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Piano per ridurre deficit di bilancio

Entro il 15 ottobre, la Romania dovrebbe presentare alla Commissione Europea un piano di riduzione del deficit di bilancio.

foto: Septimiu Balica/ pixabay.com
foto: Septimiu Balica/ pixabay.com

, 03.10.2024, 13:08

Agenzie di rating, economisti e analisti inviano un segnale di allarme sull’eccessivo deficit di bilancio, che quest’anno potrebbe raggiungere l’8% del PIL della Romania. Entro il 15 ottobre, gli stati membri dell’Unione Europea devono presentare alla Commissione un piano di riduzione del deficit. La Romania è tra i paesi che non lo hanno fatto, ma il governo social-liberale di Bucarest promette di rispettare la scadenza e presentare un piano settennale per riportare il deficit entro i limiti accettati dall’Unione.

Il ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei, Adrian Câciu, ha precisato che “questo piano settennale prevede una serie di riforme che, d’altronde, non dovrebbero sorprendere nessuno. Sono incluse nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta semplicemente di un calendario attivo per l’attuazione di tali riforme. Da quello che so e da quello che accadrà, spero che accada, perché penso che siamo una coalizione di persone responsabili, entro il 15 ottobre questo piano sarà messo sul tavolo della coalizione, approvato e inviato alla Commissione. È un piano, in fin dei conti, generico. È la prima valutazione che inviamo, dopodiché ci saranno ovviamente i negoziati tecnici con la Commissione, che potrebbero durare fino ad aprile 2025, quando sarà, di fatto, l’ultimo aggiustamento da parte della Commissione riguardo a tutti gli stati membri. La Romania non è l’unico paese sottoposto a una procedura per disavanzo eccessivo”, ha spiegato Adrian Câciu.

Le misure più importanti di consolidamento fiscale e di bilancio sono quelle di ridurre le spese e, allo stesso tempo, aumentare ulteriormente la riscossione delle entrate statali in seguito alla digitalizzazione, afferma il ministro Câciu. Secondo lui, bisogna continuare a ridurre le spese non necessarie nei grandi servizi pubblici, dove le istituzioni hanno bisogno di riforme e di aumento di qualità. D’altra parte, la digitalizzazione dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione Fiscale – ANAF – dovrà portare al bilancio non solo lo 0,5% del Pil di entrate recuperate, ma persino 2-3 punti percentuali l’anno prossimo, ritiene Adrian Câciu.

La Romania, ha sottolineato il ministro degli Investimenti e dei Progetti europei, ha bisogno di un piano settennale di riduzione del deficit, concordato con la Commissione Europea, dato che ha spese di investimento molto elevate e, a suo avviso, nessuno in questo paese – ha detto – vuole rinviarle o annullarle. Recentemente, il Governo di Bucarest ha effettuato la prima manovra correttiva al bilancio di quest’anno e si tratta di un aggiustamento positivo. Si basa su un deficit di bilancio del 6,9% del PIL e su una crescita economica rivista al ribasso, dal 3,4% precedentemente stimato al 2,8%. Il ministro delle Finanze, Marcel Boloş, ha dichiarato in quell’occasione che sono state stanziate risorse finanziarie aggiuntive per i grandi progetti di investimento, leitmotiv del discorso dei governanti. Sempre Boloş, sostenuto dal premier Marcel Ciolacu, ha assicurato che il deficit è sostenibile.

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