Ioan Bianu (1856-1935)
La Biblioteca dell’Accademia Romena venne fondata nel 1867 e il suo primo direttore fu Ioan Bianu.
Steliu Lambru, 25.06.2025, 17:13
Le istituzioni culturali dello stato romeno moderno hanno proseguito sulla scia di quelle precedenti, ma alcune sono state create da zero, grazie alle ambizioni e all’impegno di alcune persone appassionate di cultura. Una di queste istituzioni culturali diventate assai prestigiose è la Biblioteca dell’Accademia Romena e uno degli intellettuali appassionati che hanno legato il proprio nome al suo fu il direttore Ioan Bianu.
La Biblioteca dell’Accademia Romena venne fondata nel 1867, con la creazione dell’Accademia Romena. I primi fondi della Biblioteca provenivano da donazioni di uomini di cultura romeni e stranieri. Oltre alle donazioni, lo sviluppo della Biblioteca avvenne tramite acquisti e scambi internazionali. La prima istituzione che si impegnò in uno scambio di stampe con la Biblioteca dell’Accademia Romena fu la Società Reale di Scienze della Danimarca nell’anno 1870. A 18 anni dalla fondazione della Biblioteca, nel 1885, entrò in vigore la Legge sul deposito legale che stipulava che tre copie di tutto quello che veniva stampato sul territorio della Romania andavano inviate alla Biblioteca dell’Accademia Romena.
Il primo direttore della Biblioteca e colui che la fece organizzare fu Ioan Bianu. Di origine romena, nato nel 1856 in Transilvania, Bianu era cattolico di rito bizantino e aveva frequentato il liceo di Blaj. Si era poi stabilito in Romania, laureandosi presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Bucarest. Studiò a Milano, Madrid e Parigi, diventò docente presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bucarest e, nel 1884, fu nominato direttore della Biblioteca.
Nicolae Noica è oggi il direttore della Biblioteca dell’Accademia Romena e ci ha parlato dell’impegno con il quale il primo capo dell’istituzione la fece costruire a cominciare dal 1884: “Ioan Bianu si è dedicato totalmente all’istituzione che fece costruire e continuò a guidare fino alla fine della sua vita. Per oltre 50 anni, fu a capo della Biblioteca dell’Accademia, arricchendola. Lanciò appelli pubblici affinché venissero acquistati libri stampati, pubblicazioni, manoscritti, stampe, ritratti, tutto per avere a portata di mano lo studio del passato del popolo, della lingua e della letteratura attraverso cui una società poteva conoscere la storia.”
Con la sua meticolosità, Ioan Bianu era consapevole che solo un’istituzione culturale dotata, bene organizzata, guidata con professionalità e ben difesa avrebbe potuto mettere a disposizione dei ricercatori quanto necessario: “Della sua attività come <guardiano del libro>, come era soprannominato, che vegliava con vigilanza sui tesori della Biblioteca testimonia un fatto accaduto nell’aprile del 1915, quando rifiutò di cedere alla principessa Marioara, la figlia di re Ferdinando, il primo tomo dell’opera Inscripții di cui nella Biblioteca c’era una sola copia. Poi, un altro momento speciale accadde nel 1917 quando, nella capitale occupata dalle truppe tedesche, Bianu venne chiuso nella sua abitazione, che era all’Accademia. I nemici perlustrarono il Fondo di manoscritti antichi e lo saccheggiarono. Bianu rifiutò di firmare l’atto di arresa perché non gli venne permesso di registrare la protesta, e i manoscritti arrivarono a Sofia, tornando finalmente nel Paese negli anni 1918-1920.”
L’integrità è una condizione senza la quale non si può costruire qualcosa di qualità, essendo veramente decisiva quando si lavora in squadra con altre persone con lo stesso carattere. Così stanno le cose adesso e così stavano anche ai tempi di Ioan Bianu. Nicolae Noica: “Vorrei sottolineare soprattutto il carattere integro di questo intellettuale di spicco. Non sorprende affatto che proprio su queste coordinate della serietà dei fatti concreti e degli ideali alti, Bianu abbia incontrato un’altra personalità simile, Anghel Saligny. D’altronde, la loro collaborazione risulta anche da una lettera che Bianu inviò a Saligny l’11 gennaio 1911. Ioan Bianu diceva che Anghel Saligny era abituato all’organizzazione e alla direzione di servizi importanti, in cui gli attributi e le responsabilità andavano chiariti bene.”
Le qualità amministrative si notano nelle persone che sono dedicate alla loro attività che, infatti, è una passione. Ioan Bianu conosceva anche i pericoli che le persone con incarichi alti correvano e che avrebbero potuto essere fatali anche per le istituzioni in cui lavoravano. Nicolae Noica: “Nel 1907 venne creata l’amministrazione dell’Accademia Romena, e a Ioan Bianu venne affidato il suo coordinamento in qualità di direttore generale. Era direttore alla Biblioteca e direttore dell’amministrazione e fu dedicato alla sua missione fino all’ultimo momento della sua vita. Bianu chiese in una lettera-testamento che tutti i beni straordinari che si trovavano nella Biblioteca dell’Accademia venissero custoditi con onestà e protetti dagli abusi.”
Ioan Bianu si spense nel 1935, 90 anni fa, dopo aver guidato la Biblioteca dell’Accademia Romena durante periodi di ampie trasformazioni dello stato e della società romena. Il suo periodo come direttore è un punto di riferimento per la memoria non solo dell’istituzione, ma anche di un’epoca segnata da un forte slancio costruttivo.