Romania più vicina all’OCSE
Se la Romania mantiene il ritmo attuale nell’attuazione delle riforme necessarie, potrebbe unirsi ai 38 membri dell’OCSE l’anno prossimo.
Daniela Budu, 16.09.2025, 11:47
“L’adesione all’OCSE è un obiettivo strategico per la Romania”, ha dichiarato lunedì il presidente Nicușor Dan, dopo l’incontro avuto a Bucarest con il segretario generale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, Mathias Cormann. Secondo il presidente, l’adesione “rappresenta il più forte riconoscimento internazionale del fatto che viviamo in un paese sviluppato, e l’esperienza di altri stati dimostra che l’adesione è stata seguita da un significativo progresso economico”, ha scritto in un post sui social. Il presidente ritiene inoltre che l’adesione “ci renderà più competitivi nell’attrarre investimenti esteri e aumenterà l’interesse degli investitori istituzionali”. Nicușor Dan ha aggiunto che il processo sta avanzando molto bene e che, se si manteniamo questo ritmo, la Romania aderirà all’organizzazione l’anno prossimo. “L’OCSE è l’organizzazione che riunisce le economie più sviluppate e le democrazie più consolidate del mondo”, ha valutato il presidente.
Durante l’incontro con il segretario generale, anche il premier Ilie Bolojan ha assicurato che “la Romania farà tutto il possibile” per aderire all’OCSE. “Dopo essere diventati membri della NATO e dell’Unione Europea, l’adesione all’OCSE si conferma un obiettivo principale. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico sarà un’ulteriore ancora per la modernizzazione del nostro paese e per rafforzare il suo status tra le democrazie consolidate”, ha dichiarato Ilie Bolojan. Il primo ministro ha comunicato al segretario generale che, a tre anni dalla ricezione della tabella di marcia, la Romania è sempre più vicina al raggiungimento di questo obiettivo.
L’allargamento dell’OCSE è una priorità, ha affermato a sua volta Mathias Cormann, perché si desidera un’estensione degli standard e delle buone pratiche. “I nuovi membri portano nuove prospettive ed esperienze in termini di politiche e, speriamo, contribuiscono a rafforzare la rilevanza e l’impatto della nostra attività. La Romania ha un ruolo importante nella regione, nell’Europa dell’Est”, ha puntualizzato Cormann. Ha sottolineato che la Romania ha compiuto “progressi eccellenti” nell’attuazione delle riforme richieste ed è entrata nella fase finale della valutazione tecnica. Secondo lui, 15 dei 25 comitati di valutazione hanno già emesso conclusioni favorevoli per il nostro paese, e ha assicurato che l’adesione porterà benefici tangibili per Bucarest, dal consolidamento della buona governance e della fiducia degli investitori, fino all’aumento del tenore di vita. Mathias Cormann ha annunciato che l’analisi economica sulla Romania sarà lanciata nel marzo 2026 a Bucarest, come passo finale del processo di adesione.
Lo status di membro dell’OCSE rappresenterebbe per la Romania un forte indicatore di fiducia per i partner, con effetti positivi sullo stimolo dei flussi di capitale e degli investimenti diretti esteri nel paese. Secondo il Ministero degli Affari Esteri di Bucarest, una maggiore fiducia si tradurrà anche in una crescita del rating paese, fattore importantissimo per accedere ai mercati finanziari internazionali. Inoltre, l’adesione all’OCSE sosterrà lo sviluppo del mercato dei capitali in Romania, il consolidamento del suo status di mercato emergente e la possibilità di connettersi ai mercati extra-europei.