La settimana 2 – 7/06/2025
Consultazioni per la formazione del nuovo governo e per il programma economico / Romania, il più alto deficit dell’UE / Il presidente romeno, Nicușor Dan, al vertice B9 – Paesi nordici / Interventi d’urgenza a Praid / Misure per contrastare la violenza

Leyla Cheamil, 07.06.2025, 07:00
Consultazioni per la formazione del nuovo governo e per il programma economico
I partiti pro-europei in Romania – il PSD, il PNL, l’USR e l’UDMR – hanno condotto questa settimana negoziati sulla formazione del nuovo governo e sulla serie di misure economiche per ridurre il deficit di bilancio. Il presidente Nicuşor Dan ha dichiarato giovedì che tutti questi partiti vogliono entrare al governo. Il capo dello Stato ha sottolineato che il documento redatto dai rappresentanti dei partiti sul deficit non rappresenta la versione definitiva e che sarà negoziato dai leader dei partiti politici insieme a lui. La principale opzione esaminata per ridurre il deficit di bilancio è quella di ridurre la spesa pubblica e aumentare il livello di riscossione, prima di considerare gli aumenti di tasse e imposte. Le misure costituiranno la base del programma di governo che verrà applicato dal futuro governo. A sua volta, il primo ministro ad interim, il liberale Cătălin Predoiu, ha affermato che è urgentemente necessario un governo che abbia la legittimità necessaria, con ministri in carica con mandati conferiti dal Parlamento, con un programma di governo chiaro e un elenco di misure. Il leader ad interim del PSD, Sorin Grindeanu, ha ribadito che il partito prenderà una decisione sul contenuto del pacchetto di misure al termine dei negoziati in corso. Successivamente, si discuterà anche della nomina dei titolari di incarichi e dicasteri, ha precisato Sorin Grindeanu. Mercoledì, il presidente ad interim dell’USR, Dominic Fritz, ha dichiarato che è ovvio che il futuro governo presenterà un pacchetto di misure che non soddisferà nessuno dei partiti che formeranno la coalizione governativa.
Romania, il più alto deficit dell’UE
La Commissione Europea ha pubblicato mercoledì le raccomandazioni sui bilanci degli Stati membri. L’analisi semestrale mostra che la Romania è l’unico Paese dell’Unione con squilibri macroeconomici eccessivi. Il deficit di bilancio è il più ampio dell’Unione e, secondo la Commissione, Bucarest non ha adottato nessuna misura efficace tra quelle che si era impegnata ad applicare. La Commissione afferma che questo peggioramento in Romania è stato causato, tra l’altro, dall’aumento delle spese correnti, degli stipendi e delle pensioni. La Commissione chiede alla Romania di presentare misure rapide ed efficaci, altrimenti rischia di non raggiungere gli obiettivi di correzione del deficit entro il 2030 e può essere soggetta all’avvio di procedure che porteranno alla perdita di alcuni fondi europei a partire dal prossimo anno. Fonti interne alla Commissione affermano che l’intenzione della Romania di non aumentare l’IVA non è fattibile, ma l’esecutivo europeo è aperto a discutere qualsiasi soluzione proposta dal nuovo governo romeno. Le stesse fonti affermano che il deficit alto richiede piuttosto misure severe, ma con effetti rapidi.
Il presidente romeno, Nicușor Dan, al vertice B9 – Paesi nordici
Riuniti lunedì a Vilnius, in Lituania, i leader degli Stati sul fianco orientale della NATO e dei Paesi nordici hanno ribadito il loro sostegno politico, militare, economico e umanitario all’Ucraina nella guerra contro la Russia. Loro hanno annunciato l’intenzione di raggiungere almeno il 5% del PIL per la difesa e gli investimenti nel settore, al fine di essere all’altezza delle attuali sfide. Si tratta dei rappresentanti dei Paesi del Gruppo Bucarest 9 – Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia – nonché di tutti i Paesi nordici – Danimarca, Norvegia, Finlandia, Svezia e Islanda. Presente a Vilnius, il Presidente Nicuşor Dan, al suo primo viaggio all’estero dall’insediamento, ha dichiarato che la Romania è preoccupata per la sicurezza del Mar Nero e della confinante Repubblica di Moldova, motivo per cui ha salutato l’accordo dei partecipanti di continuare a sostenere l’Ucraina. La Romania continuerà a sostenere l’Ucraina, perché si tratta della nostra propria sicurezza, ha dichiarato il capo dello Stato romeno. A margine del vertice, il presidente ha avuto incontri bilaterali con diversi funzionari, tra cui il segretario generale della NATO, Mark Rutte, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, anch’essi presenti all’incontro, che lo hanno ringraziato per “la garanzia che l’Ucraina può contare sul continuo sostegno della Romania”.
Interventi d’urgenza a Praid
A Praid, nella Romania centrale, dove le piogge hanno causato l’allagamento della miniera di sale, sono iniziati i lavori di emergenza per salvare la miniera, sostenere gli operatori economici che dipendono dal suo funzionamento e risolvere la situazione delle località rimaste senza acqua potabile. Otto esperti internazionali stanno lavorando a fianco dei romeni per trovare soluzioni che rendano sicura l’area colpita dalle inondazioni. Le autorità affermano che l’espansione dei crateri formatisi non mette a repentaglio le attività svolte e che non sono comparsi nuovi crateri. Per quanto riguarda la deviazione del ruscello Corund, il cui letto è crollato e ha causato infiltrazioni d’acqua nel sistema di gallerie della miniera di sale, il costruttore ha assicurato che i lavori saranno pronti all’inizio del prossimo mese. In diverse località della regione è stato dichiarato lo stato di emergenza per un periodo di 30 giorni e alla popolazione è stato consigliato di non consumare acqua dalla rete di distribuzione pubblica.
Misure per contrastare la violenza
La Camera dei Deputati di Bucarest ha adottato mercoledì il disegno di legge che modifica e integra alcuni atti normativi per il contrasto della violenza – Romania senza violenza, che prevede pene più severe in caso di percosse o altri atti di violenza. L’atto normativo modifica il Codice Penale e la Legge n. 26/2024 sull’ordine di protezione, al fine di fornire alle autorità competenti gli strumenti necessari per combattere la violenza in tutte le sue forme. Inoltre, un nuovo disegno di legge a sostegno delle vittime della violenza domestica, la stragrande maggioranza delle quali sono donne, è stato presentato dal Partito Nazionale Liberale, al Senato, quale prima istituzione avvisata. Il documento prevede sanzioni severe per gli aggressori recidivi. Secondo i promotori del ddl, nei primi quattro mesi di quest’anno, gli agenti di polizia sono intervenuti in oltre 40.000 casi di violenza domestica e sono stati emessi circa 8.000 ordini di protezione e ordini di protezione provvisori.