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Il Teatro di Oravita

Replica a scala minore del famoso monumento viennese, il Teatro di Oravita, città della provincia di Caras-Severin (sud-ovest) è sopravvissuta alle guerre e al periodo comunista. Qualcuno si può chiedere come mai il primo teatro della Romania sia stato fo

Il Teatro di Oravita
Il Teatro di Oravita

, 19.02.2013, 12:54


Replica a scala minore del famoso monumento viennese, il Teatro di Oravita, città della provincia di Caras-Severin (sud-ovest) è sopravvissuta alle guerre e al periodo comunista. Qualcuno si può chiedere come mai il primo teatro della Romania sia stato fondato proprio a Oravita?!




La sua straordinaria storia ci è stata raccontata dal suo direttore, Ionel Bota, storico e filologo, in un dialogo con il corrispondente di Radio Romania nella provincia di Caras – Severin, Mario Balint. Ionel Bota dirige il teatro locale dal 1998 e ha scritto tre volumi sulla “Storia del Teatro vecchio di Oravita”.




Il teatro è stato costruito sul terreno di un ex sfruttamento mineriario, che si chiamava, guarda caso, THALIA, proprio come la dea dell’arte drammatica. Una zona ricca di minerali, rame, ferro, zinco. Il progresso economico fu una vera attrazione per varie etnie verso la parte montana del Banato, in cerca di lavoro.




Oravita è diventata una città multiculturale, con quasi 8.000 abitanti, tra cui cechi, polacchi, tedeschi, serbi, ebrei, romeni. Apparverso anche le associazioni culturali delle etnie, di lettura e teatro. Nel 1790 fu fondata l’Unione dei dilettanti di Oravita, che rappresentava tutti gli appassionati del teatro, e che organizzava spettacoli teatrali, di versi, di musica.




L’unico problema era che gli spettacoli si svolgevano in spazi improvvisati. Per cui, tutta la città ha militato per la creazione di un teatro stabile, in un formidabile movimento di solidarietà, con tanta di raccolta fondi per questo progetto. Cosicchè, nel 1816 fu raccolta una somma importante per l’epoca – 30.000 fiorini d’oro.




Si avvicinava il centenario della liberazione del Banato dagli ottomani, stati cacciati via dagli austriachi nel 1718. Cent’anni dopo, Vienna voleva qualcosa di speciale nel Banato. E allora gli abitanti di Oravita chiesero di avere un teatro !




L’architetto locale Ion Niuni, che aveva studiato a Vienna, contattò un suo ex collega, Ieonimus Platzger, dell’Accademia di Alte Arti della capitale imperiale, chiedendogli una replica fedele del Burgtheater. Detto fatto. La strada fu aperta e così, tutti gli abitanti di Oravita si accinsero al volontariato. I lavori cominciarono nell’estate del 1816 e si conclusero nella primavera del 1817. Gli abitanti della città furono aiutati dai contadini delle zone circondanti, a trasportare con le carrozze, la pietra delle cave vicine.




La famiglia imperiale di Vienna, Francesco I e Carolina Augusta, arrivarono al secondo spettacolo del Teatro di Oravita. Le prime due rappresentazioni si svolsero il 5 e il 7 ottobre del 1817, e furono annunciate in tutta la città da depliants di seta. Il teatro inaugurato in questa zona mineraria, diventò nel 1817 una vera calamita culturale, per tutta la cittadinanza della regione.




Tra le compagnie che vi si esibirono, quelle del Teatro Reale di Madrid, del Teatro Bolshoi di Mosca, l’orchestra imperiale della Russia. Non mancarono le compagnie viennesi, come quelle dirette da Ludvig Duba, Kurt Wonger e Ida de Gunther.




Un episodio speciale nella storia del teatro è legato alla visita della compagnia di Mihail Pascali, di cui faceva parte, come suggeritore anche Mihai Eminescu, diventato il sommo poeta romeno.




Il fatto fu ricordato il 31 agosto del 1868. La compagnia fece due rappresentazioni, il 1 e il 2 di settembre. Dopo la Grande Unione del 1918, a Oravita vennero anche altri grandi scrittori romeni, tra cui Victor Eftimiu e Lucian Blaga, a presentare le loro creazioni drammatiche. Nello stesso teatro ha suonato anche il compositore e violinista George Enescu!

foto: pixabay.com
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