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Previsioni economiche internazionali

Il Fondo Monetario Internazionale ha migliorato le stime per leconomia mondiale nel 2017 e 2018. Lo sostiene il rapporto pubblicato, martedi dallistituzione finanziaria internazionale, prima della riunione di primavera. Il FMI stima un incremento economico a livello globale del 3,5% nel 2015, dal 3,1 nel 2016 e del 3,6% nel 2018. Limpennata avrà effetti positivi a livello delle economie sviluppate, ma anche nelle economia in via di sviluppo e in quelle incipienti, un consolidamento che dovrà manifestarsi sopratutto nellindustria manifatturiera e nel commercio.

Previsioni economiche internazionali
Previsioni economiche internazionali

, 20.04.2017, 16:19

Il Fondo Monetario Internazionale ha migliorato le stime per leconomia mondiale nel 2017 e 2018. Lo sostiene il rapporto pubblicato, martedi dallistituzione finanziaria internazionale, prima della riunione di primavera. Il FMI stima un incremento economico a livello globale del 3,5% nel 2015, dal 3,1 nel 2016 e del 3,6% nel 2018. Limpennata avrà effetti positivi a livello delle economie sviluppate, ma anche nelle economia in via di sviluppo e in quelle incipienti, un consolidamento che dovrà manifestarsi sopratutto nellindustria manifatturiera e nel commercio.


Le valutazioni poggiano, pazialmente su una crescita economica sostenuta ed è dovuta ai progressi ottenuti in Europa, Giappone, Cina e Stati Uniti. In piu, numerose istituzioni finanziarie, tra cui quelle dellEuropa e di alcuni paesi con economie emergenti, hanno rifatto il loro capitale, ottenendo, conseguenza diretta, una maggiore elasticità. Esistono pero anche i rischi, ammonisce Maurice Obstfeld, economista capo dellistituzione secondo cui i pericoli maggiori possono essere causati dalle due principali economie a livello mondiale – USA e Cina.


Egli ha spiegato che la politica della Banca Centrale Americana di rinunciare agli interessi zero e lannuncio della nuova amministrazione di Washington di avviare di un ampia politica di investimenti, potrebbero aumentare il rischio dellinflazione, generare la crescita del dollaro e mettere in difficoltà i Paesi emergenti che detengono obbligazioni in dollari. Per quello che riguarda la Cina, i rischi sono generati dale intenzioni di Pechino di equilibrare la sua bilancia commerciale tramite la riduzione della produzione industrial a favore del settore servizi, ai quali si aggiunge lesplosione dei crediti che potrebbero intaccare sullintero sistema finanziario, con effetti negativi anche per altri Paesi, ammonisce leconomista capo del FMI, secondo cui una politica di tutela potrebbe mettere in pericolo un eventuale ripristino.


Ritornando alle stime del Fondo, lEuropa registrerà un incremento economico del 2%, mentre lEuropa emergente, regione che include anche la Romania, avrà un impennata del 3%. Il Fondo ha migliorato le stime di crescita delleconomia romena nel 2017 dal 3,8% al 4,2% mentre per il 2018 dal 3,3% al 3,4%. Secondo il FMI, la Romania avrà la seconda maggiore crescita economica a livello europeo, superata solo dallIslanda con il 5,7%. Il motore principale resta il consumo, in seguito alla diminuzione della tasse, dellIVA, agli aumenti salariali e alla diminuzione degli interessi. Daltra parte, listituzione finanziaria ha rivisto in ribasso le stime sul tasso della disoccupazione che, in Romania, dovrebbe registrare un calo nel 2017, fino al 5,4% rispetto a 6,2% quanto previsto anteriormente. Nel 2018 invece il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere al 5,2% . Nuove previsioni anche per linflazione, che dovrebbe salire dal -1,6% lanno scorso al 1,3 nel 2017 e a piu del 3% lanno prossimo. Le principali obiezioni del FMI nei confronti del percorso delleconomia romena sono legate alla sostenibilità delle finanze publice nelle condizioni degli aumenti salariali.




Fonte foto: fb.com / Dariusz Stefaniuk
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