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2020 nel mondo

2020, anno pandemico e crisi economica/ Elezioni presidenziali negli Stati Uniti/ Maia Sandu, la prima donna presidente della Moldova/ Rapporti Israele - stati arabi/ UE, bilancio pluriennale e vaccino

2020 nel mondo
2020 nel mondo

, 26.12.2020, 09:00

Un anno della pandemia il 2020, come la maggior parte delle attuali generazioni non hanno visto lungo la storia. La portata del disastro era difficilmente immaginabile nell’ultimo giorno del 2019, quando le autorità della lontana e non trasparente Cina annunciavano 27 casi di polmonite virale di origini sconosciute a Wuhan, nel centro del paese. Qualche giorno dopo, gli specialisti isolavano il nuovo coronavirus, che tra poco provocava il primo decesso. Entro brevissimo tempo, le infezioni erano accertate in altri paesi dell’Asia, Europa e negli Stati Uniti, moltiplicate successivamente per raggiungere decine di milioni di contagi e milioni di decessi nell’intero mondo. In 12 mesi, il nuovo virus ha paralizzato le economie nazionali, ha devastato comunità intere e ha bloccato in strette condizioni di isolamento in casa quasi quattro miliardi di persone. Il 2020 ha cambiato l’umanità come nessun altro anno, segnando probabilmente l’intero dopoguerra, nota l’Agenzia France Presse. Questa esperienza pandemica è unica nella vita di ogni singolo contemporaneo della Terra. In una maniera o nell’altra, ognuno di noi ha sentito il suo peso, spiega il medico epidemiologo Sten Vermund, preside della Facoltà di Pubblica Sanità dell’Università americana Yale.

La crisi sanitaria quasi generalizzata, con tragiche perdite di vite umane, si è sovrapposta sulla crisi economico-sociale, generata dalla stessa pandemia. Molte compagnie hanno chiuso i battenti e lo stesso vale per scuole, licei e università. Gare sportive cancellate, traffico aereo civile praticamente sospeso, negozi, bar e ristoranti chiusi. Gli effetti sono presentati dall’analista economico Constantin Rudnițchi. Nel secondo trimestre, tutte le economie del mondo hanno registrato cali drammatici, seguiti da riprese – chiamiamole decenti – nel successivo trimestre. Complessivamente, però, sarà un anno segnato da un calo economico abbastanza notevole. Sono stati avviati programmi di sostegno per le economie e per la popolazione o per i dipendenti. In questo modo, tantissimi soldi sono stati introdotti sul mercato. E’ stato, quindi, un anno dei molti e convenienti soldi, in quanto, da una parte, sono state applicate queste misure, e dall’altra abbiamo visto i programmi di acquisti e le politiche delle banche centrali volte a salvare quello che si poteva ancora salvare. Tanto è vero che quest’anno si concluderà anche con debiti elevatissimi nell’economia globale. Vedremo come saranno risolti questi debiti nel futuro. E’ stato un anno delle fluttuazioni sui mercati, con alcune industrie arrivate, praticamente, sull’orlo del fallimento, in quanto chiuse o semplicemente rimaste senza consumatori. Allo stesso tempo, è stato anche un anno di crescita per certe compagnie, servizi e settori economici, come l’online, che ha guadagnato terreno. Direi che sia stato un anno che ha fatto vedere al mondo che ci vuole un altro tipo di modello economico, spiega Constantin Rudnițchi.

A maggio, ad esempio, la pandemia ha spazzato via ben 20 milioni di posti di lavoro solo negli Stati Uniti. Con un’amministrazione in piena campagna elettorale, che sembrava sopraffatta dalla situazione, l’America è stata colpita pienamente sotto profilo medico ed economico, ma forse ancora più fortemente dal punto di vista sociale. Amplificate dalla crisi, le correnti cospirazioniste, anarchiche o negazioniste si sono gonfiate, incoraggiate elettoralmente, portando alla profonda divisione del paese e ad alcune tra le più tese elezioni della storia recente. Finite con la vittoria abbastanza evidente del democratico Joe Biden, confermata dal Collegio Elettorale, le elezioni non hanno portato l’attesissima distesa, il presidente in carica Donald Trump continuando a contestare la correttezza del voto tramite legali e voci repubblicane. Centinaia di querele sulle presunte frodi sono state bocciate dalla giustizia americana come infondate, senza convincere, a quanto pare, tutti i membri dell’amministrazione Trump e neanche molti dei suoi sostenitori in America.

Intanto, anche nella Moldova confinante con la Romania si svolgevano elezioni presidenziali. Nel piccolo stato ideologicamente e politicamente diviso tra Est e Ovest, la filo-occidentale Maia Sandu diventava presidente, rimuovendo in una maniera sorpredente il filo-russo Igor Dodon. La vittoria, salutata sia a Bucarest che nelle grandi cancellerie dell’Unione Europea, è di buon augurio per il percorso europeo della Moldova.

Buone notizie anche dal Medio Oriente, dove Israele ha normalizzato le relazioni con alcuni stati arabi, in seguito alla mediazione americana, un successo incontestabile alla scadenza dell’amministrazione Trump. Gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrein, il Sudan e il Marocco stanno riprendendo i contatti ufficiali e i legami diplomatici con Israele, ripristinando la cooperazione economica bilaterale, il che cambia completamente i rapporti politici nella regione, isolando l’Iran, nemico accanito dello Stato d’Israele.

Intanto, dopo lunghe discussioni e tergiversazioni, i Paesi comunitari hanno approvato il bilancio dell’Unione Europea per il periodo 2021 – 2027 e il Recovery Fund che dà il via libera a investimenti senza precedenti, di cui anche la Romania potrà beneficiare se i politici di Bucarest lavoreranno seriamente in tal senso. Cominciato con la speranza che il nuovo virus non si sarebbe diffuso e poi che sarebbe stato una banale influenza, il 2020 si conclude con un’altra: il vaccino salvavita. Approvato e già inoculato in parecchi Paesi in varianti diverse, offre all’umanità la prospettiva di un ritorno alla vita normale, probabilmente la somma aspirazione nel 2021. Con la promessa che venga offerto, in modo equo, a tutti.

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