Aumenti di tasse e imposte?
A Bucarest si stanno cercando delle soluzioni per la riduzione del deficit di bilancio.

Daniela Budu, 28.05.2025, 11:36
Subito dopo la sua vittoria alle elezioni presidenziali, Nicușor Dan ha dichiarato che la sua priorità immediata è la riduzione del deficit di bilancio della Romania, al fine di evitare un calo del rating del paese e la perdita di fiducia degli investitori. Ha inoltre sottolineato di non volere l’aumento delle tasse e di preferire misure volte a migliorare l’efficienza fiscale e a ridurre le spese. Ora, il Ministero delle Finanze annuncia che, nei primi quattro mesi del 2025, la differenza tra entrate e spese è stata di 55 miliardi di lei (circa 11 miliardi di euro), generando un deficit di bilancio del 2,95%. Entro la fine dell’anno, la Romania dovrebbe ridurre il deficit di almeno 30 miliardi di lei (6 miliardi di euro), per non perdere importanti fondi europei, e il deficit alla fine del 2025 dovrebbe attestarsi al 7% del PIL.
Incontrando martedì il presidente Nicușor Dan, il ministro delle Finanze, Tanczos Barna, ha presentato la situazione del bilancio e della sua esecuzione per il 2025, nonché le misure già adottate per ridurre le spese e per il consolidamento fiscale. Il ministro ha spiegato che la Romania ha bisogno il prima possibile di un governo con pieni poteri, in grado di attuare le misure di risanamento fiscale. Ritiene che gli obiettivi di deficit assunti possano essere raggiunti solo attraverso misure decise, riducendo la spesa e creando uno stato più snello.
“L’esecuzione del bilancio nei primi quattro mesi dell’anno indica che garantire le fonti di reddito per mantenere il ritmo degli investimenti e pagare gli stipendi e le pensioni aumentati lo scorso anno rappresenta una sfida enorme”, ritiene Tanczos Barna. Tuttavia, ha aggiunto, i dati dimostrano che la Romania ha un’economia capace di generare entrate consistenti, anche in un periodo segnato da sfide. Secondo il ministro, tuttavia, è necessario un impegno più deciso per raggiungere un equilibrio sostenibile tra entrate e spese.
A sua volta, il presidente del Consiglio Fiscale, Daniel Dăianu, ritiene che il deficit di bilancio sia “una cancrena per il corpo dell’economia e della società romena” e che sia un’illusione che la sua correzione possa essere effettuata solo sul lato della spesa, osservando che alcuni aumenti di tasse e imposte sono inevitabili.
“Chi sostiene la tesi secondo cui la correzione del deficit può essere effettuata solo sul lato della spesa, insegue una chimera. Una cosa del genere non è possibile. Credo che non possiamo evitare l’aumento delle entrate fiscali dello stato attraverso certe crescite di tasse e imposte”, ha spiegato Daniel Dăianu. La Romania ha chiuso lo scorso anno con il più elevato deficit di bilancio dell’Unione Europea – il 9,3% – ed è sottoposta a una procedura per disavanzo eccessivo dal 2020.