La settimana 03 – 08.11.2025
Mark Rutte a Bucarest / Investimento Rheinmetall in Romania / Charlie Ottley ha ricevuto la cittadinanza romena / Gli orsi nel mirino / Fine del pellegrinaggio alla Cattedrale Nazionale / Si è spento l’ex allenatore di calcio Emeric Ienei
Roxana Vasile, 08.11.2025, 07:00
Mark Rutte a Bucarest
Mark Rutte ha effettuato questa settimana la sua prima visita a Bucarest in qualità di Segretario Generale dell’Alleanza Nord Atlantica. Egli ha assicurato che la difesa collettiva ai sensi dell’articolo 5 della NATO, insieme alla presenza di truppe alleate, alle iniziative per rafforzare il fianco orientale e alla crescente attenzione alla regione del Mar Nero, contribuiscono a proteggere la Romania. Mark Rutte è stato accolto dal Presidente Nicuşor Dan e ha discusso con il capo dell’esecutivo Ilie Bolojan, nonché con i presidenti delle due Camere del Parlamento. Il Segretario Generale dell’Alleanza Nord Atlantica ha inoltre partecipato alla prima edizione del NATO Defense Industry Forum, un evento organizzato a Bucarest per promuovere il dialogo strategico con le industrie della difesa degli Stati alleati. Sia Nicuşor Dan che Mark Rutte si sono pronunciati fermamente a favore dell’aumento della capacità difensiva dell’Alleanza, necessaria nell’attuale contesto politico, ma anche a favore dell’espansione della produzione in campo militare. Durante la riunione al governo, il primo ministro Bolojan ha accolto con favore l’impegno dell’Alleanza a rafforzare la posizione di difesa e deterrenza sul fianco orientale attraverso iniziative come l’Eastern Sentinel, volte ad aumentare il grado di vigilanza in questa parte d’Europa, esposta a incursioni di droni o altri tipi di minacce provenienti dalla Russia. Mark Rutte ha assicurato che l’Alleanza difenderà con ogni mezzo ogni centimetro del territorio romeno in caso di attacco, da chiunque provenga. La visita del capo della NATO a Bucarest è avvenuta poco dopo l’annuncio degli Stati Uniti che avrebbero ridotto il numero di soldati nella base di Mihail Kogălniceanu, vicino al Mar Nero.
Investimento Rheinmetall in Romania
La Romania ambisce a diventare un attore importante nell’industria della difesa. A Victoria, nel centro del Paese, ci sarà la fabbrica di polvere da sparo più moderna al mondo, dopo che il governo ha firmato un accordo in tal senso con la tedesca Rheinmetall. Armin Papperger, direttore esecutivo del gigante della difesa, ha affermato che l’investimento tedesco supera diverse centinaia di milioni di euro. Il primo ministro Ilie Bolojan ritiene che, grazie a questo partenariato, la Romania diventerà un attore importante nell’industria della difesa nell’Europa sud-orientale. Egli ha inoltre salutato la disponibilità di Rheinmetall a rinegoziare il contratto di associazione, in modo che parte della catena di approvvigionamento della futura fabbrica sia locale.
Charlie Ottley ha ricevuto la cittadinanza romena
Il giornalista e produttore britannico Charlie Ottley ha ricevuto questa settimana la cittadinanza romena. Alla cerimonia in cui ha prestato il giuramento di fedeltà al Paese hanno partecipato l’ambasciatore britannico a Bucarest, Giles Portman, il ministro della Giustizia, Radu Marinescu, e la presidente ad interim dell’Autorità Nazionale per la Cittadinanza, Claudia Țapardel. Charlie Ottley si è dichiarato felice e privilegiato, affermando che, in quanto inglese innamorato della Romania, il Paese è diventato la sua patria spirituale. Ora è anche la sua patria legale. Il giornalista britannico vive in Romania da 5 anni e si dedica alla conservazione del patrimonio, alla protezione della natura, alla salvaguardia del paesaggio architettonico e alla promozione di una migliore istruzione. Attraverso i suoi eccezionali documentari, “Wild Carpathia” e “Flavours of Romania”, Charlie Ottley è riuscito a catturare lo spirito, l’autenticità e la bellezza pittoresca della Romania.
Gli orsi nel mirino
Entro la fine di questo mese, la Romania avrà una situazione ufficiale della popolazione di orsi e una mappa con la loro distribuzione per aree, basata su uno studio in cui vengono analizzati campioni di DNA raccolti negli ultimi due anni, ha annunciato la Ministra dell’Ambiente, Diana Buzoianu. Il governo di Bucarest ha modificato la legislazione, in modo che l’intervento in caso di presenza di orsi in aree abitate e in caso di attacco sia più efficiente e le misure siano adottate più rapidamente a livello locale. È stato precisato che non si tratta di facilitare l’abbattimento degli orsi, ma di poter ricorrere a questa soluzione in caso di pericolo imminente. La legge prevede anche multe salate per chi nutre gli orsi. Attualmente, la Romania conta tra i 10.000 e i 12.000 orsi.
Fine del pellegrinaggio alla Cattedrale Nazionale
Circa 315.000 pellegrini sono passati attraverso il Santo Altare della Cattedrale Nazionale di Bucarest, la più grande del mondo ortodosso, per pregare. Dopo la cerimonia di consacrazione dell’imponente luogo di culto del 26 ottobre, l’accesso dei fedeli all’Altare è stato fatto in maniera organizzata, ma essendo il loro numero molto elevato, il programma è stato prorogato fino alla mezzanotte del 5 novembre. Situate nelle immediate vicinanze del Palazzo del Parlamento (il secondo edificio amministrativo più grande del mondo), la Cattedrale Nazionale e gli edifici adiacenti si stendono su una superficie di circa 110.000 metri quadrati. L’iconostasi della Cattedrale è stata riconosciuta dalla World Records Academy come la più grande al mondo. La stessa ha specificato che, una volta completata, la Cattedrale avrà anche la più grande collezione interna di icone a mosaico, di circa 25.000 metri quadrati.
Si è spento l’ex allenatore di calcio Emeric Ienei
L’ex allenatore di calcio Emeric Ienei è morto all’età di 88 anni. Considerato il grande gentiluomo del calcio romeno, egli rimarrà nella memoria degli amanti dello sport come l’allenatore che ha realizzato una prestazione storica per il calcio romeno: ha vinto la Coppa dei Campioni Europei con la squadra Steaua Bucarest nel 1986. Ha allenato anche la nazionale, con la quale è riuscito a qualificarsi per i Mondiali del 1990 in Italia, dopo una pausa di 20 anni. Messaggi di cordoglio sono giunti sia dal mondo del calcio che da quello politico. Il presidente del Paese, il primo ministro e i rappresentanti della UEFA hanno evocato i momenti memorabili della carriera dell’ex allenatore, il suo equilibrio e la sua eleganza. Mercoledì, invece, è stato giorno di lutto a Roma, in memoria di un operaio romeno morto in seguito al crollo parziale della torre di un edificio medievale nel centro storico della capitale italiana. Octav Stroici, 66 anni, è morto in ospedale poche ore dopo essere stato estratto vivo dalle macerie, dove è rimasto per 11 ore prima che i vigili del fuoco riuscissero a estrarlo. E stato l’unico dei cinque operai rimasti intrappolati sotto le macerie a non sopravvivere.