Reazioni dopo la tragedia nel quartiere Rahova
Le autorità hanno intrapreso diverse azioni a sostegno delle persone colpite dall'esplosione avvenuta venerdì a Bucarest.

Mihai Pelin, 20.10.2025, 10:29
Il Comune della Capitale ha predisposto 440 posti di alloggio per le persone colpite dall’esplosione avvenuta nel quartiere Rahova di Bucarest. Un’ottantina, tra cui minori e anziani, sono alloggiati in alberghi. A seguito della deflagrazione, tre persone hanno perso la vita. L’amministrazione locale è pronta a offrire anche un aiuto economico per l’affitto come alternativa. Il condominio di otto piani in cui è avvenuta l’esplosione è gravemente danneggiato, e la gente non può più rientrare nelle proprie abitazioni, secondo il rapporto preliminare dell’Ispettorato di Stato per l’Edilizia. Inoltre, gli specialisti ritengono che un eventuale consolidamento non sia economicamente giustificato e comporterebbe gravi rischi per le squadre di intervento.
Il sindaco ad interim della Capitale, Stelian Bujduveanu, ha dichiarato che, in base alle conclusioni degli esperti e al termine dell’indagine, si potrebbe valutare anche la demolizione dell’edificio. Nei prossimi giorni, il comune farà contratto con un’impresa che rimuoverà gli elementi pericolanti, e successivamente, sotto il coordinamento dell’Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza, le persone potranno rientrare nei loro appartamenti per recuperare beni di prima necessità.
Per il momento, il municipio ha prelevato quasi 3 milioni di lei (circa 600.000 euro) dal fondo di riserva, per aiutare le persone evacuate dopo l’esplosione, che ha causato anche diversi feriti, tra cui uno già trasferito in un centro grandi ustionati in Austria. I fondi saranno destinati a cibo, medicine, beni essenziali, assistenza psicologica e anche al rifacimento di documenti, richiesto già da 20 famiglie.
Nel frattempo, le restrizioni temporanee alla circolazione rimangono in vigore in diverse aree del perimetro colpito dalla deflagrazione, e il traffico è deviato su percorsi alternativi. Anche l’accesso pedonale è limitato sul marciapiede adiacente agli edifici danneggiati. La Polizia Stradale ha istituito un punto mobile per il rilasciodelle autorizzazioni di riparazione dei veicoli danneggiati dall’esplosione. Sono già stati rilasciati decine di documenti necessari per le officine auto.
Gli investigatori continuano ad ascoltare i testimoni nel fascicolo aperto attualmente in rem (cioè contro il reato), dopo che l’amministratore del palazzo è stato richiamato per ulteriori dichiarazioni. Una delle ipotesi prese in considerazione è che l’esplosione sia stata causata da un’accumulazione di gas.
Il sindaco ad interim della Capitale ha precisato che tutti gli interventi sull’edificio e sull’area circostanteinizieranno soltanto quando sarà completata la raccolta delle prove. Anche il Liceo Dimitrie Bolintineanu, situato accanto all’edificio danneggiato, avrà bisogno di lavori di ripristino. Gli studenti seguiranno le lezioni online questa settimana e, a seconda della durata dei lavori, potrebbero essere trasferiti in altre scuole.
Nel frattempo, il Ministero dell’Energia intende proporre modifiche legislative, in base ai risultati dell’indagine sull’esplosione. Le modifiche riguarderanno le aziende o entità che devono intervenire in caso di segnalazioni di fughe di gas, affinché non possano più trasferire le proprie responsabilità.