Il gruppo Prolog
Nel 1985, in piena epoca comunista, quando l’espressione artistica autentica era sempre più difficile da sostenere nello spazio pubblico, cinque pittori romeni osarono proporre una forma di resistenza tramite la spiritualità e la riflessione.
Eugen Cojocariu e Ion Puican, 15.05.2025, 12:44
Nel 1985, in piena epoca comunista, quando l’espressione artistica autentica era sempre più difficile da sostenere nello spazio pubblico, cinque pittori romeni osarono proporre una forma di resistenza tramite la spiritualità e la riflessione. Nacque così il Gruppo Prolog, il più longevo gruppo di arti figurative romene, fondato da Paul Gherasim, Constantin Flondor, Horea Paștina, Cristian Paraschiv e Mihai Sârbulescu. La loro prima mostra– “Floarea de măr / Fiore di melo”, aperta nello stesso anno alla Galleria Căminul Artei di Bucarest – fu più che un evento artistico, fu anche una dichiarazione di principi: l’arte non è solo un’espressione visiva, ma anche una forma di preghiera, un esercizio di contemplazione. D’altronde, il nome del gruppo – Prolog – suggerisce proprio questa apertura al “Logos”, alla parola creatrice, divina.
Lungo i decenni, la struttura del gruppo subì delle modifiche. Dopo la scomparsa di Paul Gherasim nel 2016, al nucleo iniziale del gruppo si aggiunse un nuovo membro attivo, Ion Grigorescu. In più, lungo il tempo, al gruppo si affiancarono stretti collaboratori e altri artisti affermati. La visione artistica del Gruppo Prolog è apparentemente semplice, ma profonda dal punto di vista del contenuto. La pittura diventa un esercizio di attesa, una forma di silenzio attivo, in cui l’artista cerca piuttosto un incontro con il mistero che un’affermazione della propria persona. La natura, il tempo, la luce, tutto viene tradotto in linguaggi figurativi che evocano il sacro. I critici dell’arte hanno scritto su questo fenomeno artistico unico, sottolineando proprio la dimensione spirituale dell’iniziativa. Il Gruppo Prolog non è stato un collettivo di artisti, ma una comunità estetica ed etica.
Il pittore Constantin Flondor, uno dei membri fondatori del Gruppo Prolog, ci ha detto qualche parola su quello che ha unito il gruppo nei 40 anni di attività: “Come dire, la struttura o il carattere? Il carattere definitorio del gruppo Prolog è l’omaggio che rendiamo alla natura. È stato questo ad unirci. La longevità penso sia dovuta al primo criterio del gruppo, l’amicizia. Sono seguite poi la natura e la pittura, tutte e tre nello spirito della fede. Però l’amicizia è una cosa che non si fa per un giorno o due. Una volta iniziata, l’amicizia, se approfondita, può durare per anni. Questa è la prima condizione. La seconda condizione è che questo gruppo non ha avuto un programma, non lo ha mai stabilito. Non si è prefisso di fare questo, o quest’altro, un algoritmo da portare a compimento e, una volta raggiunto l’obiettivo, scomparire. No. È basato su questo amore, più o meno palese, per la natura e per i doni che Dio ci ha lasciato sulla terra.”
Il Gruppo ha avuto mostre in Romania e all’estero. Una delle più importanti retrospettive, “Prolog – 20 anni”, è stata realizzata nel 2006, segnando con sobrietà e gratitudine due decenni di attività congiunta. Inoltre, quest’anno, la Galleria Romana di Bucarest ha organizzato “Il Centenario Paul Gherasim (1925-2025)”, come una testimonianza viva dell’amicizia oltre il tempo tra i membri del gruppo, per festeggiare i 40 anni di attività del gruppo artistico.
Del Gruppo Prolog ci ha parlato anche il caporedattore della rivista culturale “Dilema Veche”, Sever Voinescu: “Il Gruppo Prolog è un paradosso… È un gruppo longevo che ha compiuto 40 anni. Da 40 anni esiste e funziona, ma nel suo modo molto interessante. Ognuno dei membri ha una personalità ben evidente, sono molto diversi tra di loro. È stato lo straordinario intuito di Paul Gherasim ad offrire loro una formula 40 anni fa: Andiamo tutti nel giardino a dipingere. E hanno preso i cavalletti, sono usciti all’aria aperta e hanno cominciato a lavorare. E ognuno ha lavorato secondo la propria personalità e anima. Sono venute fuori cose molto diverse, che tuttavia parlano in un certo modo della stessa cosa e, secondo me, è questa la ragione che li tiene uniti, non un programma, uno scopo in sé, non la gioia di una solidarietà che li faccia sentirsi più forti. Si tratta dello Spirito. Quello che li tiene uniti è lo Spirito.”
Paul Gherasim è stato un pittore romeno profondamente spirituale, conosciuto per la semplicità raffinata delle sue opere e per il suo ruolo di fondatore del Gruppo Prolog. Del pittore Paul Gherasim e dei membri del gruppo artistico Prolog ci ha parlato proprio uno dei membri fondatori, l’artista Constantin Flondor: “I meriti di Paul Gherasim non sono pienamente conosciuti, perché era una persona modesta e riservata, e proprio per questo è stato il nostro amico e stretto consulente. Era anche il più anziano di noi. La cosa interessante è che la differenza di età tra i membri del gruppo Prolog è di circa 10 anni: Paul Gherasim avrebbe avuto adesso 100 anni. Io sono dieci anni più giovane, l’anno prossimo compio 90. Seguono Paștina, dieci anni più giovane, Mihai Sârbulescu e Paraschiv e così via. Si dimostra che tra le generazioni, con una differenza di quaranta, quasi cinquant’anni, tra l’uno e l’altro ci sono delle differenze, ma anche una forte comunione e un rapporto strettissimo. Certo che fu lui a spingere anche per il nostro incontro a Tescani, attorno al 1985.”
Oggi, in piena epoca digitale, in cui l’immagine rischia di diventare consumabile e superficiale, il messaggio del Gruppo Prolog resta più attuale che mai: l’arte è, prima di tutto, una forma di presenza. Una forma di essere veramente.