o senza acqua. La popolarità del caffè Marghiloman era molto alta in Romania fino alla metà del XX secolo, oggi invece non è più al centro dell’attenzione dei consumatori. Il suo nome deriva dalla famiglia dei boiardi Marghiloman, che diede alla Romania politici, militari e funzionari pubblici. Il più famoso di questi è il politico conservatore Alexandru Marghiloman, vissuto tra il 1854 e il 1925, che ricoprì le cariche di senatore e primo ministro.
Cristian Cetățeanu è uno storico della gastronomia e ha indagato l’origine del nome del caffè romeno al rum: “Il suo nome è legato alla famiglia del politico conservatore Marghiloman. Non si sa chi abbia inventato il caffè marghiloman. Ma, dalle ricerche che ho fatto, ho trovato cinque personaggi che potrebbero aver dato il nome al caffè. Il primo possibile pretendente a questo titolo di gloria è Ion o Iancu Marghiloman, grande proprietario terriero, senatore e padre del politico Alexandru Marghiloman. In un articolo apparso sul quotidiano Lupta / La Lotta del 1935, quasi mezzo secolo dopo la morte di Iancu, questo onore veniva attribuito a lui: <Il caffè Marghiloman prende il nome dal padre di Alexandru Marghiloman, che amava bere caffè con molto rum.>”
Le opinioni sul vero inventore del caffè Marghiloman si sono moltiplicate, con ben cinque Marghiloman a contendersi il primato. Si tratta di Iancu Marghiloman e di suo fratello Mihail Marghiloman, dei loro figli, il politico Alexandru Marghiloman e il suo cugino, il colonnello Alexandru Marghiloman, e del barista Marghiloman, fatto uscire dall’anonimato dal caffè al rum. Cristian Cetățeanu: “Un secondo pretendente è il fratello di questo Iancu, Mihail Marghiloman, che veniva chiamato Mihalache Marghiloman. Il memorialista Constantin Bacalbașa scriveva sul giornale Adevărul / La Verità che Iancu Marghiloman aveva un fratello, Mihalache Marghiloman, ex prefetto di polizia o aga, come si chiamava all’epoca, durante il regno del principe Cuza. Mihalache Marghiloman era un appassionato cacciatore. Una volta, mentre era a caccia con diversi amici, notò che non c’era più acqua potabile per preparare il caffè. Di fronte al rischio di rimanere senza caffè dopo cena, Mihalache Marghiloman chiese se ci fosse altro rum. Uno dei cacciatori rispose di sì. <Se sì, ti preparo un caffè.> E, svuotata la bottiglia di rum nella caffettiera, preparò il caffè con rum, caffè e zucchero, senza aggiungere una goccia d’acqua.
In seguito alle sue ricerche, Cristian Cetățeanu è propenso ad attribuire al politico il merito di aver dato il nome al caffè: “Per la versione di Alexandru Marghiloman, esistono fonti durante la sua vita, che riferimenti fatti dai suoi nemici politici liberali. Sul quotidiano Viitorul / Il Futuro, l’organo di stampa del partito liberale, nel 1911, 14 anni prima della sua morte, viene riconosciuto come autore del marghiloman. Cito da Viitorul: <al professore di storia che scrive sull’Epoca che anche senza ricchezza, Alexandru Marghiloman sarebbe diventato un uomo importante, rispondiamo, d’accordo con tutti coloro che lo conoscono, che senza ricchezza non sarebbe diventato nulla e il suo nome sarebbe rimasto legato solo a un caffè con rum.> Considerando il fatto che persino i suoi nemici ne hanno riconosciuto la paternità, non possiamo che concludere che sia lui l’autore del caffè.”
Anche il colonnello Alexandru Marghiloman, omonimo del suo più famoso cugino, si è inserito nell’arena delle controversie. Cristian Cetățeanu: “La quarta versione appartiene a un parente e la storia venne pubblicata su un giornale di Bucarest nel 1931: <L’altro giorno è mancato il colonnello Alexandru Marghiloman. Ha avuto una fine tragica, così come i suoi anni del dopoguerra. Il colonnello Marghiloman non era fratello di Alexandru Marghiloman, il politico e personaggio dell’alta società, come si credeva. Il luogo di nascita del marghiloman è stato il Café …, e la data precisa deve ancora essere stabilita dagli storici.> Dopo mezzanotte, Mihail Marghiloman, il padre del colonnello, ordinò il caffè per tutti gli ospiti. Il colonnello Alexandru Marghiloman, preso da una gioia terribile, si alzò e si rivolse al padre, dicendo che era stupido ordinare il caffè. Mihail rifletté per un attimo e rispose al figlio che aveva ragione e chiese che gli venissero portati un bollitore, caffè, zucchero e rum.
Secondo Cristian Cetățeanu, l’ultimo aspirante al titolo di inventore del caffè al rum fu il proprietario di una taverna: “Un’altra leggenda narra che questa specialità di caffè sia stata inventata dal proprietario di un caffè di nome Marghiloman, in occasione di una visita di Carlo I a Sulina. Poiché l’acqua fresca, portata all’epoca in botti da alcuni canali del Danubio dove era più pulita e limpida, non era ancora arrivata alla caffetteria, preparò un caffè con rum per il re. A Carlo I piacque il sapore di quel caffè e volle conoscere la persona che lo aveva preparato. Da allora, quella specialità è stata chiamata marghiloman.”
E anche se non scopriremo con certezza chi ha inventato il caffè al rum, ciò non potrà impedirci di provare ad assaggiarlo.