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La settimana 15 – 20/09/2025

Visita in Romania del segretario generale dell’OCSE, Mathias Cormann / Il Senato romeno ha bocciato la mozione inoltrata dall’AUR contro il ministro dell’Istruzione / Previsioni sulla situazione economica della Romania / I romeni sono favorevoli al servizio di leva volontario / Il Festival Internazionale George Enescu si avvicina alla fine

Sguardo sulla settimana
Sguardo sulla settimana

, 20.09.2025, 07:00

Visita in Romania del segretario generale dell’OCSE, Mathias Cormann
Il segretario generale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), Mathias Cormann, si è recato lunedì in visita in Romania, dove ha incontrato le autorità di Bucarest. La Romania ha avviato, a giugno 2022, i negoziati di adesione a questa organizzazione, che presuppone l’allineamento ai più elevati standard in termini di politiche economiche, fiscali, decisionali e settoriali. “Per la Romania, l’adesione all’OCSE è un obiettivo strategico”, ha dichiarato il Presidente Nicușor Dan, dopo l’incontro con Mathias Cormann. Secondo il Capo dello Stato, l’adesione “rappresenta il più forte riconoscimento internazionale del fatto che viviamo in un Paese sviluppato, e l’esperienza di altri Stati dimostra che l’adesione è stata seguita da significativi progressi economici”. Da parte sua, il primo ministro Ilie Bolojan ha assicurato che la Romania farà tutto il possibile per aderire a questa organizzazione. Egli ha trasmesso al segretario generale Mathias Cormann che, tre anni dopo aver ricevuto la roadmap, la Romania si sta avvicinando al raggiungimento di questo obiettivo. L’allargamento dell’OCSE è una priorità, ha affermato Mathias Cormann, poiché mira ad ampliare gli standard e le buone pratiche. “I nuovi membri apportano nuove prospettive ed esperienze in termini di politiche e ci auguriamo contribuiscano a rafforzare la rilevanza e l’impatto della nostra attività. La Romania svolge un ruolo importante nella regione, nell’Europa orientale”, ha sottolineato il segretario generale dell’organizzazione. Egli ha sottolineato che la Romania ha compiuto “eccellenti progressi” nell’attuazione delle riforme necessarie ed è entrata nella fase finale della valutazione tecnica. Mathias Cormann ha annunciato che l’analisi economica sulla Romania sarà lanciata a marzo 2026 a Bucarest, come fase finale del processo di adesione.

Il Senato romeno ha bocciato la mozione inoltrata dall’AUR contro il ministro dell’Istruzione
Lunedì, il Senato di Bucarest ha respinto la mozione semplice inoltrata dai populisti dell’AUR contro il ministro dell’Istruzione, Daniel David. Il partito di opposizione sostiene che il governo di coalizione formato da PSD, PNL, USR e UDMR sta gettando il sistema di insegnamento al collasso “attraverso decisioni aberranti e distruttive” e “condanna il futuro di questa nazione alla mediocrità e al caos”. I firmatari della mozione hanno affermato che, sotto la guida dell’attuale ministro, il sistema d’istruzione nazionale è stato sottoposto a “brutali misure di austerità, applicate attraverso menzogne, manipolazioni e disprezzo per i bisogni reali di studenti, genitori e insegnanti”. Presente al dibattito sulla mozione, il ministro David ha risposto che nessun dipendente del sistema d’istruzione ha perso il suo incarico a causa delle misure di bilancio adottate dal Governo. Tuttavia, ha ammesso che l’istruzione ha problemi da molti anni, ma alcuni di questi sono sistemici.

Previsioni sulla situazione economica della Romania
La Romania ha tutto quello di cui ha bisogno per superare, entro la fine del 2026, il contesto fiscale e di bilancio che sta attraversando, tramite un piano ben elaborato e coerenza, ha affermato mercoledì il ministro delle Finanze, Alexandru Nazare, nell’ambito di un forum d’affari organizzato a Bucarest. Tuttavia, il ministro ha richiamato l’attenzione sul fatto che la Romania rimarrà nella procedura per disavanzo eccessivo per diversi anni ancora, poiché ha ritardato molto il processo di aggiustamento di bilancio. Alexandru Nazare ha sottolineato che questo aggiustamento avrebbe dovuto essere avviato e completato 5 anni fa, dato che c’è stato un processo di 10 anni in cui la Romania ha ricevuto raccomandazioni dalla Commissione Europea su questo tema, fino al 2019. Presente allo stesso evento, l’economista capo della Banca Centrale, Valentin Lazea, ha anticipato che l’inflazione dovrebbe scendere a quasi il 3,5% entro dicembre del prossimo anno, ma solo a condizione che le misure per ridurre il deficit di bilancio siano pienamente attuate. Egli ha spiegato che l’attuale livello dell’inflazione – del 9,9% all’anno – è molto elevato ed è causato principalmente dalla liberalizzazione dei prezzi dell’elettricità, che ha contribuito con il 2,2% all’aumento dell’inflazione.

I romeni sono favorevoli al servizio di leva volontario
Da quasi due decenni, il servizio di leva non è più d’obbligo in Romania, ma ora l’esercito vuole attirare giovani volontari. Il ministro della Difesa, Ionuț Moșteanu, ha annunciato che è in preparazione un nuovo quadro giuridico per far crescere e ringiovanire la riserva dell’esercito. I giovani di età compresa tra 18 e 35 anni potranno completare un programma di addestramento di quattro mesi, durante il quale saranno retribuiti. Attualmente, l’età media dei riservisti è di circa 47 anni. Un sondaggio INSCOP pubblicato mercoledì rivela che quasi tre quarti dei romeni sono favorevoli al servizio di leva volontario. Tuttavia, si tratta di un calo di oltre 5 punti percentuali rispetto a luglio, quando il 79,4% si dichiarava favorevole a tale opzione. Invece, un quinto degli intervistati ha un’opinione negativa sull’introduzione del servizio di leva volontario, rispetto al 15,1% di luglio. La misura è sostenuta dal 60% delle persone con istruzione primaria, dal 76% di quelle con istruzione secondaria e dall’87% di quelle con istruzione superiore.

Il Festival Internazionale George Enescu si avvicina alla fine
Il Festival Internazionale George Enescu chiude i battenti domenica dopo oltre un mese di celebrazione della musica. Giovedì, presso Sala Palatului, l’Orchestra Nazionale di Francia e il Coro della Filarmonica “George Enescu”, diretti dal direttore Cristian Măcelaru, hanno eseguito, per la prima volta in Romania, la musica del balletto Dafni e Cloe di Maurice Ravel. A partire da mercoledì, per cinque giorni, la Piazza George Enescu di Bucarest si è trasformata in uno spazio dedicato alla musica classica. Il palco situato di fronte all’Ateneul Român ospita concerti di musica sinfonica a ingresso gratuito, nell’ambito dell’edizione di quest’anno del festival. Dalla prima edizione, nel 1958, ininterrottamente fino a oggi, Radio Romania è stata al fianco del Festival Enescu, in qualità di co-produttore.

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