Bucarest, il pilastro dell’economia
La Capitale ha ospitato un forum sullo sviluppo di Bucarest, che ha portato in primo piano la trasformazione sostenibile della città attraverso progetti infrastrutturali urbani integrati e la digitalizzazione dei servizi pubblici.
Mihai Pelin, 22.05.2025, 11:46
Bucarest continua a essere il pilastro dell’economia romena. Secondo la Camera di Commercio e Industria della città, oltre la metà degli investimenti diretti esteri attratti dalla Romania a partire dal 1990 sono arrivati nella capitale. Tuttavia, il potenziale di crescita è seriamente intaccato dalla burocrazia. E’ stata questa l’idea chiave della conferenza “Focus Bucarest 2025”, che ha riunito rappresentanti dell’amministrazione locale, imprenditori e investitori internazionali.
I dati della Banca Nazionale della Romania indicano che solo nel 2023 la regione di Bucarest-Ilfov ha attratto 4,1 miliardi di euro di investimenti esteri, il doppio rispetto a qualsiasi altra provincia. Tuttavia, la Capitale perde ogni anno decine di ore di produttività nel traffico, 97 ore per conducente, un record negativo a livello europeo, e resta vulnerabile all’inquinamento e alle disuguaglianze socio-economiche.
Lo sviluppo sostenibile della Capitale non significa solo edifici moderni, ma anche infrastrutture coerenti, una vera digitalizzazione ed economia circolare, ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio e Industria di Bucarest, Iuliu Stocklosa.
“Siamo interessati allo sviluppo sostenibile della Capitale, in termini di infrastrutture, digitalizzazione ed economia circolare. In tutti e tre gli ambiti stiamo andando nella giusta direzione, ovunque siamo con progetti avviati, e l’obiettivo è quello di mettere insieme l’amministrazione locale e il mondo imprenditoriale, ci sono investitori stranieri. Posso fornirvi un dato: il 56% degli investimenti diretti in Romania è a Bucarest, che rappresenta un’attrattiva per gli investitori stranieri, considerando la sua posizione all’incrocio di due corridoi paneuropei”, ha spiegato Iuliu Stocklosa. Il presidente della Camera di Commercio e Industria di Bucarest ha ricordato che la Capitale concentra già la maggior parte degli investimenti esteri e in cambio deve offrire condizioni di business paragonabili a quelle delle grandi capitali europee.
A sua volta, il business development manager Costin Băcilă ha presentato due progetti pilota che dimostrano come la digitalizzazione possa eliminare le file. “Se in altre capitali, quando si vuole mettere sù un affare o un investimento e costruire qualcosa nel giro di un mese, si hanno tutti i documenti sul tavolo e si può iniziare a lavorare, qui stiamo parlando di mesi o addirittura anni in cui devi lottare contro tutto ciò che la burocrazia significa. Ho parlato di due grandi progetti che abbiamo implementato l’anno scorso, il processo di digitalizzazione presso il RAR (Registro Auto Romeno), dove abbiamo sostituito tutti i componenti cartacei e le firme fisiche. Tutto avviene in un ambiente digitale, dalla programmazione fino al momento in cui esco con il documento per il quale ho richiesto l’interazione con loro. Ho parlato anche di e-Sigiliu, un progetto che abbiamo implementato con la dogana di Romania e con la Direzione Generale Antifrode per il monitoraggio dei trasporti sul territorio romeno”, ha spiegato Costin Băcilă.
Come conclusione, i partecipanti hanno convenuto che la lotta alla burocrazia deve essere una priorità per la futura amministrazione locale. Ma fino ad allora, la Capitale resta paradossalmente la campionessa sia nell’attrarre capitali che nella perdita di tempo nel traffico.